Capitolo decimo: In riva al lago

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Erano passati ormai tre giorni dall'accaduto e nè Harry nè Ginny avevano più rivolto la parola a Ron. Hermione passva le giornate alternandosi tra i tre e provando a convicere ognuno di loro a fare il primo passo per riappacificarsi; ma nulla, niente di niente funzionava, nessun consiglio o motivazione di Hermione era ascoltata e lei si sentiva un po' frustrata a non avere una risposta che funzionasse a questo problema, ma non si arrendeva affatto, anzi, lavorava 24 ore su 24!

"Ginny ti prego"
"No Herm no e basta insistere!".
Era in corso l'ennesima discussione tra le due e come al solito nulla era cambiato, erano sempre da capo, a un punto morto.
"Ron non voleva...".
"Come puoi difenderlo?! Fa di tutto per impedirmi di essere felice".
"Non è così".
"E com'è allora?".
"Lui non vuole perderti, desidera essere il più importante per te e sa che con Harry la partita è persa in partenza".
"Anche se fosse non è questo l'atteggiamento giusto, io non lo escluderei dalla mia vita ma se fa così si dà la zappa sui piedi da solo".
"È proprio da te usare paroloni quando sei infuriata".
"Ed è assolutamente nelle tue corde difendere sempre Ron. Qualcosa non mi torna, come fai a sapere cosa pensa?".
Hermione si imbarazzò e diventò improvvisamente nervosa, questo non sfuggì certo all'occhio esperto dell'amica, che le chiese:"C'è qualcosa che vuoi dirmi?".
"Cosa?! No certo che no, ti ho già detto tutto quello che so".
Hermione fu salvata dalla campanella, la quale indicava che sarebbero dovute rientrare in classe, e riuscì a sfuggire da quella conversazione, che avrebbe probabilmente portato allo scoperto qualche segreto.

Harry intanto era seduto nei giardini della scuola e osservava il lago, faceva sempre più freddo, essendo quasi Natale, ma l'atmosfera era magnifica. Stava pensando a Ron, alla loro amicizia, gli mancava e molto ma lo aveva ferito, 'però è suo fratello', 'ma una cosa è essere protettivi una è questa' 'ha esagerato' 'ma voglio davvero chiudere con lui per questo?' e come suo solito si stese nell'erba a pensare ma fu interrotto da una voce, che conosceva fin troppo bene.
"Dormi fuori scuola con questo freddo?"
"Non sto dormendo" e dicendo ciò si mise a sedere.
"Mi dispiace tanto, non avrei dovuto e so che non ho scusanti ma mi sono pentito davvero di quello che ho fatto, Harry ti prego dì qualcosa".
"È stato un gesto meschino, perché lo hai fatto?".
"Tengo tanto a Ginny".
"Di questo passo la perderai".
"Ne sono consapevole, non succederà più".
"Non voglio chiudere la nostra amicizia e ti perdono, so che non volevi" e dopo qualche attimo aggiunse:"Vieni qui" e si strinsero in un forte abbraccio.

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