Capitolo 70: Un'Amara Scoperta

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Pov Chantal

<Papà , sono a casa!> Dissi ad alta voce ma non ebbi risposta.
Il che mi sembrava strano dato che di solito lui rispondeva sempre quando l'ho chiamavo.
"Magari starà dormendo" pensai andando nella camera dei miei , ma mio padre non c'era.
Pensai che forse si stava nascondendo per farmi uno scherzo; iniziai a cercarlo in ogni stanza della casa , cercai persino nei mobili abbastanza grandi in cui si sarebbe potuto nascondere facilmente ma niente , sembrava che mio padre si fosse volatilizzato nel nulla.
"Se è uno scherzo non è affatto divertente" pensai iniziando a sentire la preoccupazione crescere sempre di più in me.
Ancora un po' amareggiata,tornai in salotto dove mamma e Christopher stavano raccontato qualcosa a Crystal a bassa voce , quasi come se non volessero che una quarta persona sentisse il loro racconto.
<Dov'è papà?> Chiesi avvicinandomi al gruppetto che subito si zittì sentendo la mia voce e percependo la mia presenza.
Ora vedevo che si guardavano ma senza guardare me. Ma che stava succedendo? Perché nessuno mi stava considerando?
<Potrei avere una risposta alla mia domanda?> Chiesi iniziando ad innervosirmi. Odiavo con tutta me stessa chi sapeva qualcosa e non me lo diceva.
Però fortunatamente, era un odio temporaneo perché poi mi passava tutto.
<Se questo è uno scherzo giuro che mi arrabbio> dissi e loro sospirarono.
"Ma che prende oggi a tutti?" Pensai restando ferma e decisa al mio posto , non me ne sarei andata fino a quando non avessi scoperto la verità.
<Tesoro, non hai visto cosa c'era in camera tua?> Chiese mia mamma e in quel momento mi resi conto di aver cercato ovunque tranne che nella mia stanza.
<Ora ho capito! Si è nascosto in camera mia!> Dissi sorridendo e subito corsi in camera mia sperando di trovarlo , ma non era nemmeno li.
Sul letto c'era poggiata una scatola bianca chiusa da un fiocco rosa , e sulla scatola, c'era stampato in oro il logo "Ballet Dreams" che era il nome del negozio dove prendevo tutto ciò che mi serviva per la danza.
Accanto alla scatola , c'era la felpa di mio papà che io avevo sempre cercato di rubare: era una semplice felpa bianca dal cappuccio e polsini rossi , con una stampa della bandiera inglese sulla schiena e sul davanti la scritta "England" .
"Perché questa felpa si trova qui?" Pensai notando che dalla grande tasca posta sul lato del ventre , sbucava una lettera indirizzata a me.
"Questo è ancora più strano" pensai mettendomi comoda sul letto con Macchietta che venne ad accoccolarsi sulle mie gambe.
Restai qualche minuto a fissare quella lettera, non sapevo se aprirla o no ; avevo un po' paura di scoprire cosa c'era scritto al suo interno.
Ma probabilmente, solo leggendola avrei avuto delle risposte alle mie domande che continuavano a ronzarmi in testa.
Presi un respiro profondo e poi iniziai a leggere.

-Cara bambina mia , se starai leggendo questa lettera è perché sei tornata a casa e non mi hai trovato.
Ti starai sicuramente chiedendo in quale angolo della casa mi sono nascosto , ma mi duole dirti che non mi troverai perché sono partito.
Partito dove? Sicuramente ti starai chiedendo anche questo  e la risposta è la seguente: sono tornato in servizio.
So che volevi essere avvisata ma io non volevo saperti triste nella gita che tanto desideravi fare..volevo saperti felice e sorridente, volevo vederti felice un'ultima volta prima di partire. Non ce l'avrei fatta a lasciarti a casa o in viaggio piangendo..ti sembrerà  sicuramente un gesto crudele e egoista, ma ho preferito mentirti nonostante un padre non dovrebbe mai mentire alla sua bambina. Ora sicuramente ti aspetterai di leggere la data del mio ritorno, ma non l'ha troverai scritta perché non so quando potrò tornare finalmente a casa per poterti abbracciare di nuovo.
Spero che al mio ritorno mi perdonerai , e spero che sarai lì pronta ad accogliermi a braccia aperte come hai sempre fatto. Ti ricordi di quella volta che mi aspettasti alla stazione sotto la pioggia? Volevi essere la prima a riabbracciarmi e nonostante la lunga settimana di influenza che seguì quella tua azione , tu non ti sei mai pentita di averlo fatto e io apprezzerò sempre la tua gioia e l'amore che mi trasmetti. Ti lascio la felpa che hai sempre adorato e che cercavi sempre di rubare; quando sarai triste potrai stringerla al petto per ricordarti di me e per capire che io ti amerò sempre. Nella scatola invece c'è una cosa , anzi due cose che hai sempre desiderato ma che però non hai mai trovato. A presto , il tuo amato papà-

Ora che avevo le risposte alle mie domande , avrei voluto che fosse tutto un sogno , non volevo crederci , non volevo credere che se ne fosse andato senza salutarmi ; non volevo credere che il giorno della partenza fosse stato l'ultima volta che l'avrei visto.
Sentivo il mio cuore rompersi in tanti piccoli pezzettini, era come se qualcuno l'avesse preso a pugni per scaricare la frustrazione.
"Non può essere vero" pensai stringendo la lettera con un misto di rabbia e tristezza che non facevano altro che alimentare le altre sensazioni negative.
Il mio sguardo carico di tristezza e anche di lacrime , cadere sulla scatola , quello sarebbe stato l'ultimo regalo che per un po' avrei ricevuto da parte sua.
Con le mani tremanti , slegai quel nastro rosa e poi sollevai il coperchio.
Avvolti in una carta velina rosa glitterata , c'erano un tutù e delle scarpette uguali a quelli di Odette nel film di Barbie e il lago dei cigni.
Vedendo quelle cose , non riuscì a trattenere più le lacrime. Avevo sempre desiderato avere un tutù come quello , e sapevo che per farlo realizzare, sarebbero serviti tanti soldi che io da poco avevo iniziato a mettere da parte.
Sul fondo della scatola , c'era un biglietto che subito presi per leggerlo.

-so che desideravi tanto avere queste cose ma che al momento non potevi prendere perché avevi da poco iniziato a risparmiare. Ho deciso quindi di prenderli io , consideralo come un regalo di arrivederci. Indossa tutto e poi va sul palco , danza leggiadra come un cigno come solo tu sai fare-

"L'ho farò, e ti renderò orgoglioso" pensai stringendo al petto il tutù.
Crystal provò a venire a consolarmi , ma al momento volevo restare sola , avevo bisogno di un po' di isolamento per poter assimilare il tutto.
Non sapevo quanto tempo ci sarebbe voluto , ma sentivo che al momento era la cosa giusta da fare.
"Spero che torni presto" pensai arrivata al momento di andare a dormire. Sopra al pigiama , avevo messo la felpa che papà mi aveva lasciato , solo sentire il suo profumo per qualche minuto riuscì a farmi addormentare.

E se fossi..Where stories live. Discover now