Hinny nasce l'amore

Capitolo diciannovesimo: Guai in arrivo

Per un attimo Ginny fu attraversata da un brivido di paura ma in fin dei conti tutti prima o poi hanno paura. Questa volta era sola ma lo credeva anche quando era sotto le tribune, invece quella volta Harry era arrivato, lo avrebbe rifatto? Sarebbe arrivato di nuovo? Cosa sarebbe successo? Chiuse gli occhi e pensò a quanto lo amava, a quanto lui amava lei e capì, capì che non le sarebbe successo nulla, perché l'amore è forte e nulla può sconfiggerlo. Aprì gli occhi e lo guardò, Draco era lì, di fronte a lei, ma lei era di fatto con Harry, anche se lui non era lì, lei sapeva che lui c'era e ci sarebbe sempre stato.
"Hai paura?" ghignò Draco.
"No" rispose lei con voce forte.
"Sei sola, lo sai?".
"No"
"No cosa?"
"No, non sono sola"
"Davvero? Io non vedo nessuno"
Ginny rimase in silenzio e ascoltò i battiti del suo cuore, due, quattro, sei, infinito.
"Mettile subito giù le mani di dosso!"
Ginny si voltò e lo vide, era lì, come non lo sapeva ma era lì ora e in quel momento, e quando tutto pareva essersi risolto Draco la baciò, lei si staccò in un istante e si girò verso Harry, che aveva già le lacrime agli occhi.
"Harry ti prego"
"LASCIAMI"
"Non fare così" disse piangendo Ginny.
"Lo hai baciato!"
"Lui mi ha baciata!"
"Sono stufo"
"Cosa?"
"Sono stufo! Ogni volta c'è lui tra i piedi e ora basta, non sarò certo il terzo incomodo"
"Harry ti dò tre secondi per ritirare quello che hai detto".
Entrambi piangevano ormai e tutti e due volevano perdonarsi ma nessuno lo fece.
"Sarà meglio prendersi una pausa" disse Harry.
"Non dici sul serio" disse Ginny.
Harry la guardò, aveva il cuore quasi spezzato e volle dare il colpo finale:" E' finita Ginny" e se ne andò.
Ginny era in lacrime, non poteva credere a quello che era successo, a cosa le aveva detto Harry e non poté che sentirsi sciocca ad  aver pensato che il loro amore era vero e forte, era tutta una bugia. Si mise a correre e raggiunse il lago, si fermò, sapeva a cosa andava incontro ma era troppo furiosa e triste per riflettere, si mise i pattini e dopo poco cadde e tutto sparì.