Capitolo 16: A Casa Di Crystal Pt.1

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Pov Chantal

Mentre Crystal mi portava a casa sua io continuavo a guardarmi intorno in modo da memorizzare la strada. Se l'avessi imparata in fretta avrei potuto farle una sorpresa andandola a trovare senza che lei lo sapesse.
<eccoci siamo arrivate> mi disse mentre apriva il cancelletto che separava la strada dal vialetto.
<è una bella villetta> le dissi ammirando le piante che riempivano gran parte del giardino.
<g-grazie> disse timidamente mentre apriva la porta. Subito venimmo accolte da una donna abbastanza alta mora e con gli occhi di un castano chiaro. Assomigliava molto a Crystal quindi era la madre
<ciao passerotta> la donna salutò Crystal con un abbraccio e un bacio sulla guancia, il suo sguardo dopo un po si fermo su di me.
<ciao anche a te : come ti chiami?> mi chiese dolcemente avvicinandosi un po a me.
<Chantal...Chantal Devies, sono un'amica di Crystal> le dissi porgendole la mano e lei subito la strinse.
<io invece sono Margaret, sono la mamma di Crystal. Ti fermi qui a cena? > mi chiese facendomi strada verso il loro salotto che era abbastanza grande decorato con qualche quadro e i classici mobili da salotto.
<se per voi non è un problema> stavolta ero io che avevo usato un tono timido. Crystal mi guardò e ridacchiò.
<ma figurati, per me non ci sono problemi> disse dolcemente e poi sparì dietro una porta che probabilmente portava alla cucina.
<sembra una donna molto dolce> dissi a Crystal sedendomi accanto a lei sul divano che era di colore avorio.
<e lo è..è un'orsacchiotta> mi disse Crystal che accidentalmente sfiorò una sua gamba con la mia.
<s-scusa> sussurrò lei arrossendo subito. Io rimasi in silenzio cercando di far sparire l'imbarazzo di quel suo tocco.
"però devo ammettere che quel suo tocco non mi ha dato fastidio..anzi mi è piaciuto" pensai guardandomi intorno per cercare ispirazione per dire qualcosa. Fortunatamente arrivò il fratello di Crystal che spezzò quel silenzio che stava diventando asfissiante.
<ma ciao donzelle> disse felice scompigliando i capelli della sorella.
<ecco il rompicoglioni> sussurrò lei sbuffando mentre cercava di darsi una sistemata.
<meglio un rompicoglioni che uno che non ti caghi> dissi a Crystal ridacchiando.
<se vuoi te lo regalo> disse lei ironicamente mentre lanciava un cuscino a Christopher che le stava facendo le linguacce .
<nah mi piace essere figlia unica> ribattei io mentre guardavo i due fratelli che si tiravano quel povero cuscino.
<e non ti senti sola? Perché non ti prendi un animale?> chiese cessando di colpire il fratello che era andato un attimo in bagno.
<i miei hanno detto che se vinco anche questa gara di danza mi comprano un coniglietto> dissi felice dato che desideravo una palla di pelo che saltellava per la mia stanza.
<se lo avrai voglio vederlo> mi sussurrò Crystal come se non volesse farsi sentire dal fratello che intanto era tornato.
<potresti metterti delle orecchie e coda sa coniglietto e poi ti presenti da lei> disse lui cercando di provocare la sorella.
<CHRISTOPHER! > urlò lanciandogli i mediamente un cuscino che lo colpì in faccia.
<che c'è? Alla tua amica non dispiacerebbe> disse lui con tono un po perverso mentre fissava entrambe. Io subito arrossì per quella sua proposta.
"in effetti non starebbe male vestita da coniglietta" pensai arrossendo di più.
<dai lasciala in pace> dissi la  madre che ci aveva raggiunto dato che aveva sentito la figlia urlare.
<ma io non ho fatto nulla> borbottò lui sbuffando leggermente.
<guarda che ti ho sentito. Non devi dire certe cose> lo rimproverò e poi sparì di nuovo dietro la porta.
<che ne dici di andare in camera mia?> chiese Crystal. Io subito accettai e lei mi guidò lungo le scale e poi lungo il corridoio.
<questa è la mia stanza> mi disse e poi mi fece entrare in una stanza quasi del tutto lilla. Il letto era abbastanza grande decorato con una lunga coperta e qualche cuscino. A terra c'era posizionato un grande tappeto bianco a forma di nuvola. La scrivania che era uguale alla mia in legno chiaro era appoggiata sotto la finestra con accanto una piccola libreria. Aveva un grande armadio bianco appoggiando contro una parete con due bauli ai lati e vicino ad un tavolino c'erano delle poltrone.
<si vede proprio che ti piace il lilla> dissi ridacchiando mentre mi guardavo intorno.
<proprio come a te che piace il rosa> ribatté lei che mi fece accomodare sul letto che era anche molto comodo.
<allora...che facciamo?> chiesi mentre la guardavo che si sistemava i capelli.
<non saprei..tanto tra una decina di minuti sarà pronta la cena> rispose lei mentre cercava di farsi le trecce. Notando che non ci riusciva mi avvicinai e iniziai a fargliele.
<grazie> biascicò un po imbarazzata.
Dopo aver finito fissai il riflesso mio e di Crystal attraverso lo specchio. Avrei voluto stringerla ma non potevo, dovevo resistere per non rovinare la nostra amicizia che diventava sempre più forte. Però avrei voluto sapere se nel caso anche a lei piacessero le ragazze.
"vorrei chiederglielo ma potrebbe essere una domanda fin troppo scomoda" pensai tra me allontanandomi un po da lei.

Pov Crystal

Stavo fissando ogni movimento che Chantal faceva, ultimamente si comportava in modo strano nei mie confronti, era come se mi stesse nascondendo qualcosa.
"sono sicura che ha un segreto..vorrei sapere qual'è ma non posso chiederglielo così su due piedi..magari me lo dirà lei quando sarà pronta e in quel momento potrei dirle il mio" pensai mentre mi avvicinavo alla mia amica. Improvvisamente mio fratello entrò in camera senza bussare.
<non vorrei interrompere nulla ma la cena è pronta> disse restanti li fermo appoggiato alla porto che ci fissava con il suo solito sorrisetto.
<potevi anche bussare> dissi un po scocciata.
<se dovete sbaciucchiarvi posso lasciarvi sole>disse senza togliersi quel sorrisetto dalla faccia.
<ma sei scemo?> gli chiesi un po arrabbiata dato che mi sembrava che si stesse spingendo un po tropo oltre. Afferrai Chantal per la mano e la trascinai in cucina prima che Christopher dicesse altro.
"deve imparare a chiudere la bocca. Mi aveva detto che non avrebbe rivelato il mio segreto" pensai e una volta arrivata in cucina lasciai la mano di Chantal e presi posto vicino al tavolo e lei prese posto accanto a me. Mia madre noto la mia espressione un po scocciata.
<che succede?> mi chiese avvicinandosi.
<non sopporto Christopher..dice cose che non dovrebbe dire> dissi sbuffando vedendo entrare proprio lui.
<ma non ho detto niente di male..ho solo detto che se volevano sbaciucchiarsi le avrei lasciate sole in camera> cercò di giustificarsi per non essere sgridato.
<anche se volessero baciarsi non sono cavoli tuoi. Non devi intrometterti nella vita privata di tua sorella>lo rimproverò tirandogli leggermente l'orecchio come si faceva con i bambini piccoli.
<adesso chiedile scusa sennò non ti lascio> gli intimò severa. Christopher girò il viso verso di me e velocemente chiese scusa. Ridacchiai leggermente vedendolo massaggiarsi l'orecchio e poi fissai mia madre che stava per impattare.
"ma per rispondere così significa che non le importa se mi piacciono le ragazze? Ma poi come posso saperlo se lei non sa il mio segreto?" mi chiesi mentalmente e poi volsi lo sguardo verso Chantal che aveva fissato la scena cercando di non ridere.
<abbiamo fatto una figuraccia..scusa> le sussurrai.
<non preoccuparti, questa scena mi ha messa a mio agio>  mi rispose lei sempre sussurrando prima di girarsi verso il tavolo dato che erano stati messi i piatti a tavola.

~continua~

E se fossi..Where stories live. Discover now