Capitolo 17: A Casa Di Crystal Pt.2

84 11 15
                                    

Pov Chantal

Avevamo cominciato a cenare con il solito silenzio che si creava sempre quando nessuno aveva niente da dire.
"questo silenzio è sempre molto pesante" pensai guardando un po tutti con la coda dell'occhio. Quel silenzio venne interrotto dal mio cellulare che cominciò a squillare. Sussultai sentendo improvvisamente quella suoneria. Presi subito il telefono per vedere chi era : era mia madre.
<cavolo mi sono dimenticata di accusarla> sussurrai e poi risposi. Passai i successivi minuti a rassicurare mia madre dicendole che stavo da Crystal e che non mi era successo nulla.
<si si dopo mi faccio accompagnare. Ciao mamy> dissi chiudendo la chiamata e posando il telefono.
<scusatemi> mi scusai soprattutto con la madre di Crystal dato che non era buona educazione usare il telefono a tavola.
<non preoccuparti, può capitare> mi rassicurò togliendo i piatti sporchi dal tavolo per sostituirli con i secondi.
<era impegnata a pensare ad altro> disse Christopher con un tono provocatorio. Lo conoscevo da poco ma avevo già capito che adorava punzecchiare le persone.
<ancora?> lo rimproverò la madre guardandolo male, lui sbuffò ma non disse più nulla. Ridacchiai e poi guardai Crystal che si era ammutolita.
<che succede?> le sussurrai avvicinandomi un po a lei con la sedia.
<niente...semplicemente non ho niente da dire> rispose lei con il suo solito tono da persona timida.
<sicura?> le sussurrai ancora ma stavolta proprio vicino al suo orecchio. Lei arrossì per quella mia vicinanza e annuì velocemente a quella mia domanda.
"vorrei capire perché arrossisce sempre quando mi avvicino..potrei capirlo se non ci conoscessimo ma ormai è passato un bel po..forse arrossisce perché si vergogna a dire che la vicinanza di una ragazza le da fastidio" pensai tra me tornandomi a girare verso il tavolo.

Pov Crystal

Ogni volta che vedevo Chantal così vicina a me mi faceva aumentare ancora di più il desiderio di stringerla e baciarla.
"se continua ad avvicinarsi non credo che resisterò ancora molto a non dirle che mi piace tanto" pensai fissando il piatto davanti a me.
"ma non è che ha capito che mi piace e che mi punzecchia per farselo dire? Anche se non penso perché lei è un tipo di persona che dice in faccia ciò che pensa" pensai ancora muovendo la forchetta nel piatto senza mangiare ciò che c'era dentro.
<povera cotoletta, non ti ha fatto niente di male> disse mio fratello risvegliandomi dai miei pensieri.
<e che non ho più fame..mangia tu che hai un bidone della spazzatura al posto dello stomaco> gli dissi ironicamente e poi mi alzai dalla sedia.
<vai in camera tua?> chiese Chantal alzandosi a sua volta.
<si perché?> le chiesi un po confusa dato che non mi aspettavo che si alzasse anche lei.
<niente. Ti faccio compagnia> disse dolcemente porgendomi una mano.
"ora diventerò di nuovo un pomodoro se le stringe la mano" pensai avvicinando la mano alla sua ma poi la tirai indietro verso il mio fianco e mi girai verso le scale.
<andiamo> dissi velocemente iniziando a salire le scale con dietro Chantal che mi seguiva. Aprì la porta e la feci entrare. Lei subito tornò a guardarsi intorno. Notai che il suo sguardo si concentrò su una fotografia che tenevo appesa vicino alla scrivania.
<eri così carina da piccola> indicò quella foto in cui avevo addosso un tutù rosa e stavo in braccio ad un uomo .
<ma sembravo un confetto> disse ironicamente mentre mi avvicinavo a lei.
<un confetto molto adorabile. Lui chi è?> chiese curiosità indicando l'uomo nella foto.
<mio padre..lui e mia madre hanno divorziato> le risposi sperando di non ricevere altre domande su quell'argomento. Nonostante i miei fossero rimasti in buoni rapporti era sempre poco piacevole parlarne.

Pov Chantal

Dopo quella mia domanda notai l'espressione di Crystal cambiare.
"ancora una volta ho detto qualcosa di sbagliato..dovevo tenere la bocca chiusa" pensai mentre fissavo la mia amica che a sua volta fissava la foto.
<scusa..dovevo stare zitta> dissi dispiaciuto e poi la abbracciai. Le sue guance subito si tinsero di rosso e io sentivo le farfalle nello stomaco.
"in questo momento desidererei tanto trovare il coraggio di dirti cosa provo per te" pensai guardando Crystal con la coda dell'occhio. Poco dopo sciolsi l'abbraccio e mi allontanai leggermente da lei.
<Crystal tu..> cominciai quella frase ma su quelle ultime parole mi bloccai e non riuscì a pronunciarle.
<io cosa? > mi chiese confusa.
<n-niente> risposi velocemente e in quel momento furono le mie guance a colorarsi di rosso.
"per poco non glielo dicevo..forse non era il momento giusto" pensai sospirando sedendomi un attimo sul bordo del letto.
<sei sicura? Cosa stavi per dirmi?> mi chiese curiosa.
<me ne sono dimenticata> mentì sperando che lei ci credesse dato che non aveva smesso di fissarmi nemmeno per un secondo.
<se lo dici tu> sospirò allontanandosi leggermente per cercare qualcosa in un cassetto.
"prima o poi te lo dirò..devo trovare il coraggio" pensai mentre la guardavo curiosa di vedere cosa cercava.
<cosa cerchi? Almeno ti darei una mano invece di stare qui sul letto a non fare niente> dissi ironicamente facendo ridacchiare Crystal.
<è una sorpresa> disse tirando fuori dal cassetto un sacchettino azzurro con i laccetti bianchi. Si avvicinò di nuovo a me e mi porse quell'oggetto.
<è per me?> chiesi curiosa mentre mi rigiravo quel sacchettino tra le mani. Lei annui e mi incitò ad aprirlo. Subito lo feci e notai che dentro c'era un braccialetto con un ciondolo a forma di scarpette da ballo.
<ma è bellissimo...grazie> sussurrai indossandolo subito. Non riuscendo a resistere mi fiondai su di lei per abbracciarla. Dato che lei non si aspettava quel mio gesto si sbilanciò all'indietro e ci ritrovammo stese una sopra l'altra e le nostre labbra erano molto vicine come quella sera del pigiama party a casa mia.
<Chantal fuori c'è tua madre che ti aspetta> disse Christopher entrando nella stanza. Subito spalancò gli occhi nel vederci in quella posizione e subito ci separammo. Entrambe eravamo rosse come dei pomodori.
"stavolta devo ringraziare lui che è entrato sennò non saprei cosa sarebbe successo" pensai cercando di far sparire l'imbarazzo.
<poi dite che sono io a cominciare>  disse usando ancora una volta quel tono da persona che pensa sempre male.
<ma non stavamo facendo nulla. Poi non hai mai sentito la parola "bussare"?> chiesi io usando il mio tono da stronzetta che riuscì a farmi rilassare un po.
<siete voi che avete lasciato la porta aperta> ammiccò lui e poi se ne andò. Rimasi lì a fissare la porta senza dire.
<ma come avrà fatto tua madre a sapere dove abito?>chiese Crystal cambiando argomento.
<quando mi ha chiamata prima gli ho dato il tuo indirizzo> risposi io prima di avviarmi al piano di sotto accompagnata da Crystal.
<grazie per la cena> dissi alla mamma di Crystal per ringraziarla e dopo aver salutato la mia amica con un abbraccio e un bacio sulla guancia uscì da quella casa chiudendomi la porta alle spalle.
"magari mi dichiarerò quando meno me lo aspetto" pensai e poi salì in auto con mia madre per tornare a casa

E se fossi..Where stories live. Discover now