𝐌𝐄𝐑𝐑𝐘 𝐂𝐇𝐑𝐈𝐒𝐓𝐌𝐀𝐒 ❄︎ 𝐁𝐎𝐍𝐔𝐒

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Canzone consigliata: Happy Xmas - Il Volo

Dantalian

A me il Natale proprio non piaceva.

Non riuscivo a comprendere tutto quell'entusiasmo, che ormai andava aldilà dell'essere credenti o meno, lo scambiarsi i regali, il dover essere obbligatoriamente felici, il riporre una speranza così grande in una festa così superflua. Come se le cose migliorassero solo perché era arrivato il Natale o come se ci fosse il bisogno di una festività per trascorrere una giornata insieme a parenti e amici. Mi misi a borbottare quanto tutto questo lo trovassi inutile, sistemando maniacalmente l'orribile piega di un tovagliolo rosso con Babbo Natale raffigurato sopra.

Una scarica di adrenalina mi colpì in pieno e un brivido mi percorse la schiena. Lei era vicina, probabilmente a qualche metro di distanza da me. Alzai lo sguardo immediatamente, con un sorriso già stampato sul volto, ed effettivamente scovai mia moglie intenta a camminare verso di me con grazia ed eleganza. Non riuscii a fare a meno di far scorrere lo sguardo lungo tutto il suo corpo formoso, soffermandomi sul seno stretto in un corpetto rosso, e finendo sulle sue gambe lunghe e chiare lasciate nude da una gonna di pizzo nero. Santo il diavolo quanto la amavo.

Si fermò con le mani sui fianchi, trasudando una sicurezza che io sapevo che non aveva. Ancora dopo anni e anni, ogni volta che mi beccava a guardarla, tratteneva un sorriso a tutti i costi e volgeva lo sguardo altrove. «Che hai da guardare, demoniaccio?».

«Ho una dea come moglie, come potrei non fissarla?». Le strisciai le mani dai fianchi fino alla schiena e poi più giù, accarezzandole la curva morbida del sedere.

Sussurrò qualcosa come "adulatore", lasciandosi andare ad una risata leggera, e quando mi premiò con un bacio a fior di labbra sentii lo stesso entusiasmo di chi aveva messo piede per la prima volta sulla luna. «Ad ogni modo, mi sono avvicinata perché avevi l'espressione di chi è condannato al patibolo. Cosa c'è che non va?».

Con le labbra le accarezzai la mascella e, quando sentii la sua risposta, mi immobilizzai. «Vuoi davvero che ti faccia la lista di quello che oggi non va?». La guardai male, visto che era a conoscenza del fatto che erano più le cose che mi urtavano che quelle che non lo facevano. Tipo lei, i miei figli e i miei nipoti.

Lei annuii, perciò mi apprestai ad alzare un dito per ogni cosa che elencavo. «La mia casa sta per essere invasa da divinità, demoni e bambini. Tutto quello che abbiamo preparato con cura verrà distrutto dalla loro villania. Rutenis inizierà a litigare con il Dio delle pollastre e vorrà il mio aiuto, che gli donerò con piacere. Tutte queste luci mi mandano al manicomio. Ho ancora mal di testa per aver appiccicato le targhette con i nomi su tutti quei regali. Amaya avrà un vestito più scollato del tuo e mi farà ingelosire. Sempre per lo stesso motivo Damian avrà l'umore a terra, proprio come i suoi due padri, e questo mi rovinerà la serata. Jessamyn non è in grado di cucinare le arancine e ha cucinato solo le lasagne. Melville si è fregato il mio pc per fare Dio solo sa cosa, spero non per guardare porno, e sono quattro giorni che non scrivo. Zeus inizierà a minacciare di fulminare la casa se non facciamo meno confusione. E come se le tragedie non fossero abbastanza, Erazm è ancora in giro per Palermo a cercare qualche bar a cui siano rimasti broccoli e cardi perché Med si è dimenticato di aggiungerli alla lista!». Tuonai, mentre Arya non smetteva di fissarmi con le labbra strette in una linea per non ridere. Non c'era niente da ridere.

«Ho una buona notizia che ti risolleverà il morale». Ammiccò.

Imitai la sua espressione e mi avvicinai per non essere sentito dai bambini che già giravano per l'intera villa. «Un intimo nuovo che potrò strappare mentre ti-».

TecumWhere stories live. Discover now