Capitolo quarantacinquesimo: La verità

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Ginny si lasciò, per un momento, prendere dallo sconforto. Harry non c'era e nessuno sapeva, o almeno le diceva, dov'era. Si sedette per terra, non ce l'avrebbe fatta a rimanere in piedi senza cadere, e strinse le ginocchia al petto. Le lacrime le rigavano leggermente il viso e gli occhi lucidi facevano trasparire tristezza.
"Hey hey".
Draco si era seduto accanto a lei e l'aveva stretta in un abbraccio amichevole, di cui Ginny aveva davvero bisogno. Riuscì a consolarla e, dopo aver asciugato le lacrime, si alzò decisa e si incamminò con Draco in giardino per pensare a dove potesse essere Harry. In realtà la cosa che la preoccupava maggiormente era cosa gli fosse accaduto ma per sapere questo doveva trovarlo. A Harry era successo qualcosa, ecco cosa le diceva il suo sesto senso, non l'avrebbe mai ignorata tanto, in qualche modo le avrebbe dato sue notizie, a meno che non potesse farlo, caso che Ginny aveva compreso essere il suo. Dopo pochi minuti di una passeggiata lenta e silenziosa Ginny si bloccò e pochi secondi dopo iniziò a correre a tutta le velocità, come non aveva mai fatto.
"Ginny dove stai andando?" le chiese Draco mentre cercava di starle dietro.
Improvvisamente Ginny si fermò, abbassò e Draco fece lo stesso.
La sensazione che provò fu terribile, si sentì strozzare e soffocare, succede questo quando hai paura di aver perso quel qualcuno senza il quale non riesci nemmeno a respirare, come se togliessero un pesce dall'acqua, senza il quale non sai dove andare, ci si sente persi, senza la quale nulla ha senso
Harry era disteso a terra, dolorante e quasi privo di sensi, appena si accorse che Ginny era lì provò a parlare ma riuscì solo a tossire.
"Harry, sono qui, sono io" cercò di rassicurarlo lei in lacrime.
"Ti portiamo dentro" disse Malfoy.
Harry lo notò solo in quel momento e rimase interdetto ma poi si lasciò trasportare fino al castello e dopo una lunga visita in infermeria, quando era quasi mezzanotte, andò in camera sua, accompagnato da Ginny. Draco invece aveva raggiunto la torre di serpeverde, visto che non gli era permesso stare fuori a quell'ora.
Quando furono in camera Harry si sedette sul letto e invitò Ginny a fare lo stesso, che, ancora in lacrime, lo fece.
"Cos'è successo?" chiese lei.
"Christian mi ha menato a sangue. Ero andato da lui, perchè non tolleravo ne uscisse così facilmente ma a quanto pare ci ho rimesso di brutto. Hai scelto la persona meno agile di questo mondo a botte Ginny".
Harry sorrise debolmente, si vedeva che soffriva.
"Harry".
Lui si girò verso di lei.
"Ti amo".
"Anch'io ti amo".
"Siamo solo io e te, capito? Ingora quellli come Christian, perchè cercano solo attenzioni e l'unico modo che hai per fermarli è ingnorali, così da farli sentire soli".
Aveva proprio ragione e, dopo un po' che parlavano, si addormentarono l'uno abbracciato all'altro.

Hinny nasce l'amoreWhere stories live. Discover now