Oggi abbiamo allenamento nel pomeriggio perché tutti noi abbiamo le lezioni questa mattina. Dopo che Micah ha svegliato me e Audrey, sono sceso al piano di sotto per bermi il caffè, ma i miei coinquilini l'hanno finito e si sono dimenticati di andare a prenderlo.
<<Che succede?>>, chiede Audrey alle mie spalle.
Sto imprecando un po' a voce alta contro i ragazzi. <<È finito il caffè>>.
Fa una smorfia. <<Sono io la colpevole. L'ho finito ieri sera prima di andare al lavoro e non sono ancora riuscita ad andare a prenderlo>>.
Gli angoli della mia bocca si sollevano in un ghigno. Una folle idea prende forma nella mia testa. <<Bene allora mi offri la colazione>>, dico.
Assottiglia lo sguardo. <<Scordatelo>>.
Mi avvicino e lei ispira di scatto dai denti. <<Oh invece lo farai, fragolina. Come ricompensa per aver sbavato sui miei muscoli stanotte>>. Per fare un po' di scena fletto le braccia.
Mette il broncio. La sua bocca si piega all'ingiù e mi rivolge un'occhiataccia. <<Non ho sbavato mentre dormivo>>, si difende.
È vero. Non l'ha fatto ma mi diverto troppo a tormentarla. <<Allora? Andiamo a fare colazione?>>
<<Hai vinto! Madonna come sei fastidioso!>>, borbotta. Se ne va sbattendo i piedi a terra. Adorabile, cazzo.
Dieci minuti più tardi scende le scale e per poco non mi viene un infarto. Indossa un paio di jeans stretti che le fasciano le gambe in un modo talmente perfetto da farmi azzerare la salivazione e una maglia che lascia scoperta una spalla. Sexy da morire.
È molto bella e devo costringermi a smettere di guardarla così.
Mi becca a fissarla e arrossisce. <<Andiamo?>>, chiede sorpassandomi.
La seguo e l'occhio mi cade sul suo sedere perfetto. Le mie mani prudono dalla voglia di strizzarlo.
<<Prendiamo la mia macchina>>, dico e lei non discute. Mi faccio avanti per aprile la portiera della mia auto e lei mi guarda stupita. <<Che c'è?>>, chiedo perplesso.
Ridacchia. <<Non sapevo sapessi fare gesti del genere>>, mi prende in giro.
Alzo gli occhi al cielo. <<Guarda che sei tu che hai una bassissima opinione di me, fragolina. Io sono molto gentile e un vero galantuomo>>.
Scuote la testa divertita. <<Disse colui che mi stava fissando sfacciatamente il sedere un attimo fa>>.
Le faccio l'occhiolino. <<Hai un culo fantastico. Stavo solo apprezzando da vicino>>.
Arrossisce tutta. Bellissima. <<Sta' zitto!>>
Ridendo, faccio il giro dell'auto e mi piazzo dietro il volante. Mi immetto in strada e mi dirigo verso il campus. <<Che programmi hai per oggi?>>, chiedo riempendo il silenzio.
<<Ho lezione fino a dopo pranzo, poi tornerò a casa per studiare e sta sera lavoro al Red. Tu?>>.
Tamburello le dita nel volante. <<Subito dopo le lezioni, ho allenamento e seduta video. Finiremo tardi>>, rispondo stringendomi nelle spalle.
<<Passate al Red?>>, chiede girandosi a guardarmi.
Scuoto la testa. <<Non sta sera. Il coach ci ha vietato alcool e distrazioni>>.
<<Le serate senza di voi sono le più noiose>>.
<<Ah davvero? Quindi ti manco quando non ci sono>>.
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QUALCUNO COME TE
Roman d'amourAudrey si trova improvvisamente senza un posto dove stare per l'ultimo anno di college e caso vuole che nella tana degli scapoli d'oro della Cornell ci sia una stanza vuota. Suo fratello apre le porte della sua casa che condivide con i suoi compagni...