Capitolo 88: Sorpresa Al Pride

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Pov Chantal

Guardai Christopher allontanarsi cercando di non ridere, ma con lui era impossibile dato che spesso a solo guardarlo in faccia mi veniva da ridere.
"Potrebbe fare il comico" pensai mettendo un braccio sulla spalla di Crystal per farle sentire la mia presenza
<Ha mai pensato di fare il comico?> Le chiesi curiosa.
<Una volta voleva fare l'attore ma poi a rinunciato> rispose lei sfiorando leggermente la mia mano sulla sua spalla.
<Peccato, sarebbe stato molto bravo>sospirai guardando poi le due ragazze che avevo conosciuto poco prima avvicinarsi.
<Vi va di scambiarci i numeri? Così resteremo in contatto anche se non andiamo nella stessa scuola> propose Megan che aveva già preso il cellulare in mano.
<Per me non ci sono problemi> sorrisi dettandole numero per numero attentamente, Crystal fece lo stesso.
<Perfetto> sorrise Megan andando poi a parlare con altre ragazze.
<Sembrano simpatiche> disse Crystal.
<Già, secondo me sarà divertente fare un'uscita a quattro> ridacchiai io notando poi che Christopher stava tornando. Aveva stampato in faccia un'enorme sorriso e tra le mani stringeva la scatola con la macchina fotografica.
<Sembri un bambino che ha appena ricevuto un giocattolo tanto desiderato> ridacchiai facendogli una foto col cellulare.
<Ho sempre desiderato una polaroid> disse lui felice. Lesse velocemente le istruzioni e poi per fare pratica iniziò a fare qualche foto ad alcune persone in giro dopo aver ottenuto il permesso.
<Potrebbe fare anche il fotografo> notai tornando poi a dare attenzioni alla mia cucciola che guardava interessata il palco. Sul palco c'erano proprio Rosy e Megan che stavano raccontando la loro storia: avevano scoperto di amarsi a scuola e di essere state bullizzate dai loro compagni solo perché lesbiche.
"Proprio come noi, però loro hanno la fortuna di non essere state spiattellate su un blog per vendetta" pensai.
Era sempre brutto sentire storie di bullismo solo per una cosa che doveva essere normale. Che c'era di male nell'amare una persona dello stesso stesso? Ognuno non dovrebbe essere libero di amare chi vuole?

Pov Crystal

Stavo ascoltando con interesse le storie delle ragazze quando mio fratello si avvicinò perché per lui era il momento di immortalare me e Chantal. Era un po' complicato dato che non sapeva decidersi sulla posa che dovevamo assumere, ogni secondo me proponeva una nuova che poi non andava bene.
<Ti decidi?> Chiesi un po' infastidita da quel cambio troppo frequente.
<E che non trovo una posizione perfetta per voi> sbuffò lui picchiettando le dita sulla polaroid.
<E se ne facessimo una di un semplice bacio?> Propose Chantal cercando di aiutarlo. Alla fine di scelto quello come tema; un bacio tra me e Chantal avvolte dalla bandiera. Ebbi come l'impressione che mio fratello guardasse qualcuno dietro di noi ma non potevo guardare perché lui ci aveva "ordinato" di non muoverci sennò si sarebbe rovinata la foto.
"Certe volte è troppo pignolo" pensai guardando Chantal negli occhi prima di chiuderli per godermi quel piccolo bacio.
<Ma come siete adorabili> disse mio fratello che poi scattò più di una foto. Forse voleva dare una copia a me e una a Chantal?
<Ecco fatto, volete vederle?> Chiese Christopher controllando che l'immagine sulle foto fossero nitide.
<Si> rispose Chantal curiosa.
"Quando è così felice è ancora più bella" pensai restando qualche secondo ad ammirarla. Certe volte non ci credevo che fosse davvero la mia ragazza, certe volte avevi paura che fosse tutto un sogno e che al mio risveglio lei mi odiasse.
"Devo cercare di non farmi paranoie e godermi al massimo il momento" pensai guardando poi Chantal che cercava di afferrare almeno una delle foto dalle mani di mio fratello. Le teneva strette e in un alto quasi come per impedire di prenderle.

Pov Chantal

Dopo molti tentativi riuscì a togliere una foto dalle mani di Christopher.
"Chissà perché ha fatto così, sembrava che non volesse farle vedere" pensai ridacchiando. Quando finalmente riuscì a guardare la foto, non potevo credere ai miei occhi. In quella foto, proprio dietro me e Crystal, c'era un uomo con addosso la divisa da militare, e quell'uomo era mio papà. Guardai in quel punto credendo di star sognando, ma mio padre era davvero lì che mi guardava sorridendo.
<Papà!> Dissi felice saltandogli addosso. Lui subito avvolse le sue braccia attorno a me per abbracciarmi e per tenermi in braccio. Le lacrime iniziarono subito a rigarmi le guance, ma non erano lacrime di tristezza, erano lacrime di gioia nell'aver rivisto l'uomo più importante della mia vita.
<Sorpresa di vedermi?> Mi chiese tenendomi sempre stretta.
Dalla forte emozione non riuscivo a parlare. Quando scoprì che era partito avevo pensato anche a cosa dirgli quando lo avessi rivisto, ma ora che era lì non trovavo le parole giuste da dirgli.
"Spero di non star sognando" pensai. Dopo un po' mi mise con i piedi per terra.
<Dimmi che non sto sognando> gli dissi stringendogli le maniche di quella divisa.
<No, non stai sognando> sorrise lui dandomi un bacio sulla fronte. Lentamente lasciai quella stoffa un modo da dargli anche libertà di movimento.
<Ma sei tornato per restare o devi partire di nuovo?> chiesi un po' preoccupata dalla risposta che avrei potuto ricevere.
<Devo partire> rispose lui. A quelle parole abbassai lo sguardo.
"Era ovvio" pensai facendo un piccolo sospiro.
<Tesoro, questa volta sarà diverso..per partire aspetterò che tu sia pronta , dobbiamo partire per forza dato che casa nostra è a Londra e non qui> ridacchiò lui scompigliandomi i capelli.
<Non stai scherzando?> Chiesi rialzando lo sguardo. Lui mi assicurò che non sarebbe partito subito, ma che forse sarebbe ripartiti dopo le feste natalizie.
<Sei felice?> Mi chiese.
<Ovvio che sono felice> sorrisi io stringendolo ancora una volta.
"Non potevo desiderare una sorpresa migliore" pensai sorridendo.

E se fossi..Where stories live. Discover now