𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐎

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4 anni prima

Mettere i conflitti da parte per affidarmi all'esperienza di Alu non era stato facile, tutt'altro, ma era stato necessario.
Conoscendolo meglio avevo potuto capire le motivazioni celate dietro le sue azioni. Sopravvivere nella dimensione degli incubi, dove il buio ti faceva immergere in una sensazione di glaciale angoscia e dove tutto si vedeva come in un film ad infrarossi, non era proprio una passeggiata spensierata. Per mia fortuna il mio tempo lì era finito e ne ero entusiasta, anche se l'incognita di ciò che mi aspettava dopo la morte non era meglio.

Quando riaprii gli occhi, che fino a pochi secondi prima tenevo serrati, sentii ancora il calore della mano di Astarte sulla mia spalla e di questo ne fui felice. Non mi piaceva più stare da sola.
Dovetti sbattere più volte le palpebre prima di poter vedere qualcosa oltre tutta quella luce immensa e risplendente, mentre un senso di pace interiore mi scavava dentro.
Mi sentivo al sicuro come mai prima d'ora.

La luce si affievolì fino a mostrare un pavimento di nuvole bianche, come se fossero posate su un vetro che ci concedeva la possibilità di camminarci sopra senza paura, e davanti a noi, a qualche scarso metro di distanza, si trovava un tempio. Era enorme, pieno di colonne beige ioniche e corinzie, occupate a sorreggere un tempio vero e proprio, illuminato dalla luce che trapelava dalle nuvole in alto. Attorno ad esso c'era un palazzo enorme, dall'aspetto regale, e poco più in là un labirinto pieno di fiori curati e splendidi. Non ero mai entrata in paradiso, non ci sarei mai potuta entrare a causa della mia parte demoniaca, ma dubitavo che la sua bellezza potesse superare quella dell'Olimpo.

Una voltata arrivata davanti le colonne, dove l'entrata ci aspettava, Astarte poggiò l'indice sul piccolo e strano scanner incastonato al marmo dell'ampia entrata. Non era proprio un qualcosa di tecnologico, ma una piccola rientranza con dell'acqua celeste e cristallina. Mi fece segno con la testa, incitandomi a fare lo stesso, e mi ritrovai a guardarla confusa.

Sorrise dolcemente. «È l'unico modo per poter entrare. Questo tipo di acqua si chiama Katharos, pura, e si tinge di nero nel momento in cui viene a contatto con un'anima sporca».

Abbassai lo sguardo. «Sono per metà demone, io...».

«Arya, tesoro». Rialzai lo sguardo.

Scosse la testa. «La purezza può risiedere anche nelle creature che sono state create per incutere dolore, se solo lo si desidera. Tutti abbiamo un'anima pura, sono le nostre azioni a sporcarla».

Annuii, adesso rassicurata dalle sue parole, e posai il polpastrello dell'indice sull'acqua. Il panico mi attanagliò nei secondi successivi, in attesa che il portone in mezzo alle colonne si aprisse, e sperando che l'acqua rimanesse ancora cristallina. Poi successe: il portone si aprì lentamente, lasciando passare prima lei e poi me.
Incredibile.

Zeus, seduto su una delle grandi sedie di pietra, visibilmente scomode, e accanto agli altri dei, allargò le braccia con molto entusiasmo. «Che entusiasmo! Finalmente conosco Arya, la semi dea e semi demone che spaventa il mondo infernale dalla nascita».

Sorrisi lievemente, inginocchiandomi con le mani strette sul tessuto del vestito bianco per non farlo strisciare sul pavimento.

I capelli celesti gli toccarono le sopracciglia quando abbassò lo sguardo verso di me e scosse la testa. «Suvvia, alzati! Piuttosto siamo noi a doverci inchinare».

«Ma cosa dite, mio signore». Mi mostrai in imbarazzo. «Non ho fatto nulla che lo meriti».

Apollo, i cui capelli tagliati alla perfezione, e arancioni come il sole, gli incorniciavano il viso rude ma bello, sorrise. «Arya, ti sei sacrificata per il bene durante uno dei tanti Armageddon forgiati dal volere del nostro Dio. Hai scelto la morte pur di far trionfare la bontà, donando i tuoi poteri solo per salvare l'umanità, l'inferno, il paradiso e anche l'Olimpo. Se Baal fosse salito al potere, avrebbe fatto di tutto per distruggere noi e il paradiso. Per distruggere Dio. Lui voleva essere l'unico, non il socio del diavolo».

TecumOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz