2006-2007

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Nessuna occasione particolare per unire queste due annate, ma solo la scarsa presenza di musiche che mi hanno emozionato.

Le stesse canzoni vincitrici, in realtà, approfittano del vuoto alle loro spalle per aggiudicarsi il successo.
Nel 2006 vince, ad esempio, Povia non tanto per meriti acquisiti sul campo dalla sua canzoncina "Vorrei avere il becco", ma per aver furbescamente bissato in fase compositiva il meritato successo avuto l'anno prima con "I bambini fanno ooh..."

Del resto alle sue spalle non c'è un granché se consideriamo che terza arriva la Tatangelo con un'imbarazzante "Essere una donna" scritta da Gigi D'Alessio.

Secondi sono sì un gruppo storico come i Nomadi, ma con una "Dove si va" che può fare solo peggio rispetto a pietre miliari di epoca Augusto Daolio come "Io vagabondo" e "Dio è morto".

Secondi sono sì un gruppo storico come i Nomadi, ma con una "Dove si va" che può fare solo peggio rispetto a pietre miliari di epoca Augusto Daolio come "Io vagabondo" e "Dio è morto"

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Qualcosa di meglio però, forse, c'era e lo vedremo dopo.

Molto meglio la canzone vincitrice del 2007 "Ti regalerò una rosa" che, non a caso, si aggiudica anche il Premio della Critica.

Qui l'ispirazione mi pare sincera e, non dotato di particolari qualità vocali (...anzi), Simone Cristicchi scrive una poetica e delicata canzone sulla persone con problemi mentali che si sarebbe fatto notare anche con una partecipazione qualitativa maggiore in gara.

Una sorpresa se consideriamo che Cristicchi si fa conoscere dal mercato con un tormentone come "Vorrei cantare come Biagio" e da Sanremo con una non eccelsa "Che bella gente".
Ci sorprenderà positivamente anche più avanti in questo cammino.

Anche in questo caso, comunque, alle sue spalle non c'è niente di più che il redivivo Al Bano (come le influenze di stagione, bisogna rassegnarsi al fatto che ogni tanto tornano...) e tal Piero Mazzocchetti (l'ennesimo evitabilissimo tenore sulla strada del pop che investirei volentieri...chiedendo scusa per la violenta metafora).

Cosa ricordo con piacere delle due edizioni è presto detto, premettendo che non sto parlando, in ogni caso, di pezzi da mettere tra i miei 50 preferiti.

Cominciamo in ordine cronologico dal 2006.
Citiamo, per cominciare, "Sparirò".

E' una semplicissima ballata sull'amore perduto, con facili richiami alla disperazione per amore, però mi serve per parlare del bravo cantautore che la scrive ed interpreta: Luca Dirisio.

Si è messo in mostra un paio d'anni prima con una hit tra pop e reagge dal titolo "Calma e sangue freddo", inserita nel suo primo CD intitolato col suo nome e cognome che aveva al suo interno interessanti brani quali "Per sempre" e "Per le mie mani".

Sanremo (Luci e ombre del Mascalzone Latino)Where stories live. Discover now