Capitolo trentesimo: L'invito

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Ad Hogwarts i giorni scorrevano veloci come non mai, tra pioggia, sole e neve alle volte, l'inverno proseguiva deciso. Il tempo per stare con gli amici era davvero ridotto con tutti i compiti che assegnavano ma un modo si trovava sempre; specialmente se si aveva un'amica studiosa come Hermione, che però ultimamente collaborava ben poco alle richieste degli amici.
"E' inutile che insisti Harry, non ti farò il compito di incantesimi" stava dicendo Hermione una sera, mentre si alzava per andare a dormire.
"Ma è lunghissimo! E io devo fare anche pozioni! Come farò a stare anche con Ginny?" protestò Harry.
"Lo studio viene prima!" e dicendo ciò Hermione uscì dalla stanza e si diresse in camera.
Harry rimase solo in sala comune e restò chino sui libri per ore. Quando era circa l'una avava finalmente finito, quanto odiava Piton non lo sapeva nemmeno lui, ma era così stanco che era difficile arrabbiarsi. Si buttò nel letto e quando riaprì gli occhi era iniziata un'altra giornata di sole.
Mentre faceva colazione vide arrivare di corsa Ginny con un libro in mano, si sedette al suo fianco e, dopo aver salutato tutti, iniziò a parlare con Harry delle loro verifiche.
Si salutarono entrambi con un:"Buona fortuna!".
La prova di difesa contro le arti oscure di Ginny era alla prima ora e andò molto bene, il professor Lupin era orgoglioso dei progressi che aveva fatto, e quando le domandò se qualcuno l'avesse aiutata, lei rispose:"Harry, lui mi ha aiutata".
"Molto bene, molto bene".
Harry, invece, era alle prese con pozioni e Piton gli stava col fiato sul collo ma, quando avrebbe dovuto concentrarsi al massimo, la sua mente volò totalmente altrove e iniziò a pensare a Ginny, alle loro passeggiate, i loro baci, i loro discorsi,... e questo gli donò incredibile forza.
Quando suonò la campanella guardò ciò che aveva prodotto e non era perfetto ma aveva fatto lo stesso un buon lavoro.
La serata fu tranquilla: Harry e Ginny si misero a parlare in sala comune e Hermione aiutò Ron a studiare.
Le cose non potevano andare meglio di così e tutti loro erano felici ma non durò tanto questa sensazione di perfezione. Infatti, poco dopo, arrivò Hector, che stringeva forte una lettera.
"Grazie Hector!" disse Ginny accarezzandolo e aprendo la lettera.
"Cosa dice?" domandò Harry, che si era avvicinato per vedere meglio.
"Ginny cara" lesse lei "siamo molto entusiasti di comunicarti che quest'estate sei stata invitata da Christian e Matilde a passare l'estate da loro. Andrete a stare con la loro famiglia in una villa sul mare. Mammma e papà. Ti vogliamo tanto bene, ci manchi".
Ginny piegò la lettera e sospirò, sapeva bene cosa voleva Christian, e ora?
"Chi è questo Christian?" domandò acido Harry.

Hinny nasce l'amoreWhere stories live. Discover now