24. Audrey

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Ho un nodo allo stomaco.

Mi sto per sentire male.

Sono agitatissima.

<<Se non stai ferma ti brucio i capelli!>>, mi minaccia Summer per la centesima volta negli ultimi dieci minuti. Mi sta facendo i boccoli con la piastra, ma sono talmente nervosa ed emozionata che continuo a far saltellare la gamba su e giù.

E sto tremando.

Ho già detto che sono agitata? Sì, credo che sia chiaro. Dovreste sentire il mio cuore. Sta. Per. Esplodere. Sembra che qualcuno mi abbia infilato un fuoco d'artificio in corpo.

Non ricordo l'ultima volta che sono stata così. Forse mai.

<<Scusa, S>>, borbotto.

Ride di me. <<Non ricordo l'ultima volta che ti ho vista così e stai uscendo con Damon. Se te lo avessi detto qualche mesi fa mi avresti presa per pazza>>.

<<Vero. Non ti avrei creduta. E sono così proprio perché è lui>>.

Aggrotta le sopracciglia. <<In che senso?>>

<<Perché non so che cosa aspettarmi da lui>>.

Mi guarda attraverso lo specchio. <<Devi solo pensare a divertirti, Dee. Lasciati andare>>.

Lasciarmi andare... sembra così facile vero?

<<Ho fatto>>, dice Summer ammirando il suo lavoro. Mi alzo in piedi e mi guardo allo specchio. Sono davvero bella. Siccome non so dove mi porterà Damon e fa ancora caldino per essere fine settembre, ho optato per un top nero che lascia scoperto la pancia, jeans chiari e Converse. Mi ha detto di vestirmi comoda. Meglio di così?

Summer mi abbraccia. <<Sei bellissima, Dee. Goditi la serata e poi domani mi dirai i dettagli piccanti. Ah e ti ho messo qualcosa per proteggerti nella borsetta!>>, dice uscendo dalla mia stanza ridendo.

La uccido. <<Ti odio Summer!>>. Sento la sua risata fino al piano inferiore.

Il mio telefono trilla per l'arrivo di un messaggio. DAMON: SCENDI, FRAGOLINA. SONO QUI FUORI AD ASPETTARTI.

Corro al piano di sotto e appena apro la porta di casa, Damon mi accoglie con un sorriso con le fossette. È davvero davvero figo sta sera. Indossa una camicia azzurra con le maniche arrotolate che mette in risalto i muscoli delle braccia abbronzate dagli allenamenti sotto il sole e un paio di jeans scuri.

È stato ad una riunione di squadra ed è mancato di casa tutto il giorno. Anche ieri non ci siamo praticamente visti perché ha festeggiato con la squadra al Red. Abbiamo avuto giusto una breve conversazione, ma continuavano ad interromperci.

Sta sera però è diverso.

Sta sera è tutto mio.

I suoi occhi scivolano sul mio corpo e mi osservano. Centimetro dopo doloroso centimetro. Si sofferma in alcune parti e sorride sempre di più. <<Sei bellissima>>, dice con voce roca.

Ricambio il sorriso. <<Anche tu>>.

Spalanca gli occhi verde bosco. <<Era un complimento quello?>>

Alzo gli occhi al cielo. Già, si tratta pur sempre di Damon. <<Taci!>>

Ridacchia e mi allunga una mano. La afferro senza esitare e intreccia le dita alle mie. Una scossa parte dai nostri palmi e si irradia in tutto il mio corpo. L'agitazione che provavo prima sembra essere scomparsa. Adesso, qui con lui, mi sento calma.

QUALCUNO COME TEWhere stories live. Discover now