Capitolo 51: Pace

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Pov Chantal

Quel viaggio in treno sembrava infinito , sembrava che stesse andando molto lentamente di proposito, quasi come se non volesse farmi raggiungere la mia amata.
"Sto treno è lentissimo! Non può andare più veloce? La prossima volta faccia prima a farmela a piedi" pensai sbuffando e poco dopo finalmente fu annunciato che eravamo arrivati a Londra e che dovevamo scendere dal treno.
"Finalmente" pensai uscendo il più velocemente possibile dalla stazione.
In strada molte persone mi dicevano di fare attenzione quando le urtavo o che ero maleducata.
In quel momento però non mi importava di cui che avevo intorno , volevo arrivare in fretta a casa di Crystal.
Suonai più e più volte al campanello; volevo essere sicura che chi era in casa capisse che fuori la porta c'era qualcuno.
Sperai con tutta me stessa che fosse Crystal ad aprire , ma invece lo fece sua madre.
<Ciao tesoro. Se cerchi Crystal mi spiace dirti che non è in casa> disse sistemando la decorazione di fiori colorati che decorava la loro porta bianca.
<Davvero? Io sono venuta appositamente qui per farmi perdonare per come l'ho trattata> dissi con il fiatone e il cuore che batteva all'impazzata.
Per arrivare in fretta avevo corso senza nemmeno fermarmi a prendere una bottiglia d'acqua.
<Si.. è uscita col fratello> sospirò lei che mi invitò ad entrare in casa per darmi qualcosa da bere.
"Dovevo aspettarmelo" pensai mandando giù in fretta l'intero bicchiere d'acqua che mi era stato offerto.
<Grazie per l'acqua, vorrei trattenermi di più per chiacchierare ma voglio trovare la mia amata. Sa dove posso trovarla?> Chiesi e lei negò con la testa. Come poteva non sapere dov'erano i figli?
<Grazie lo stesso> le sorrisi e poi uscì da quella casa.
Decisi di controllare se fossero andati al parco.
Era capitato più volte che quando loro due uscissero insieme  andavano spesso al parco.
Non so perché , ma il mio sguardo cadde sulla fermata dell'autobus che era appena arrivato alla fermata.
"Non ci credo" pensai quando vidi proprio Crystal che ne usciva.
Il destino e la fortuna per una vita erano stati dalla mia parte.
<CRYSTAL!> Urlai sperando che mi sentisse.

Pov Crystal

Avevo in testa così tanti pensieri che non mi accorsi nemmeno che eravamo già arrivati a destinazione.
"Ha fatto in fretta" pensai e non appena misi piede sull'asfalto sentì qualcuno urlare il mio nome.
Mi voltai verso la direzione in cui l'avevo sentito e vidi la persona più bella del mondo: Chantal.
Era lei la persona che aveva urlato il mio nome per attirare la mia attenzione.
L'istinto mi portò a correrle incontro e lei stava facendo la stessa cosa.
Fu una bellissima sensazione sentire di nuovo il suo profumo che mi inebriava tutto il corpo e quel suo forte abbraccio che mi faceva sentire sempre protetta.
Inizialmente mi sembrò di star sognando ,ma lei era lì per davvero, era lì che mi stringeva.
<Scusami..scusami per essere stata una stupida. Non volevo trattarti male e non avevo la minima intenzione di farti soffrire> disse prima di darmi un bacio che io subito ricambiai.
Ogni vita che mi baciava mi sembrava di volare; mi sembrava di essere finita nell'universo o addirittura in un'altra dimensione.
Le persone che ci guardarono male non furono poco ma in quel momento non me ne importava, mi importava solo di Chantal.
<Sono io che devo scusarmi. Mi sono arrabbiata per una cosa stupida> sussurrai qualche minuto dopo.
<Però avevi ragione: non dovevi ignorarti e prometto che non lo farò più> sorrisi a quelle sue parole e l'abbracciai di nuovo.
Non servivano tanti paroloni, forse non sarebbe stato nemmeno il bisogno di scusarsi , già il solo fatto che mi avesse cercata era sufficiente.
<Dimentichiamo ciò che è successo , o almeno non pensiamoci più. Ora siamo di nuovo insieme ed è l'unica cosa che conta> sorrisi accarezzandole i capelli.
"Siamo state lontane per poco ma mi sembra molto più bella" pensai ammirando la sua bellezza.

Pov Chantal

Ora che avevo di nuovo la mia Crystal accanto mi sentivo meglio, la sofferenza era sparita non appena l'avevo vista.
Per un attimo avevo tenuto che non me volesse più sapere di me e fortunatamente mi ero sbagliata.
Le strinsi forte la mano e poi insieme andammo via dal parco.
Non volevamo che le persone infastidite dal bacio potessero arrabbiarsi ancora di più.
Per stare del tutto tranquille , decidemmo di passare la notte in un Albergo.
Dopo aver avvisato le nostre famiglie che non saremmo tornate a casa per la notte , comprammo un po' di cose da mangiare e qualcosa con cui passare il tempo.
Nell'androne subito ci fu consegnata la chiave della stanza che avevamo prenotato e per avere privacy,chiudemmo la porta a chiave.
"Non succederà nulla se saltiamo un giorno di scuola" pensai stendendomi sul soffice letto matrimoniale.
<Non è male come stanza> sorride Crystal.
La stanza non era molto grande, ma era molto accogliente: le pareti erano di un azzurro chiaro che si abbinava perfettamente al pavimento in legno chiaro.
Il letto era posizionato al centro della parete proprio di fronte alla porta ; ai lati del letto c'erano due comodini in bianchi con sopra due lampade che emettevano una luce non troppo forte.
Sulla parete di sinistra c'era un elegante camino con due poltrone in pelle bianca con davanti un piccolo tavolino in vetro.
Sulla parete di destra invece c'era un enorme televisore con davanti un divano sempre in pelle bianca
Le enormi finestre erano coperte da delle tende sempre bianche e decorate con del merletto.
<Tu sei più bella della stanza> ridacchiai leggermente quando la vidi arrossire per quella mia affermazione.
"Mi mancava vederla arrossire, anzi mi è mancata proprio lei" pensai sorridendo senza riuscire a toglierle gli occhi di dosso.

E se fossi..Where stories live. Discover now