Capitolo 32: In Punizione

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IL GIORNO DOPO

Pov Chantal

Nonostante non dovessi andare a scuola mi svegliai presto. Dovevo cercare qualcosa da fare in casa per intrattenermi durante quella punizione e sospensione da scuola. Non potevo usare il telefono o il Tablet che mi erano stati sottratti. La cosa che mi faceva più male, era che Crystal era da sola a scuola in mezzo a tutte quelle persone che ci avevano avevano preso di mira da quando il nostro segreto era stato divulgato.
"vorrei poter sentire la sua voce..mi farebbe stare meglio" pensai mentre infilavo le mie ciabatte con le sembianze di un orsetto per andare a fare colazione.
<buongiorno tesoro. Come mai sei già sveglia? Pensavo che avresti dormito fino a tardi> disse mia madre mentre beveva il suo solito caffè.
<solo perché non devo andare a scuola non penso che poltrire troppo sia interessante> borbottai un po' nervosa. Quella punizione mi aveva già scocciata e non erano passate nemmeno 24ore.
<non pensavo che la scuola ti sarebbe mancata> ironizzò nel tentativo di farmi sorridere, ma non ci riuscì. Volevo solo che finisse in fretta così che sarei potuta tornare dalla mia amata Crystal.
<lo so che ti manca la tua ragazza ma devi sapere attendere. Vedrai che questa attesa renderà il vostro incontro ancora migliore. Fidati di me, questa settimana passerà in fretta> disse dolcemente prima di darmi un piccolo bacio sulla guancia. Poco dopo in cucina arrivò anche mio padre.
<buongiorno mie donzelle>disse allegramente. Io rimasi in silenzio a fissare le fette biscottate che stavano in un piattino davanti a me.
<che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?>mi chiede venendomi vicino, ma neanche quella volta non pronunciai nessuna parola. Sospirò e si allontanò.
<lo so che sei arrabbiata con me, ma non rivolgermi la parola non cambierà la situazione> sospirò prendendo posto vicino al tavolo per bere il caffè e per leggere il giornale.
<le passerà> sussurrò mia madre. Li guardai con la coda dell'occhio e poi me ne tornai in camera. Sapevo che quella punizione mi era stata data perché avevo sbagliato, ma avevo solo cercato di difendermi, non era guasto che Sasha mi aveva messo tutti i suoi follower del suo stupido blog contro.
"da lei dovevo aspettarmelo" pensai chiudendo la porta a chiave. L'unica cosa positiva di quella situazione era che avrei potuto riposare un po'. Essendo una ballerina i miei piedi non erano proprio messi bene. Sbuffai ancora una volta non sapendo che fare. Se avessi avuto la possibilità di usare il telefono anche solo per un minuto avrei chiamato Crystal. Speravo che lei stesse bene e che non sentisse troppo la mia mancanza.
Andai a sedermi sulla poltroncina rosa sul balcone di camera mia ad ammirare il cielo, forse speravo che qualche notizia della mia orsacchiotta apparisse dal nulla su quelle nuvole bianche. Nuvole bianche che lentamente sparivano all'orizzonte.

Pov Eden

Vedendo mia figlia andarsene subito in camera senza parlare o guardare il padre mi faceva stare un po' male. Loro due avevano avuto un rapporto bellissimo e avevano legato già dal giorno in cui Chantal nacque. Infondo però capivo cosa stesse provando, anch'io da giovane venivo messa in punizione ; sapevo però che era anche giusto che imparasse che non doveva fare certe cose, poi questa punizione le sarebbe servita per fortificarsi, le sarebbe sarebbe servita per capire che per ogni cosa che si vuole bisogna avere pazienza.
<quando le darai il cellulare?> chiesi a mio marito mentre iniziavo a togliere le cose della colazione dal tavolo.
<quando finirà la punizione> puntualizzò piegando il giornale che aveva letto.
<poi deve capire che non può averla vinta, forse su alcune cose deve capire e soprattutto imparare ad aspettare. Stare senza tecnologia le farà solo del bene> aggiunse alzandosi dalla sedia per andare a prepararsi per un'uscita con un collega.
"non dovrei farlo ma forse dovrei cercare di metterla in contatto con Crystal" pensai iniziando a fare le solite pulizie.

Pov Chantal

Dal balcone notai mio padre che usciva e che nonostante mi avesse notata non mi aveva salutata. Probabilmente l'avevo fatto arrabbiare a colazione ma ormai era tardi, non potevo cancellare le azioni che stavo facendo nei suoi confronti. Stavo sbagliando ancora una volta.
"dovrei smetterla di essere così permalosa" pensai decidendo di rientrare in camera. Forse l'unica cosa che avrebbe potuto distrarmi era esercitarmi con la danza ma non potevo andare in palestra perché non potevo uscire di casa.
"non mi resta altro che studiare" pensai.
Studiare non mi piaceva molto però era una delle poche cose che potevo fare in casa.
"Chissà se Crystal è andata a scuola" pensai mettendo tutto il necessario per studiare sulla scrivania.

DIECI MINUTI DOPO

Nonostante stessi cercando di concentrarmi per studiare non ci riuscivo. Non ci riuscivo perché continuavo a pensare a Crystal. Anche se stava riuscendo a liberarsi un po' della timidezza in quel periodo brutto per entrambe sarebbe stata presa di mira da tutti, sarebbe stata presa di mira dagli ottusi che non accettavano il fatto che due ragazze stessero insieme, e io non potevi starle accanto per proteggerla.
"questa punizione sarà più difficile da superare di quando pensassi" pensai tra me appoggiando la testa al quaderno.

E se fossi..Where stories live. Discover now