Hinny nasce l'amore

Capitolo ventisettesimo: Non potrei chiedere di più

"Scusate, non volevo disturbarvi" disse Harry, visto che Ginny ed Hermione avevano improvvisamente smesso di parlare appena lui era entrato. Di nuovo silenzio e sguardi a terra.
"Vi lascio soli" disse Hermione.
"Non ti preoccupare" rispose subito Harry ma Hermione gli sorrise e chiuse la porta uscendo.
Harry non voleva guardare Ginny, si sentiva imbarazzato, non sapeva se lei si ricordasse di averlo lasciato o meno e non sapeva se era seria oppure no. Ginny gli si avvicinò per abbracciarlo ma Harry si ritrasse e lei ci rimase un po'male.
"Che hai?" chiese.
"Non ricordi di avermi lasciato poco fa vero?".
"Harry ero fuori di me, mi hanno fatto bere un filtro d'amore".
"Lo so ma ho avuto paura fossi seria per un momento".
"Mi dispiace".
"Dispiace a me".
Ginny si sedette e invitò Harry a fare lo stesso. Poi, dopo qualche minuto si sguardi intensi, lei lo baciò e questo conforto assai entrambi. A un certo punto Ginny gli propose di dormire lì con lei, aveva bisogno di conforto per tutto quello che le era accaduto, e Harry accettò senza troppe esitazioni.
Quando Harry aprì gli occhi era mattina e il sole era già alto, ci mise qualche secondo per capire dove si trovasse e quando realizzò si ricordò tutto quello che era successo e per un istante pensò che fosse stato solo un sogno ma girandosi vide Ginny che si stava pettinando e sorrise.
"Buongiorno" disse lei allegra.
"Buongiorno" mugulò Harry assonnato.
Harry iniziò a osservare Ginny, era vestita molto bene, con una gonna non troppo corta e una maglia che le risaltava il giro vita.
"Che c'è?" disse a un tratto lei.
"Sei bellissima" rispose Harry facendola arrossire all'istante.
"Dai alzati che oggi dobbiamo andare a Hogsmeade".
"Vero, me ne ero scordato!".
Si prepararono e partirono per una giornata che prevedeva un perfetto andamento. Hogseade era bellissima con la neve e gli addobbi natilizzi ancora presenti ma la vera differenza la fecero gli amici. Harry, Ron, Hermione e Ginny si divertirono come non mai, andarono da mielandia e in vari negozi e dopo una lunga serie di palle di neve tornarono a scuola, esausti ma felici.