Capitolo terzo: la partita di Quiddich

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Passò anche quella settimana e Harry formò una buona squadra di Quiddich, pronta a battere serpeverde quella mattina alla prima partita dell'anno, anche se gli sarebbe piaciuto avere in squadra anche Ginny.
Dopo molti auguri e incoraggiamenti iniziò la partita e i serpeverde bararono sin da subito, segnando anche parecchie volte. Dopo trenta minuti però la situazione era migliorata, erano pari, 130 a 130, e Harry sentiva la pressione scorrergli nelle vene. Se solo avesse preso il boccino avrebbero vinto e a un tratto eccolo lì, davanti a lui. Harry allungò il braccio ma quello gli sfuggì, scese in picchiata, si rimise diritto e in pochi secondi lo aveva, lo aveva preso!
Un gran urlo si levò da Grifondoro e Harry corse verso i suoi amici: c'era Hermione a braccia splancate, Ron super sorridente e Ginny, lo sguardo di Harry si posò subito su di lei e, anche a sei metri di distanza, mentre correva verso di loro, percepì il suo profumo di fiori e i suoi bei capelli rosso fuoco risaltarono incredibilmente. Harry non si rese conto del perché ma si buttò tra le braccia di Ginny, la strinse in forte abbraccio che durò qualche attimo e appena si staccarono la riabbracciò dandole un bacio sulla guancia morbida e rosa carne. Entrambi sorridevano come non mai e appena si separarono si guardarono: Harry era un po' imbarazzato e Ginny pure ma la felicità traspariva lo stesso a grandi pori.
Questa atmosfera fu mutata da Ron, che disse:"Hey! E quello cos'era?!".
Harry rispose calmo:"Niente un bacio amichevole". Anche se dentro di lui non era per nulla calmo e sapeva benissimo perché le aveva dato quel bacio.
"Sei avvertito e basta" tagliò corto Ron.
Harry lo seguì fino al castello per andare al dormitorio.
Ginny invece andò con Hermione.

Hinny nasce l'amoreOnde histórias criam vida. Descubra agora