1967

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Tranquilli

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Tranquilli.
Nessun errore personale o di Wattpad in questo spazio vuoto riempito solamente da quel buco nero.

Era un modo per accentrare la vostra attenzione sul simbolismo rappresentato.

Eh sì, perché questa edizione del Festival è veramente un buco nero nella sua storia.

L'appassionato che entra nel gioco della gara accetta di tutto: brani meravigliosi scartati o posizionatisi agli ultimi posti con fetecchie musicali sui gradini più alti del podio; interpreti di qualità non valorizzati con artisti di dubbia potenzialità esageratamente esaltati.

Si era persino messo nel conto qualche piccolo magheggio etero diretto dall'alto o dal voto popolare, ma la morte di un artista con la manifestazione che sembra far finta di nulla no...

Lascio al grande giornalista Sergio Zavoli il commento a caldo, tratto da un telegiornale dell'epoca, che spiega benissimo cosa penso dell'accaduto.

The show must go on è una massima che andrebbe rivista, almeno in occasioni come queste.

Se poi, nonostante davanti alla Signora con la falce siamo tutti uguali, ci viene tolto a 29 anni uno dei cantautori più avanti dell'epoca, lasciandoci la malinconia del pensare quante cose belle avrebbe ancora scritto allora il buco diventa ancora più nero.

Perché questo era Luigi Tenco

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Perché questo era Luigi Tenco.
Un cantautore tra i più grandi.

E per questo accetterò l'involontario consiglio del titolo della canzone vincitrice "Non pensare a me", cantata da Claudio Villa e Iva Zanicchi, non commentando la sua vittoria.

Ne', tanto meno, parlerò di altri brani pessimi presenti dal secondo posto in poi.
Senza voler offendere gli artisti che interpretano le canzoni e gli autori che le hanno composte, è troppo siderale la distanza qualitativa che li separa da chi, nello stesso anno, ci lascia quasi tra l'indifferenza e il fastidio del mondo a cui appartiene.

Sanremo (Luci e ombre del Mascalzone Latino)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora