Capitolo 74: Che Intenzioni Hai? Pt.2

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Pov Crystal

Stare lì a guardare Fred e Chantal che non si dicevano nulla dopo i primi minuti, diventò snervante .
Se eravamo lì per parlare, perché nessuno non diceva nulla?
"Che conversazione interessante" pensai alzando gli occhi al cielo , ma fortunatamente nessuno dei due mi noto.
<Che intendi dire?> Chiede finalmente Fred e io, cercando di non farmi sentire, feci un piccolo sospiro di sollievo.
<Non c'è molto da capire nella domanda "che intenzioni hai?"> Rispose Chantal scendendo dal muretto.
<Senti, è proprio che non capisco a cosa tu ti riferisci, e se non ti dispiace , io avrei fretta. Voglio andare a pranzare se non ti dispiace> disse lui avviandosi verso i cancelli ma Chantal lo fermò.
<Se proprio ci tieni a parlarmi tanto, almeno offrimi il pranzo> sbottò lui.
Alla fine, ci ritrovammo tutti e tre ad un tavolo da mia ormai pizzeria di fiducia, quella dove si strinse l'amicizia tra me e Chantal.
Le pizze arrivarono in fretta, e il pranzo, stava procedendo nel silenzio più totale.
"E che cavolo! Perché nessuno parla? Non si aspetteranno mica che comici io la conversazione?" Pensai bevendo un lungo sorso del mio thè al limone; l'avrei preferito alla pesca ,ma era finito.
<Ora possiamo parlare> disse Chantal pulendosi le mani con un tovagliolo.

Pov Chantal

Certe volte mi sembrava che le persone facessero finta di non capire , non c'era una cosa complicata da percepire nella mia semplice domanda.
<Spero che ora andrai dritta al sodo> sospirò Fred.
"Che scocciatura" pensai incrociando le braccia sul tavolo.
<Ripeto la domanda che ti ho fatto prima: che intenzioni hai?> Chiesi.
<Se mi spieghi a cosa ti riferisci , potrei darti una risposta> rispose lui.
"Ma ci è o ci fa?" Pensai cercando di mantenere la calma.
Certe volte però questa cosa veniva messa a dura prova,ma io dovevo essere forte.
<Perché stamattina non hai inseguito quello di prima? E poi , com'è possibile che da un giorno all'altro non ci insulti più> chiesi e lui mi sembrò rimanere sorpreso da quelle mie domande.
Che l'avessi sorpreso per davvero? O era ancora una funzione per come io credevo?
<Ah.. è di questo che volete parlare> sospirò appoggiandosi allo schienale della sedia.
<In realtà è lei che vuole parlare> sussurrò Crystal quasi come se non volesse farsi sentire.
<Se proprio ci tieni, ora ti rispondo> sospirò di nuovo.

Pov Fred (prima sera della gita)

Ero steso sul mio letto a guardare il soffitto, nonostante quel primo giorno di gita fosse stato stancante, non riuscivo proprio a prendere sonno.
Le parole che l'insegnante mi aveva detto nell'autobus continuavano a ronzarmi in testa.
"E se avesse ragione? E se stessi sbagliando ad agire così?" Pensai rigirandomi sul fianco.
Avevo il letto di fronte al muro, perciò mi ritrovai ad osservarlo.
Così di botto, mi apparvero in mente tutte le brutte cose che avevo detto e fatto di male.
Sentivo rimbombare nelle mie orecchie gli insulti che avevo fatto alle mie compagne , e sentì una strana sensazione sa bocca dello stomaco. Che fossero i sensi di folla perché mi ero comportato di merda? Come avrei reagito se mi fossi trovato io nei panni delle povere persone che avevano a che fare con me?
"Sono stato uno stupido, come ho potuto comportarmi così?" Pensai mettendomi seduto.
Ora capivo perché certe persone mi odiavano; ed avevano anche ragione.
Non sapevo se mi avrebbe cambiato in bene o in peggio, ma forse, era giunto il momento giusto per cambiare , era il momento di diventare una persona migliore. Speravo che le persone mi avrebbero perdonato , speravo di riuscire a farmi perdonare.

Pov Crystal

Sentirlo raccontare del modo in cui aveva capito di aver sbagliato non sapevo perché , ma mi faceva un po' di tenerezza e un po' pena.
Capire di botto il motivo dell'odio delle persone nei suoi confronti, doveva essere stato difficile, e sicuramente doveva averlo fatto soffrire.
"Ora ha capito però quello che abbiamo provato noi" pensai.
<Da quella sera ho capito che per farmi perdonare dovevo cambiare, ho anche capito che non c'è niente di male se voi due state insieme> disse mandando giù l'ultimo sorso della sua limonata.
"Io l'avevo detto che era cambiato" pensai guardando Chantal che sembrava sconvolta.
<Quindi non hai più intenzione di insultarci?> Chiesi attirando la loro attenzione.
Fred mi guardò per qualche secondo, poi fece un lungo sospiro quasi come per trovare le parole giuste da dire.
<No, non l'ho farò mai più. Spero che mi perdonerete per tutto ciò che ho fatto> disse sussurrando l'ultima parte.
Stava cercando davvero di cambiare, forse non saremmo diventati ottimi amici, ma una possibilità potevo dargliela , chi ero io per non dare una seconda possibilità?
<Sarà difficile, ma ci possiamo provare> dissi facendo un piccolo sorriso che fu ricambiato da entrambi.
Quello era un piccolo passo per far capire alle persone che si poteva cambiare mentalità , si poteva far capire che si poteva diventare delle persone migliori senza dover insultare i più deboli.
<Quindi ora siamo amici?> Chiese.
<Se la cosa ti rende felice si , possiamo provare ad essere amici> dissi precedendo Chantal che stava per parlare.
"Forse lei avrebbe detto di no, ma per una volta voglio essere io quella che prende una decisione" pensai.
Alla fine ,il conto fu pagato da Fred che poi  andò via perché il padre l'aveva chiamato.
<Sei sicura di quello che gli hai detto?> Mi chiese Chantal.
<Si, una seconda possibilità si dà a tutti> risposi lasciandola allibita.
Notando che si stava facendo tardi, decidemmo anche noi di tornare a casa.

E se fossi..Where stories live. Discover now