Capitolo ventiduesimo: L'ennesima discussione

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Erano ormai finite le vacanze di Natale e i ragazzi avrebbero dovuto fare ritorno a Hogwarts il giorno seguente, per questo tutti erano indaffarati nei preparativi delle valige. Ginny era particolarmente giù quel giorno, forse perché si era abituata all'idea stare così tanto con Harry che aveva paura di averlo meno per sè ad Hogwarts, tutti volevano sempre parlargli e come ben ricordava era raro avere un momento da soli, così passò la mattinata a testa bassa sui libri per distrarsi dai brutti pensieri e mettersi in pari con lo studio, che aveva nel frattempo lasciato indietro. Finchè ad un tratto sentì bussare alla porta e alzandosi vide Harry entrare.
"Hey" disse lui.
"Hey" rispose lei.
"Come va con le valige?" domandò Harry.
"Non ho ancora cominciato" e dicendo ciò si sedette sul letto. Harry la seguì, si sedette al suo fianco e la abbracciò.
"Harry non voglio perderti" disse Ginny.
"Ma che cosa stai dicendo? Non mi perderai, lo sai".
"A Hogwarts non avremo più un momento per noi".
"Ti prometto che ogni giorno staremo almeno un'ora insieme".
"Così mi aiuterai a studiare" rise Ginny.
"Ma sei tu la più intelligente qui" ribattè Harry stupito da quell'affermazione.
"Guarda" disse lei indicando il foglio con i compiti di incentesimi.
"Non riesco a impare questo" e indicò una riga del foglio con il nome 'Reducto'.
"Non è facile è vero ma devi solo chiudere gli occhi e pensare alla totale distruzione di un oggetto" disse Harry e aggiunse porgendole una mela:" Ecco prova".
Ginny chiuse gli occhi e si concentrò, pensò attentamente a ciò che le aveva detto Harry e a un tratto gridò: "Reducto!" e la mela si disintegrò all'istante.
"Sei stata bravisima!" si congratulò Harry sollavandola in un abbraccio. Ginny gli sorrise e lo baciò e si stesero nel letto mentre si baciavano finchè ad un tratto furono separati bruscamente da un urlo:"MA CHE STATE FACENDO!".
"Ron mi hai stufata, sempre tra i piedi!".
Harry era letteralmente diventato un peperone e avrebbe voluto solo che Ron se ne andasse in quel momento, invece era ancora lì a fissarlo con rimprovero per aver baciato sua sorella per più di 10 secondi.
"Harry fuori di qui! Subito! Dobbiamo parlare! Da soli!" gridò Ron su tutte le furie. Harry fece per alzarsi ma Ginny lo spinse giù, si mise davanti a Ron e disse:" Tu non dai ordini a nessuno! Harry è il mio ragazzo e tu non puoi decidere cosa devo o non devo fare con lui!".
"Ginny te lo dirò una volta sola, sta zitta e non intrometterti!!!".
"Ah io mi intrometto?!"
"Tranquilla non importa, ci vediamo dopo?" le disse Harry alzandosi.
Lei alzò gli occhi a Ron, diede un ultimo bacio a Harry e lo lasciò usicre.
Quando fuorono soli in camera di Ron, lui inziò dicendo:" E' mia sorella!".
"Stiamo insieme!".
"Non puoi fare come ti pare, non esite!".
"Non stavo facendo niente! Ci stavamo solo baciando!".
"Come se non lo sapessi a cosa va incotro Ginny!".
"E a cosa scusa?".
"Beh un giorno succederà e tu poi le spezzerai il cuore".
"Beh credo sia molto lontano quel giorno e come osi, io non le spezzerei mai il cuore! Io la amo!".
In quel momento entrò Hermione, la cui espressione passò la da sorriso smaliante a una faccia perplessa e domandò: "Che succede?".
"Succede che Harry stava per portarsi a letto Ginny!" gridò Ron, così forte che Ginny lo sentì ed entrò sbattendo la porta.
"Non è vero!".
"Ci stavamo solo baciando!" disse Harry all'unisono.
Hermione si pentì di essere entrata per la situazione imbarazzante in cui si era cacciata ma non potè non dire la sua:" Ragazzi calamatevi!" e con il suo urlo tornò finalmente il silenzio in un tumulto di voci che si scontravano.
"Finalmente" sospirò Hermione e continuò:" Ron calmati non stavano facendo nulla di che, sei esagerato, non puoi vietargli di baciarsi" e rivolta verso di lui aggiunse:"Facciamo una passeggiata che ti devo parlare" e Harry e Ginny rimasero soli nella stanza un po' imbarazzati per quanto era accaduto ma Ginny, forte e decisa come al solito, ruppe in ghiaccio dicendo: "Harry guardami" e lui alzò lo guardo al suo.
"Tu non cambiare mai per quello che dice Ron, io sto benissimo con te e va tutto perfettamente tra noi, lui è troppo protettivo verso di me".
Harry sorrise, felice che Ginny avesse aperto il discorso, e disse:" Forse ho esagerato?".
"NO!" disse subito lei e aggiunse:" Vedi! Ron ti condiziona! Ci stavamo solo baciando deve smettersela di rompere".
"Io non ho mai avuto una ragazza prima di te e beh beh sei fantastica ma io non so mai come portarmi, ho sempre il timore di sbaglaire qualcosa o tutto" e nel dire ciò a Harry stava salendo l'agitazione ma Ginny lo tranquillizzò subito dicendo:" Nemmeno io ho mai avuto un ragazzo prima e non possiamo pretendere che vada tutto bene e di non sbagliare niente, sbalgieremo e impareremo dagli errori come giusto che sia". Incredibile come riuscisse sempre a rassicuralo e farlo innamorare di più, bastava una sua parola per accrescere l'amore che provava Harry verso di lei e capiva sempre che nulla li avrebbe separati.

Hinny nasce l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora