Peter Pevensie 💚

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Richiesto da: nessuno
Livello: verde/giallo
Trama: Re Peter combatte contro lord Miraz e assisti alla scena con il cuore in gola
Tratto da: Le cronache di Narnia - Il principe Caspian




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Mentre attraversate l'accampamento dell'esercito di Telmar senti gli sguardi dei soldati su di te. Alcuni di loro fischiano, altri gridano ma tutti loro dicono la stessa cosa. Mantieni lo sguardo alto e il passo spedito camminando al fianco di re Edmund. Fino a poco tempo prima hai aiutato molti di questi soldati, ti prendevi cura delle loro ferite, dei loro cavalli, li aiutavi a sistemare le loro armature e ora sei un nemico; una traditrice.
<<Non dovevi venire se non volevi>> ti sussurra Edmund fermandosi a pochi metri dalla grande tenda di Miraz. <<E chi poteva impedirti di commettere altre sciocchezze?>> rispondi sorridendo insieme a lui. <<Su, è ora>> afferma ricominciando a camminare, asciandoti indietro a guardarti intorno. Il tuo sguardo si ferma sullo stendardo del re e stringi i pugni. Un tempo giuravi di proteggere Telmar. ora vorresti solo vederla bruciare.

Edmund ti richiama e lo raggiungi velocizzando il passo, entrando prima di lui nella tenda. Seduti al tavolo ci sono gli uomini più influenti di Telmar e al centro, davanti a te, Miraz in persona.
<<Rimpianti, principessa Y/n?>> ti schernisce lord Sopespian guardandoti da testa a piedi <<Vi unite alle creature di Narnia, indossate i loro colori e un paio di pantaloni; e ora venite qui davanti al re? Molto sciocco da parte vostra>> continua mentre gli altri uomini seduti intorno al tavolo ridacchiano con lui. Ma non tuo zio. <<Esiste già un re a Narnia, da molto prima di Telmar, Lord Sopespian>> affermi riportando il silenzio nella tenda. <<Forse, le mie vecchie sottane potreste indossarle voi mie Lord; vi starebbero molto bene>> concludi sorridendo. Edmund si trova costretto a trattenere una risata, abbassando la testa e dondolando leggermente nella speranza di nascondere il suo sorriso divertito.

<<Perché siete qui?>> afferma Miraz mettendosi più comodo sulla sedia. Edmund estrae un rotolo di pergamena dalla cintura e la srotola, apprestandosi a leggere mentre si schiarisce la voce. <<Io, Peter, per dono di Aslan, per elezione e per conquista gran sovrano di Narnia, signore di Cair Paravel e imperatore delle Isole Solitarie, per evitare un esecrabile spargimento di sangue, sfido qui l'usurpatore Miraz a duello corpo a corpo sul campo di battaglia. Lo scontro sarà fino all'ultimo sangue. Per il perdente sarà resa totale>>. Edmund conclude di leggere e arrotola nuovamente la pergamena guardando gli uomini davanti a voi.
<<Ditemi, principe Edmund>> comincia Miraz ma entrambi lo correggete. <<Sono re Edmund in realtà. Solo "re". Mio fratello è il gran sovrano>> spiega Ed alzando le spalle mentre ti lascia la pergamena tra le mani.
<<Perché dovrei accettare tale proposta quando le nostre truppe potrebbero annientarvi prima di sera?>> chiede il finto re con ovvietà, come se sapesse di avere già tra le mani la vittoria. <<Avete già sottovalutato il popolo di Narnia, zio. Una settimana fa li credevate estinti>> affermi facendo un passo avanti, come a voler sfidare la sua autorità. Quando eri bambina Miraz era come un padre; mai avresti pensato che ti saresti trovata a sfidarlo, considerandolo non più come un mentore ma come un nemico.
<<Non avete da temere allora>> si intromette Edmund stringendoti leggermente un braccio, avanzando per tornare accanto a te. <<Non è di coraggio che si sta parlando>> afferma divertito Miraz. <<Dunque è con coraggio che rifiutate di battervi con un uomo che ha la metà dei vostri anni?>> affermi precedendo la possibile risposta diplomatica di Edmund. Ti aspetti uno sguardo di rimprovero dal re, ma Edmund alza le spalle e sospira. <<Meno, della metà dei suoi anni>> dichiara mentre il tavolo dei lord cala in un silenzio pesante. Probabilmente siete i peggiori ambasciatori della storia dell'umanità.
<<Non ho detto che rifiuto>> afferma tra i denti Miraz, sporgendosi in avanti sul tavolo con fare minaccioso. I lord intorno a lui sembrano dell'idea che il loro re non sia in grado di raccogliere il guanto di sfida e tra loro nasce una discussione. <<Io non evito niente>> afferma tuo zio alzandosi in piedi mentre impugna la spada. <<Un vero re non rifiuterebbe mai. Sarebbe felice di poter mostrare al suo popolo il coraggio del suo nuovo sovrano>> afferma il generale Glozelle alle vostre spalle, pompando così l'orgoglio di Miraz. Quest'ultimo fa il giro del tavolo fermandosi davanti a voi. Alza la spada puntandovela contro. <<Voi. Sperate che la spada di re Peter sia più affilata della sua penna>> afferma prima di farvi scortare fuori.


****


Il clangore del metallo contro il metallo supera il respiro pesante del pubblico. La terra davanti al santuario, dove un tempo sorgeva la tavola di pietra, i due eserciti sono schierati e il vento non soffia più.
Tutta Narnia attende. Vita o morte.
Il sole, seppur alto nel cielo, illumina tutto con dei freddi raggi. Pure lui, da lassù, sembra attendere la fine dello scontro.
Un duello per singolar tenzone. E' stato il loro accordo, una messa in scena su chi è davvero degno di essere chiamato re. Ma voi sapete la verità.
Due figli di Adamo stanno combattendo davanti ai due eserciti di Narnia e di Telmar.
Due Re. Uno, l'usurpatore di tuo fratello Caspian: vostro zio Miraz; dall'altra, uno dei quattro re di Narnia tornati dopo secoli di assenza: Peter il magnifico.

Fin da bambina, quando leggevi le storie su di lui e udivi dal maestro le leggende della vecchia Narnia, un legame profondo ti univa al Re dai capelli biondi come il grano.
E quando, ormai due mesi fa, lo hai incontrato hai avuto subito prova che quella sensazione era ricambiata.

Peter è ormai da tempo senza elmo; i capelli biondi appiccicati alla fronte sudata. La sua cotta di maglia, scivolatagli dalla testa per evitare un fendente di Miraz tintinna ad ogni suo movimento. Con un rapido movimento del braccio il giovane re ferisce ad una gamba l'usurpatore.
Distogli lo sguardo solo per un istante quando vedi Miraz spingere a terra Peter, premendo con forza il piede sullo scudo del giovane Re impedendogli di muoversi. I gemiti di dolore di Peter giungono fino alle tue orecchie e stringi la mano intorno all'elsa della tua spada.
<<È una questione tra loro. E tra loro deve restare>> afferma Oreius appoggiando una mano sulla tua spalla. Alzi lo sguardo sul centauro e sciogli la presa sulla lama, stringendo i denti. <<Quanto tempo serve ancora a Lucy?>> chiedi senza rivolgerti davvero a qualcuno in particolare. <<Lo troverà. Lei lo trova sempre>> sussurra Edmund lanciandoti un veloce sguardo prima di tornare a prestare la massima attenzione allo scontro. Peter solleva il braccio destro cercando di colpire l'avversario con la spada, ma Miraz solleva il suo scudo, indietreggiando, permettendo così a Peter di rotolare su un fianco fino a riuscire a far inciampare tuo zio.

Il nitrito di un cavallo attira l'attenzione e molti dei presenti si voltano a guardare la regina Susan in sella al suo cavallo guidato da Caspian. Lucy però non è con loro.
Stringi le briglie del cavallo mentre tuo fratello e Susan scendono. Tutti e tre osservate Edmund sostenere Peter che si avvicina ad alcuni resti di muri e colonne zoppicando.

<<Lucy ce l'ha fatta, con un piccolo aiuto>> afferma Susan indicando con lo sguardo Caspian. Lui e Peter si scambiano un cenno del capo in segno di riconoscimento. <<Andate verso le rovine. Non credo che quelli di Telmar manterranno la parola data>> afferma Peter guardandosi alle spalle dove il suo avversario discute con i suoi uomini. Susan abbraccia il fratello, facendolo gemere dal dolore. <<Sorridi al tuo popolo fratello>> gli suggerisce Edmund mentre Susan gli chiede ancora di stare attento. E così fa. Fingendo di stare bene solleva la spada e il popolo di Narnia scoppia in un boato di acclamazione. Tutti gridano il suo nome, esultando e migliorando di gran lunga l'umore dell'esercito dei quattro sovrani.

<<Aspetta, ti aiuto>> affermi inginocchiandoti accanto a Peter, ora seduto su un blocco di granito ricoperto di crepe e muschio. Gli sfilo lo scudo facendolo lamentare per il dolore. <<E' sicuramente slogata>> affermi prima di stringergli il braccio con una mano, appoggiando l'altra sulla sua spalla. <<Secondo te che succede a casa se si muore qui?>> chiede a suo fratello, mantenendo lo sguardo fisso davanti a se, sull'altra metà del campo di battaglia. <<Tu ci sei sempre stato e io non ho mai..>> non gli permetti di finire la frase perché, prima che tu riesca ad avvertirlo, gli hai già riposizionato la spalla nel suo naturale posto, facendolo imprecare dal dolore. <<Tienile per dopo>> gli sussurra il fratello passandogli l'elmo che però Peter rifiuta, così come il suo avversario.
Indietreggi, turbata dal suo discorso. Incroci le braccia accarezzandole per cercare un briciolo di sollievo. <<Y/n>> ti richiama Peter facendoti alzare lo sguardo. Fa per dire qualcosa ma lo precedi <<Vinci mio re, per Narnia e per Aslan>>. Lui annuisce e il combattimento ricomincia.

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