1962-1963

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Si ricompone la coppia di autori Migliacci/Modugno che aveva volato nel blu dipinto di blu portando al successo "Addio...addio..." e si forma quella degli interpreti Modugno/Villa che, per l'epoca, equivaleva ad una specie di Ronaldo/Messi della nostra musica.

Si tratta di una canzone che, però, non ebbe gran risalto nel repertorio di Domenico Modugno, forse perché più adatta a Claudio Villa.

Nonostante questa premessa, il biennio in oggetto non sarà ricordato né per uno né per l'altro, ma per l'ascesa di Elio Cesari.

Vi avevo fatto la promessa di rivelarvi chi è costui che con i diritti d'autore di una sola canzone ci camperà un paio di generazioni: per chi non lo ha riconosciuto ma aspettava questo capitolo... per chi non ha avuto la curiosità di sbirciare su Google... per chi aveva giustamente di meglio da fare nella propria vita...il suo nome d'arte è Tony Renis!

La canzone che avrebbe, in effetti, meritato il successo probabilmente era proprio quella arrivata al quarto posto scritta dal ventiquattrenne cantautore milanese.

"Quando quando quando" è una samba che diventerà un altro dei successi internazionali italiani eseguiti in tutte le lingue e in tutti i luoghi.
Insieme a Tony Renis lo canterà anche l'esordiente Emilio Pericoli.

A comporre il testo è Alberto Testa sembra una frase priva di fantasia, ma è la verità.
Il paroliere, sempre con Tony Renis, scriverà nel 1971 i versi di Grande grande grande" per Mina.

Sempre in questo decennio, invece, scriverà per Ornella Vanoni un paio di brani di successo: "Io ti darò di più", in gara in una prossima edizione di Sanremo, e "Tristezza", per una musica brasiliana in ambito extra sanremese

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Sempre in questo decennio, invece, scriverà per Ornella Vanoni un paio di brani di successo: "Io ti darò di più", in gara in una prossima edizione di Sanremo, e "Tristezza", per una musica brasiliana in ambito extra sanremese.

Il grande successo ottenuto anche fuori da Sanremo, probabilmente, servì però a Tony Renis per vincere l'anno successivo.

Squadra vincente non si cambia, semmai si rinforza.
Infatti, "Uno per tutte" nel 1963 sarà scritta e cantata da Tony Renis in accoppiata ancora con Emilio Pericoli del quale, però, presto si perderanno le tracce.

Tra gli autori risulterà anche Mogol che, al contrario, diventa sempre più famoso come paroliere vincendo Sanremo per la seconda volta.
Da lì a poco sbancherà il lunario con Lucio Battisti.

Una curiosità riguarda la presenza tra gli autori di Ugo Tognazzi con una "Cose inutili" che dal titolo non pareva già avere sufficiente autostima.

Sarà un caso, ma la canzone non fu neanche ammessa alla serata finale e l'indimenticabile interprete di capolavori come e "Il federale" e "Amici miei" rimarrà un dimenticabilissimo autore di canzoni

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Sarà un caso, ma la canzone non fu neanche ammessa alla serata finale e l'indimenticabile interprete di capolavori come e "Il federale" e "Amici miei" rimarrà un dimenticabilissimo autore di canzoni.

Sanremo (Luci e ombre del Mascalzone Latino)Where stories live. Discover now