QUALCUNO COME TE

2. Damon

Devi prendere le cose belle quando le hai davanti, 

perchè se non lo fai, le prenderà qualcun altro.

 (Gray's Anatomy)

I miei compagni mi hanno letteralmente trascinato al Red sta sera. Volevo solo rilassarmi, giocare a qualche videogioco in santa pace nella mia stanza e godermi una birra ghiacciata.

Sono esausto e sono appena tornato al campus. Ho passato l'ultimo mese nel villaggio turistico dei miei a lavorare per mettere da parte qualche soldo per sopravvivere all'ultimo anno. Non ho avuto un giorno di pace e come se non bastasse, domani cominciano anche gli allenamenti.

Ben tornato alla Cornell, Damon!

In realtà sono felice. I ragazzi mi sono mancati e anche gli allenamenti. Non vedo l'ora di rientrare in campo domani e iniziare a preparare la nuova stagione.

So anche che questo sarà uno dei pochi weekend in cui potrò uscire e divertirmi senza dover pensare alle lezioni, alle partite e tutto il resto.

Micah mi dà una pacca sulla spalla. Forte. <<Ehi D, come sei abbronzato!>>

Sorrido. Il lato positivo di lavorare nel paradiso dei miei è stato proprio potermi godere la spiaggia dalla sabbia bianca e l'acqua cristallina ogni santo giorno. A volte da solo, a volte in compagnia di qualche bella ragazza in bikini striminziti.

<<Invidioso?>>

<<Nah, amico>.

Ci sediamo al nostro solito tavolo. Sta sera siamo solo in otto. Gli altri nostri compagni sono tutti ad una festa in una delle confraternite, mentre noi abbiamo preferito andare al solito locale di sempre.

Dylan mi tira una gomitata sulle costole. <<Allora capitano! Quante tipe ti sei fatto in quel cazzo di paradiso?>>

Alzo gli occhi al cielo. Fra me e i miei compagni sembra più una gara a chi se ne porta di più a letto. <<E pensi che lo verrei a dire a te?>>

Ride. <<Cazzo sì! Di solito ti vanti delle tue conquiste>>.

Vero. Alzo le spalle. <<Nessuna di significativa>>.

Ethan si guarda attorno. <<Tranquillo. Sta sera qui è pieno di belle pollastrelle e potrai rifarti delle tue conquiste estive deludenti>>.

Non sono in vena nemmeno di questo sta sera. Ma non lo dico ad alta voce. Dopo che la scorsa stagione siamo usciti ai play off senza poter giocare la finale mi sono ripromesso di smetterla di cazzeggiare in giro e di impegnarmi di più nel football. Se voglio esse preso nella NFL devo proprio dare il meglio questa stagione.

Mi alzo dal divanetto. <<Vado ad ordinare da bere. Cosa volete?>>

Prendo gli ordini dei miei compagni e mi dirigo al bancone. Sento parecchi occhi addosso. Due bionde nell'angolo mi hanno puntato proprio come un gruppo di ragazze in pista da ballo. Impossibile non accorgersene. Ridacchiano al mio passaggio e cercano di attirare la mia attenzione. Sta sera proprio non sono dell'umore.

Mi siedo in uno degli sgabelli liberi al bancone e tamburello le dita nel legno scuro in cerca di una cameriera libera. E poi la vedo: Audrey Hudson, la sorella super sexy del mio migliore amico. Merda. Non sapevo lavorasse qui sta sera o che fosse già tornata.

Un ghigno si dipinge sulle mie labbra. Questa serata ha preso una piega inaspettata e so già che mi divertirò un mondo. Darle il tormento è il mio hobby preferito.