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Tyrion Lannister 💚

Richiesto da: buschi24
Trama: raggiungi approdo del re per incontrare Tyrion Lannister
Livello: verde
Tratto da: Il trono di spade
Note: questo capitolo l'ho ideato dopo aver letto una teoria molto carina

Il tuo sguardo si perde verso le mura della capitale. Il cavallo nitrisce sbattendo gli zoccoli sui ciottoli con impazienza. Gli accarezzi il collo con la mano sinistra, stringendo le redini in quella destra. Poche ore e lo vedrai. Poche ore e scomode verità verranno a galla.
Prendi un profondo respiro e alzi il cappuccio sulla testa prima di dare l'ordine al destriero color cioccolato di avanzare.

Ti stringi nel mantello il più possibile attraversando la porta del Leone. Alzi lo sguardo ad ammirare le mura, sfiorando la fredda pietra con la punta delle dita.
Le strade di Approdo del Re ti sembrano tutte uguali, stipate di gente che vive e lavora senza sosta. Alzando lo sguardo lo vedi, davanti a te dall'altra parte della città: la fortezza rossa. Lui è lì.

Qualcuno si ferma dai suoi compiti per guardarti. Non possono sapere chi sei, non lo sapevi neanche tu fino a pochi giorni fa. Lo sguardo serio e indagatore delle persone intorno a te ti mette soggezione, come se sapessero che nascondi qualcosa fin dentro al tuo sangue.

-Testa alta figlia mia. Sei una leonessa tu, non dare conto ai belati delle pecore- ti disse tua zia prima della tua partenza, sistemandoti il mantello sulle spalle e spostando una ciocca dei tuoi capelli biondi dietro l'orecchio.

A schiena dritta e testa alta superi la collina di Visenya e prosegui verso l'alta collina di Aegon su cui si erge l'imponente fortezza rossa. L'uomo che stai cercando è li. O almeno lo speri. Sai che non sarà difficile riconoscerlo. La sua fama lo precede.

Risali la collina ma, a pochi metri dalle porte vieni fermata da una coppia di guardie. <<Sono qui per vedere Tyrion Lannister>> affermi cercando di mantenere un tono autoritario e chiaro. I due si guardano bisbigliandosi qualcosa all'orecchio poi, quasi divertiti, tornano a guardarti ma senza lasciarti libero il passaggio. <<Te ne devi andare. Potrai incontrarlo al fondo delle pulci quando verrà a fare il suo giro tra le puttane>> afferma il più alto dei due, facendo ridacchiare l'altro. Sbuffi passandoti la punta della lingua sulle labbra. Fai per ribattere, tirando fuori il tuo caratteraccio, ma un giovane uomo con indosso una cappa bianca si avvicina. È bello, biondo ed è una guardia reale; Lo sterminatore di Re.

Jaime Lannister si avvicina ai due uomini che si mettono sull'attenti. Il tuo sguardo e il suo restano incastrati. Lui osserva ogni dettaglio del tuo viso, cappuccio permettendo. Dalla sua espressione si capisce che qualcosa nella sua testa gli fa credere di averti già vista.
<<Ha detto di voler vedere vostro fratello>> rompe il silenzio il più basso delle due guardie lanciandoti un veloce e fugace sguardo. Jaime si volta a guardarlo, mantenendo la mano sull'elsa della sua spada. <<E perché non l'avete fatta passare?>> Chiede con serietà. Sorridi nel vedere le due guardie irrigidirsi e sbiancare come cenci. Senza proferire parola si fanno da parte e segui la guardia reale.

I corridoi immensi della fortezza rossa ti confondono. Se guardi in alto hai la sensazione di guardare in basso; il fumo delle torce ti pizzica le narici e il via vai della gente e il loro chiacchiericcio rimbomba contro la dura pietra facendoti sentire minuscola in quell'enorme fortezza.
Jaime cammina davanti a te silenzioso, lanciando veloci sguardi alle sue spalle per assicurarsi che tu lo stia ancora seguendo.
<<Da dove vieni?>> Chiede all'improvviso Jaime percorrendo un corridoio illuminato da una serie di torce. <<Dorn, signore>> rispondi mentre i tuoi passi e la tua voce risuona nella struttura. Lui annuisce e si ferma davanti ad una spessa e pesante porta di legno scuro. La apre senza bussare, attraversandola prima di te. <<Fratello, una persona è qui per te>> afferma Jaime e percepisci un sussurro in risposta unito a del liquido che scorre in un contenitore.
Jaime ti lancia uno sguardo ed entri nella stanza illuminata dalle candele e dai raggi del sole provenienti dalle finestre con vista sulla baia.

Finalmente te lo ritrovi davanti. L'uomo di cui hai tanto sentito parlare. Tyrion Lannister, il folletto.
L'uomo alza la testa da un grosso libro e unisce il suo sguardo al tuo. Le sue labbra si schiudono e Jaime vi lascia soli.
Dondoli da un piede all'altro guardando a terra, non riuscendo a proferire parola con lui.
<<Qual è il tuo nome?>> Ti chiede dopo un lungo e imbarazzante momento di silenzio. <<Y/n>> rispondi balbettando appena, non aspettandoti di sentirlo parlare. <<Y/n Hill>> dici schiarendo la voce e abbassando nuovamente lo sguardo.
Tyrion non risponde, non dice nulla e continua a guardarti come se la sua mente fosse appena stata investita da un'ondata di ricordi. <<Da dove vieni?>> Chiede prendendo un respiro profondo. Una parte di lui forse cerca di non pensare a ciò che è ovvio. <<Da Dorn>> rispondi alzando lo sguardo quando senti le gambe della sedia stridere contro il pavimento di pietra. <<Perché questo cognome se vieni da Dorn?>> Chiede camminando verso un tavolino, versando in due bicchieri del vino. <<Sono nata in un villaggio nelle terre dell'ovest. Poi sono stata cresciuta a Dorn da parenti di mia madre>> rispondi seguendo con lo sguardo Tyrion che ti si avvicina porgendoti un bicchiere.

Per altri lunghi e interminabili attimi cala nuovamente il silenzio tra voi. <<E lei?>> Chiede guardando la baia dalle acque nere fuori dalla finestra. <<È partita quando ero molto piccola. Non ho più sue notizie da molto tempo>> rispondi facendo ondeggiare il liquido alcolico nel bicchiere tra le tue dita.

Un senso di stordimento e di preoccupazione lo attraversa. Mai nella sua vita si sarebbe neanche lontanamente sognato di vivere questo momento. Cosa dovrebbe fare? Cosa dovrebbe dire?

<<Forse è stato un errore venire qui>> affermi a voce bassa appoggiando il bicchiere ancora pieno sul tavolo al centro della stanza e camminando verso la porta.

  <<Tu le assomigli molto>> afferma l'uomo facendoti bloccare sul posto. Ti volti lentamente guardando i suoi lunghi capelli biondi illuminati da un raggio di sole. <<Tysha. Lunghi capelli scuri, occhi azzurri e un viso da spezzare il cuore>> afferma l'uomo come se vedesse davanti ai suoi occhi un'apparizione del passato. Gioia e tormento lottano nel suo sguardo perso nel vuoto. <<Le piaceva cantare e aveva una voce così dolce>> continua camminando per la stanza, sedendosi sul bordo del letto stringendosi le mani in grembo.
  <<Lord Lannister..>>
  <<Tyrion, chiamami Tyrion ti prego>>
Deglutisci mordendoti poi il labbro inferiore. Cautamente ti avvicini a lui con passo leggero. <<So che speravate di rivederla. Lo vorrei anche io. Ma lei mi ha parlato molto di voi. Mia madre vi amava molto, nonostante l'accaduto>> affermi stringendoti nelle spalle, guardando il suo volto attraversato da un velo di malinconia. Lei era il suo primo amore e per tua madre non c'è mai stato nessun altro.

Tyrion scorre verso sinistra prima di battere una mano sulle coperte rosse. Ti siedi al suo fianco ma non lo guardi. Lui però gira il volto a guardarti. È stato con molte donne nella sua vita ma una parte di lui è felice di aver avuto una figlia proprio con l'unica donna che gli ha riempito il cuore di gioia.

Forse non rivedrà mai più la sua amata; forse lei non è più nemmeno in vita. Ma non smetterà mai di cercarla e questo lo sapete entrambi.

Percepisci la sua mano stringersi alla tua e fatichi a trattenere un sorriso, finalmente trovando la forza di guardare Tyrion Lannister, tuo padre.

Ora non sai cosa accadrà alla tua vita, non sai cosa dirà la gente. Ma non ti importa più di tanto. Hai trovato lui e, nonostante la paura che provavi nel tirare fuori questa scomoda verità, lui ti ha accettata e sei sicura che farà di tutto per essere un buon padre.