Capitolo cinquantacinquesimo: Pronti!

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"Hai un piano?" chiese Ginny appena furono fuori dall'aula di Piton.
"Ho sempre un piano" rispose Harry.
Ginny, Ron ed Hermione seguirono Harry per le scale, diretti al luogo più isolato della scuola in quel momento: la torre di astronomia.
Lì avrebbero potuto parlare liberamente senza preoccuparsi di essere visti o ascoltati.
I corridoi brulicavano di studenti, che chiacchieravano e si confrontavano sugli esami, ormai imminenti.
Ginny non piangeva più, il suo cuore aveva preso una boccata di coraggio, in particolare grazie ad Harry, che le era stato vicino e l'aveva aiutata a non cedere.
Lui avrebbe dato la vita per lei e lei avrebbe fatto lo stesso per lui, si amavano e non si sarebbero fatti spaventare da un problema in più, né avevano già passate tante e, come ce l'avevano sempre fatta, ce l'avrebbero fatta anche questa volta.
Serviva solo forza e coraggio, qualità che ai due protagonisti non mancavano di certo.
Continuarono a camminare e dopo non molto giunsero alla torre di astronomia.
Harry si appoggiò alla ringhiera e tutti gli occhi si posarono su di lui, che parve notarlo, visto che si riscosse e mise ben diritto.
Poi parlò con voce decisa:"La non ammissione di Ginny è un'ingiustizia e questo possiamo condividerlo tutti. Io non intendo arrendermi, Ginny, tu sarai ammessa e avrai ottimi risultati".
"Ma come?" domandò Ron.
"Parlando con le persone influenti".
"Silente" disse Hermione avendo compreso il piano di Harry.
"Esattamente, andremo da lui e gli racconteremo tutto, quando verrà a sapere della ripicca di Piton, lui sarà finito".
"Ho due obiezioni" annunciò Hermione che, come al solito, trovava falle nei piani di Harry.
"Esponile" disse lui.
"Come fai a sapere che Silente ti crederà?".
"Lo so e basta, si fida di noi, e abbiamo anche un appoggio: la McGranitt".
"E credi davvero che possa far cambiare decisione a Piton? In fin dei conti ogni professore decide per la sua materia".
"Esistono eccezioni e direi che questo caso ci rientri, inoltre Silente ha le sue armi per essere convincente. Hai altre annotazioni da comunicare?".
"No, se siete tutti a favore di questo piano procederemo così".
"Io sono assolutamente d'accordo con Harry" disse Ron, appoggiando il braccio intorno al collo dell'amico e rivolgendogli un cenno di grande fiducia nei suoi confronti.
"Ginny?".
"Io mi fido ciecamente di Harry, andiamo all'attacco".
Harry aveva ricevuto varie vittorie in vita sua ma tra le più grandi vi era la felicità della sua ragazza e la fiducia che lei poneva in lui. Anche se ancora le cose non si erano risolte, i loro cuori si erano scaldati ed erano pronti a combattere per una giusta causa.
Si diressero verso lo studio di Silente.
L'ingresso era imponente come al solito e Fanny pronta ad accoglierli.
"Salve signor Potter, Weasley, signorina Granger e Weasley, a cosa devo il piacere della vostra visita?" chiese Silente di spalle che, senza averli nemmeno visti, aveva capito di chi si trattasse, quel uomo aveva un dono.
"Buonasera signor preside" iniziò Harry "siamo qui per parlarle del caso di Ginny".
"Lo immaginavo" disse voltandosi.
"Quindi sa già tutto?".
"Sì Harry, so che la signorina Weasley è stata bocciata e so anche perché".
"Ma è ingiusto!" protestò Harry.
"Purtroppo alle volte bisogna solo accettare ciò che ci capita".
"Non è quello che mi ha insegnato professore. Bisogna lottare e rimanere a testa alta, non piegarsi e sottomettersi alle ingiustizie".
"Sono d'accordo con questo, te l'ho spiegato io stesso, ma se il professor Piton ha preso questa decisione io non posso agire su di essa".
"Ma può fare qualcosa con Piton".
"Non intendo minacciarlo ma potrei parlargli, anche se sarà difficile fargli cambiare idea. Non vorrei vi illudeste".
"Professore mi ascolti. Ginny è la migliore studentessa del suo corso, che cosa direbbero i genitori se venissero a sapere ciò che ha fatto il professor Piton? Inoltre, io credo che lotterebbero per una giusta causa come questa e so che anche lei lo farà" proseguì Harry deciso a convincere Silente.
Era l'unico in grado di fare davvero qualcosa, insieme alla McGranitt.
Piton non poteva averla vinta, non sta volta, come aveva potuto agire con tanto odio e disprezzo?
Per Harry era inconcepibile, aggiungendoci la sofferenza della sua ragazza era insopportabile.
Fu come se Silente avesse sentito a parole anche i sentimenti dei ragazzi lì presenti, qualcosa lo convinse, poiché alzò il capo e passò in rassegna gli alunni di fronte a lui, uno ad uno.
Poi disse con voce ferma:"Chiamate Minerva, ci servirà anche lei".
Hermione si stava incamminando verso la porta quando questa si aprì e ne sbucò proprio la persona desiderata.
"Sono qui signor Silente".
Anche lei era pronta a battersi per loro e per ciò che è giusto, un animo nobile illuminava quella splendida persona e ne mostrava la luce.
"Bene professoressa, lei conosce il caso della signorina Weasley, suppongo".
"Certamente e aiuterò tutti voi a tirarla fuori da questa brutta situazione".
"Ottimo" annunciò Silente allegro "C'è un solo modo per far tornare Piton sui suoi passi, ma avremo bisogno dell'aiuto di tutti gli studenti".
"Che intende dire professore?" domandò Ginny.
"Se tutti si rifiutassero di fare l'esame di Piton, lui dovrebbe bocciarli tutti ma non può. Dunque ecco cosa faremo, voi radunerete gli studenti insieme alla professoressa McGranitt, mentre io parlerò con Piton e cercherò di fargli comprendere con calma la questione" spiegò lentamente Silente.
"Non so come ringraziarla professore" farfugliò Ginny.
"Si figuri signorina Weasley, è sempre un piacere aiutarvi. Ora andate".
Obbedirono e, nonostante numerose difficoltà, in poco tempo riuscirono a radunare quasi tutti gli studenti del quinto anno, soprattutto grazie all'aiuto della McGranitt, la quale li rassicurò che nessuno sarebbe stato bocciato, cosa che, detta da una prof, risultò più credibile che pronunciata da un gruppo di sedicenni.
Anche i più timorosi e diffidenti alla fine si unirono al gruppo, che si fermò di fronte alla porta di Silente. Tra tutte quelle teste e tuniche di studenti, vi erano in prima fila Harry, Ginny, Ron ed Hermione, poi si poteva distinguere Draco e altri serpeverde, erano davvero tanti alunni, pronti a battersi per una giusta causa.
Dentro lo studio di Silente era in atto la sua riunione con Piton da un po' ormai, l'attesa stava diventando snervante.
A un tratto però si udirono passi e una tunica strisciare e toccare terra. Successivamente la porta si aprì e ne sbucò Piton.
"Che succede qui?" domandò brusco.
Nessuno rispose.
"Tornate subito nei vostri dormitori!".
Nessuno si mosse.

Hinny nasce l'amoreDonde viven las historias. Descúbrelo ahora