Capitolo 78: Sei Bellissima

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Pov Crystal

Chantal avevo subito messo in chiaro che la prima cosa che avremmo fatto appena uscite da scuola sarebbe stato andare a fare shopping, voleva già prendere i vestiti e gli accessori per il ballo.
Avevo provato a suggerire ad usare le cose che avevamo già ma lei aveva detto categoricamente di no; dato che era il mio primo ballo, voleva che anche i vestiti scelti fossero nuovi.
"Forse voleva solo fare shopping" pensai ridacchiando mentre la vedevo già impegnata a scrutare ogni vetrina dei negozi del centro.
L'unica cosa che sapevo al cento per certo era che voleva che i vestiti fossero coordinati o addirittura uguali.
Una parte di me sperava che scegliesse degli abiti lunghi ma conoscendola, avrebbe sicuramente optato per qualcosa di corto e con la gonna in tulle.
Io avevo sempre un piccolo problema con gli abiti corti, mi sentivo sempre a disagio e non sapevo spiegarmelo , ma quando mi guardavo allo specchio con uno di quei vestiti, vedevo il mio corpo e le mie cosce grosse anche se non era così.
Quelle volte che avevo osato era stato perché Chantal era riuscita a convincermi a mettere quelle cose.
"Sarà tutto nella mia testa" pensai seguendo Chantal che aveva già le mani piene di grucce di tanti abiti colorati.
<E ora si provano> ridacchiò lei avviandosi ai camerini.
Avevamo deciso che avrebbe trovato prima lei il suo abito e poi io il mio; almeno avrei avuto più tempo per decidermi sulla lunghezza che avrei scelto.
<Sei pronta?> Le chiesi sedendomi su un pouf in velluto rosso posto fuori dai camerini.
Lei uscì da lì con indosso un vestito composto da un top bianco con lo scollo a cuore e la gonna arcobaleno in tulle; lo scollo e il punto vita erano contornati da tanti piccoli cristalli e ovviamente era un abito corto.
<Me ne sono innamorata> sorrise lei ammirandosi.
Quell'abito racchiudeva la semplicità e l'estrosità; poi quei colori dell'arcobaleno rappresentavano entrambe dato che chi era lesbica o altro come noi venivano rappresentate dalla bandiera arcobaleno che poi si suddivideva in altre bandiere.
<Io credo di aver già scelto> ridacchiò lei tornando in camerino.
Ciò significava che ora toccava a me scegliere qualcosa.
"Troppo in fretta" pensai aspettando che Chantal uscisse per poter iniziare a cercare qualcosa.
Ma avrei trovato subito anch'io il mio abito?
<Ora tocca a te> sorrise lei facendomi risvegliare dai miei pensieri.
Subito andai al reparto degli abiti lunghi.
<Non l'ho prendi corto come il mio?> Chiese lasciandomi però libertà di guardare dove preferivo.
<Credo di no> risposi prendendo dei vestiti monospalla monocolore ma con una fascia nera o bianca in vita.
<Ora vado a provarli> dissi andando nello stesso camerino dove era andata lei e dove aveva lasciato i vestiti che non aveva provato.
"Sto facendo la scelta giusta?" Pensai indossando il primo vestito che era bianco con la fascia nera.
Fissai per qualche secondo la mia immagine riflessa nello specchio del camerino prima di decidermi ad uscirne.
<Semplice ma bello> disse Chantal guardando il vestito. Per lei forse era troppo semplice.
"Non so che fare" pensai guardandomi di nuovo allo specchio. Aveva ragione però, l'abito che avevo addosso era troppo semplice , e non si intonava al suo nonostante fosse bianco.
<Non è quello giusto> sospirai tornando in camerino.
Provai tutti i vestiti che avevo preso , ma non uscì a farmi vedere nemmeno una volta; tutto ciò che provavo non mi convinceva.
"Forse è la questione del ballo in sé che mi fa essere indecisa" pensai sedendomi sulla panca presente in quel piccolo spazio stretto e leggermente angusto.
<Crystal, tutto bene?> Mi chiese Chantal bussando su quella piccola porta.
<Si, devo solo scegliere qualcos'altro perché questi non mi convincono> risposi per rassicurarla.
Lei disse che avrebbe scelto qualcosa che probabilmente poteva piacermi.
"Ora tornerà con qualcosa di corto" pensai restando stupita quando lei entrando nel camerino, mi mostrò un abito lilla con un fiore glitterato al centro di una piccola cintura, le spalline era della stessa larghezza di essa e lo scollo era dritto e non a cuore.
La cosa che mi sorprese di più però fu vedere che era un abito lungo.
<Quando l'ho visto ho pensato a te> sorrise lei lasciandomi poi sola per farmelo provare.
Quel vestito lo adoravo , ma per quanto ne fossi innamorata e per quanto mi stesse bene, non mi convinceva del tutto .
Dato che però lo aveva scelto lei, decisi di uscire per farmi vedere.
<Ti sta benissimo> Sorrise lei visibilmente incantata.
<anch'io lo adoro, ma non mi convince del tutto> ammisi lasciandola senza parole. Lei forse era sicura che quello fosse l'abito giusto per me.
<Cosa non ti convince?> Chiese avvicinandosi.
<Non lo so..forse il fatto che non ha niente di simile al tuo> risposi non tanto convinta.
<Ma lascia perdere quella storia, se a te piace questo vestito devi prenderlo> sorrise cercando di rassicurarmi senza successo.
<C'è qualcos'altro?> Chiese notando la mia faccia.
<Forse sono indecisa perché tu vorresti vedermi con un abito corto> ammisi lasciandola di nuovo senza parole.
<Ma questo non deve impedirti di prendere ciò che tu vuoi, certo si mi piacerebbe vederti con un abito corto ma non ti costringerei mai a metterlo contro la tua volontà> sospirò passandomi una mano tra i capelli.
<La verità è che quando indosso un abito corto mi vedo grassa e brutta> dissi tutto d'un fiato.
"Almeno le ho detto questa cosa , mi sento meglio"pensai facendo un lungo sospiro.
Lei subito si avvicinò di più e mi strinse in un forte abbraccio.
<Tu non sei brutta e non sei grassa, sei una bellissima ragazza, per me sei la più bella dell'intero universo e lo sarai sempre..per me saresti bellissima anche con un sacco di patate addosso> mi disse dolcemente in un orecchio. A quelle parole, non riuscì a trattenere le emozioni e mi lasciai andare ad un pianto liberatorio che fece scivolare via le mie insicurezze. Era vero che piangere aiutava a sfogarsi.
<Va meglio ora?> Mi chiese dolcemente mentre mi asciugava le guance con un fazzoletto.
<Molto meglio> sorrisi dandole un piccolo bacio che durò poco dato che c'erano troppe persone che ci giravano attorno.
<Ora vado a cambiarmi, prenderò questo vestito> dissi tornando in camerino. Mentre stavo per indossare i miei pantaloni, l'occhio mi cadde su un vestito che Chantal aveva lasciato li: era tutto bianco con scollo dritto e spalline non troppo sottili, aveva la gonna in tulle e una cintura con un fiocco sul fianco. Nonostante fosse corto, c'era qualcosa che mi attirava.
"Provarlo non mi costa nulla" pensai indossandolo.
Con il cuore che mi batteva all'impazzata,alzai lo sguardo e mi guardai allo specchio.
Per la prima volta, mi vedevo bella con un abito corto , non mi vidi nemmeno grassa .

Chantal aveva ragione, io ero bella , e quell'abito mi stava benissimo.

"Voglio mostrarglielo" pensai uscendo dal camerino.
<Ho cambiato idea, voglio questo> dissi con la voce un po' tremante. Avevo un po' paura di non piacerle con quello addosso.
<Ma non devi costringerti a scegliere qualcosa di corto solo perché lo vorrei io> disse non riuscendo però a staccarmi gli occhi di dosso.
<In realtà l'ho voglio prendere io, per ma prima volta mi vedo bella con un abito corto addosso> sorrisi facendola commuovere.
<Ma tu sei bella, non dimenticarlo> mi sussurrò.
Dopo essermi cambiata , andai alle casse.
<Il fiocco di che colore lo vuoi?> Mi chiese il commesso.
<Perché si può scegliere il colore?> Chiesi curiosa.
<Si! I colori disponibili sono il bianco,il nero, l'oro, l'argento , il rosa e arcobaleno> sorrise lui mostrandomi quei fiocchi di quei colori.
La cosa bella era che erano tutti glitterati.
"C'è ancora la possibilità di avere qualcosa simile al suo abito" pensai scegliendo quello arcobaleno.
Il commesso stacco quello bianco semplice dal vestito e nella mia busta inserì quello che avevo scelto.
Nonostante fosse stato difficile prendere una scelta, io non mi pentì minimamente di quella che avevo preso.
Alle volte per essere felici bisogna essere coraggiosi e affrontare le proprie insicurezze.

E se fossi..Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt