Capitolo 71: Cosa Posso Fare?

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Pov Crystal

Quella mattina Chantal non si presentò a scuola , e avevo subito capito il perché: la notizia che il padre era partito , era ancora fresca come la ferita al suo cuore e io impotente , non sapevo che fare. Avrei voluto tanto aiutarla, avrei voluto rivederla felice e spensierata , ma io , non potevo colmare il vuoto che il padre le aveva lasciato.
<Stevens, si concentri> mi rimproverò la professoressa che aveva notato che non stavo prestando attenzione alla sua lezione. Come potevo concentrarmi a scuola se sapevo che la mia ragazza era a casa e che sicuramente stava piangendo?
"Dopo la scuola corro da lei" pensai cercando poi di concentrarmi sulla lezione nonostante fosse difficile.
Durante l'intervallo , ne approfittai per mandarle un messaggio; volevo sapere come stava.

-ehy, Chantal-

-ehy-

-tutto bene? Insomma non ti sento da ieri e mi stavo preoccupando-

-no,non va niente bene! E non lo sarà fino a quando non riavrò mio padre accanto-

-ma devi cercare di distrarti , sennò farà sempre più male-

-non è facile..e tu lo sai bene-

-ma almeno provaci..dopo scuola vengo da te-

-ti ringrazio ma è meglio di no,voglio restare sola-

-ne sei sicura? Lo sai che per me non è un problema venire-

-sicurissima-

"E ora che faccio? Vado o non vado?" Pensai mettendo via il cellulare. Lei voleva restare sola , mentre io non volevo lasciarla sola; nonostante lei volesse ciò , io ero sicurissima che avesse bisogno di qualcuno che le stesse accanto e che la aiutasse a superare quella cosa.
"Io vado" pensai decisa. Forse quella mia azione avrebbe causato un altro litigio,ma non mi importava, io volevo almeno cercare di essere di aiuto.

Pov Chantal

Apprezzavo il fatto che Crystal volesse comfortarmi, ma io al momento volevo restare sola, volevo starmene chiusa in camera mia. Dissi a mia madre che se qualcuno fosse venuto a trovarmi , non doveva farlo venire da me.
"Non mi importa se sembrerà crudele, ci sarà il tempo per scusarsi" pensai stringendo il cuscino. Dalla stanza non mi ero mossa nemmeno per mangiare , non avevo fame , e non volevo stare male nel forzarmi a farlo. Quando sentì il campanello suonare, mi nascosi dietro ad un mobiletto in cima alle scale per origliare.
<Salve signora Eden> disse una voce femmine che per me era molto familiare.
<Ciao tesoro> disse mia madre. Sporgendomi un po' dal mio nascondiglio , potei notare che la persona fuori la porta era Crystal che nonostante le avessi detto di non venire , lei era venuta lo stesso.
"Non molla" pensai facendo un piccolo sorriso.
<Posso andare da lei?> Chiese speranzosa.
<Vorrei, ma lei mi ha espressamente detto di non far andare nessuno da lei> risposa mia madre sospirando.
<Io provo lo stesso ,magari sapendo che sono io mi apre la porta> disse lei avviandosi sulle scale e prima che mi vedesse, tornai di corsa in camera e mi chiusi la porta alle mie spalle. Sentivo o suoi passi farsi sempre più vicini.
<Chanty,sono io, apri la porta..voglio solo parlare> disse bussando più volte. Nonostante volessi vederla e restare sola allo stesso tempo, non so come, ma mi immobilizzai sentendo la sua voce così vicina. Bussò più e più volte chiedendomi di farla entrare , ma io non riuscivo a muovermi e sentivo le parole morirmi in gola.
"Spero che mi perdonerai" pensai sentendo poi dei passi che si facevano sempre più lontani. Probabilmente si era stufata di stare lì a bussare contro una porta che non veniva aperta ed era andata via. Nei minuti seguenti, iniziai a sentirmi tremendamente in colpa ,iniziai a pentirmi della mia azione. Lei era venuta nonostante il mio secco no , era stata lì a bussare più volte contro la porta cercando di non perdere la speranza e forse sperando di vedermi sbucare dalla mia stanza , e io che avevo fatto? Ero rimasta lì ferma come un sasso senza fare nulla. Avrei voluto tanto tornare indietro nel tempo ed aprire quella dannata porta ma purtroppo non era possibile.
"Sono stata una stupida" pensai iniziando a prepararmi per poterla raggiungere.

Pov Crystal

Avevo sperato fino all'ultimo minuto di vedere la porta aprirsi ma non era successo. Quella era stata la prova del fatto che Chantal voleva stare veramente da sola. Camminai lungo il marciapiede in direzione di casa mia tenendo la testa bassa , mi sentivo ancora una volta impotente , non ero stata in grado di far uscire dalla tristezza la mia ragazza.
"Sono inutile" pensai sospirando. Da piccole gocce che bagnavano l'asfalto e il marciapiede , passò circa uno o due minuti prima che iniziasse a diluviare.
"Proprio oggi che non ho portato l'ombrello" pensai cercando di camminare velocemente e allo stesso tempo di non scivolare.
<CRYSTAL!> sentì urlare alle mie sole e voltandomi , notai che Chantal tutta bagnata dalla pioggia , mi stava correndo incontro.
<Che ci fai qui?> Le chiesi.
<Volevo scusarmi per prima , ho lasciato che le emozioni negative prendessero il sopravvento> che rispose lei affannata.
<Non c'era il bisogno di scusarsi, so che stai male per ciò che hai scoperto ieri> risposi prendendole la mano. Lei sorrise e nonostante la pioggia che ormai era aumentata di intensità , noi restammo li ferme come se fossimo ancorate al marciapiede.
<Cosa posso fare per aiutarti?> Chiesi.
<Restami vicino , fallo anche quando dirò di voler stare sola, insisti anche quando risponderò male..per superare questa cosa ho bisogno di te al mio fianco> rispose lei con il viso a pochi centimetri dal mio . Sentivo il suo respiro sulla mia pelle.
<Lo farò con grande piacere> le sussurrai per poi baciarla.

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