Prologo

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Erano appena finite le vacanze estive e stava per cominciare la cosa che odiavo di più : la scuola. Come ogni primo giorno di scuola, mi svegliai controvoglia.
"un nuovo anno di scuola comincia" pensai sbuffando un po' mentre mi sedevo sul bordo del letto.
<Chantal, sbrigati sennò farai tardi a scuola> urlò mia madre dalla cucina.
<arrivo mamma> urlai a mia volta. Controvoglia mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia veloce. Dopo essermi vestita, presi velocemente lo zaino e il borsone per danza, infine raggiunsi mia madre in cucina.
<finalmente ti sei alzata, se non lo avessi fatto ti avrei portata a scuola con tutto il letto> disse ridacchiando cercando di strapparmi un sorriso
<non sarebbe stata una cattiva idea> ribattei facendo un sorriso. Dopo aver fatto colazione ,afferrai le mie cose ,e uscì di casa andando poi nel garage della villa in cui abitavo. Mentre aspettavo che mia madre mi raggiungesse ,afferrai il cellulare per controllare le notifiche. Come al solito nel gruppo di classe c'era il solito messaggio che diceva "finalmente ci rivediamo"
"ma chi vi vuole rivedere" pensai posando il cellulare nello zaino. Non avevo molti amici in classe, erano tutti antipatici pronti a giudicare tutto quello che facevi o ciò che ti piaceva. In parte però era anche colpa mia, perché quando qualcosa non mi stava bene subito lo dicevo, e alcune volte usavo un linguaggio poco piacevole.
<dai piccola, entra in macchina, è ora di andare> disse mia madre mentre saliva in macchina. Aprí la portiera dal lato del passeggero e lanciai le mie cose sui sedili posteriori.
<hai sempre questo vizio eh?> mi chiese cercando di non ridere.
<a quanto pare si> dissi velocemente salendo in macchina. Mentre lei guidava verso il liceo coreutico che frequentavo, mi tornarono in mente tutte cose che avevo fatto durante l'estate. Quelle vacanze mi erano piaciute particolarmente perché ero stata ad Hollywood : città in cui io avevo sempre desiderato diventare una famosa ballerina di danza classica. Dopo un paio di minuti, mi senti toccare la spalla e sussultai; era mia madre che mi diceva che eravamo arrivate. Scesi dall'auto e dopo aver recuperato tutte le mie cose dai sedili posteriori ,entrai nell'edificio. Velocemente andai al mio armadietto per posare il borsone.
<ehi biondina ,ci si rivede> disse Jason alle mie spalle mentre mi scompigliava i capelli.
<Jason ,non rompere le scatole di prima mattina> dissi io un po' scocciata sbattendo l'anta del mio armadietto. Mentre camminavo velocemente per evitare Jason che ci provava sempre con me, urtai una ragazza mora facendole cadere i libri che aveva in mano.
<ehi quattrocchi guarda dove metti i piedi> le dissi in modo scorbutico allontanandomi velocemente senza darle una mano a recuperare le sue cose dal pavimento. Cercai di camminare velocemente per arrivare in fretta in classe.

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