Aegon I Targaryen 💚

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Richiesto da: nessuno
Livello: verde
Trama: Incontri Aegon il drago quando si trova in visita a Castel Granito e riconosci in lui un ottimo e perfetto futuro Re.
Tratto da: le cronache del ghiaccio e del fuoco

  I corridoi di Castel Granito sono in subbuglio

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  I corridoi di Castel Granito sono in subbuglio. Domestici e guardie li attraversano quasi di corsa.
Osservi il via vai stando seduta sulla scalinata che conduce al corridoio per la sala principale. Il suono dei passi si mischia a quello del cigolio delle armature e il tintinnio delle spade e di stoviglie.
"Tutto deve essere perfetto per i figli dei draghi" continuava a ripetere tua madre seguendo personalmente l'allestimento per il banchetto, girando da una parte all'altra gridando ordini a destra e a sinistra, facendo trotterellare la gente come soldatini giocattolo.

Sbuffi puntando i gomiti sulle ginocchia e osservando in silenzio la scena dall'alto della scalinata. La luce proveniente dalle lanterne fa risplendere i tuoi capelli color del grano, lisci e sciolti come le giovani ragazze. "I capelli legati sono per le ragazze in età da marito. Io non ho intenzione di sposarmi" continuavi a ripetere, impuntandoti sull'idea di mantenere i tuoi capelli sempre lisci e liberi da qualsiasi scomoda acconciatura. Un gesto di ribellione per tua madre. Un gesto di libertà da parte tua.

Ad un certo punto tutto tace, tutti si bloccano mentre le finestre tremano e nel palazzo risuona il lontano ruggito proveniente dal cielo. I vostri occhi sono puntati in alto, come se da un momento all'altro poteste vedere oltre gli alti soffitti e i tetti.
<<Loro sono qui>> sussurra tua madre cacciando tutti ai loro posti, andando a cercare tuo padre.
Ora i corridoi e il salone d'ingresso sono deserti e silenziosi. Ci sei solo tu, ancora sulle scale, invisibile a chiunque come se tu fossi un pezzo d'arredamento; una statua bellissima, vestita di porpora e oro.

Il grande portone viene spalancato ed i tuoi genitori si presentano al centro della sala, in piedi, solenni e diritti come gli steli dei giunchi in riva agli specchi d'acqua.
Dei passi si fanno più vicini e tre ombre proiettate sul pavimento bianco di granito.
<<È un onore avervi qui>> afferma Loren Lannister, tuo padre, sorridendo al suo signore con un inchino in segno di rispetto. Tua madre resta in silenzio, inchinandosi e abbassando lo sguardo davanti alle due donne.
Aegon parla a voce bassa e insieme alle sorelle sembra gentile. Ti chiedi se lo siano davvero o se la loro sia solo una maschera di cortesia. Le due donne seguono i tuoi genitori lungo il corridoio verso il salone per i banchetti mentre il conquistatore resta indietro.
<<Qualcosa mi dice che sei Y/n, la figlia di Lord Lannister>> afferma l'uomo alzando lo sguardo su di te, nella penombra della scalinata. Deglutisci chiedendoti come avesse fatto a notarti, nessuno lo faceva mai. <<Io sono>> <<So chi sei>> affermi interrompendolo. Ti alzi lentamente, sistemandoti le pieghe del vestito e lo raggiungi. È più alto di te. Forse 180, 185 cm di altezza. I suoi corti capelli platino e i suoi occhi viola lo fanno assomigliare ad una creatura mistica, quasi uscita da una delle leggende degli antichi popoli e dei primi uomini. <<Sei il conquistatore. Il Drago>> continui mentre i vostri sguardi si mischiano. Noti un'espressione di compiacimento sul suo volto nascosta dietro un sorriso gentile.
Ma lui non è gentile. In sella al suo drago lui e le sue sorelle hanno distrutto, ucciso e conquistato città e intere regioni di Westeros.

  <<Fai strada?>> ti chiede porgendoti il braccio che accetti. Le sue vesti sono eleganti, rosse e nere, coperte da una leggera armatura in acciaio di Valyria riportante il drago di casa Targaryen.
Camminate uno affianco all'altra verso la sala del ricevimento dove la musica rallegra la cena, la gente balla e mangia con gioia.
Visenya e Rhaenys chiacchierano allegramente com tua madre e le tue sorelle; anche loro indossano eleganti abiti neri e rossi e armature come quelle del fratello.
Il conquistatore richiede la tua presenza accanto a sé durante il banchetto dove parla con altri uomini e cavalieri seduti al tavolo.
Tu non presti attenzione però, troppo presa a pensare ad altro. La tua mente vaga alle notizie arrivate da est, alle città assediate, ai campi bruciati dal fuoco di Drago. I tuoi occhi ricadono sulla spada che Visenya porta alla cintura, luccicante mentre balla con uno dei nobili invitati per il banchetto.

I Lannister ora sono alleati dei Targaryen. Una delle molte famiglie che hanno ceduto il loro potere per permettere a Aegon il conquistatore di essere l'unico re in tutta Westeros. Da adesso sarete sempre e solo lord protettori dell'ovest.

Una mano si tende davanti a te, riportandoti alla realtà. Aegon è in piedi e ti chiede di ballare con lui; proposta che accetti senza troppi problemi apparenti.
Lo segui al centro della sala dove la piccola folla si fa da parte nel silenzio tra un brano e l'altro.
La lira inizia ad intonare una dolce melodia accompagnata da due flauti. Cominciate a danzare guardandovi negli occhi.
  <<Tu non sei come le altre>> afferma all'improvviso, venendo più vicino a te a causa di alcuni passi di danza. <<Perché lo stai facendo?>> gli chiedi girandogli intorno, appoggiando la schiena alla sua continuando a seguire la musica. <<Perché vuoi conquistare Westeros?>> continui tornando di fronte a lui, sollevando le mani fino a sfiorargli le sue. <<Il posto da qui provengo non esiste più. Li eravamo semplicemente cavalieri di draghi. Quelli che per te possono sembrare creature gigantesche, a Valyria erano tra i più piccoli che si potessero veder volare tra le stelle>> spiega, danzando con te con leggiadria. La stessa leggerezza che utilizza nel combattimento con la spada, quando i suoi affondi e colpi sono talmente veloci e fluidi da risultare quasi invisibili. <<Voglio dare un futuro alla mia stirpe. Non saranno ai margini della società>> conclude appoggiando le mani sui tuoi fianchi prima di farti girare, tendendo un braccio e riprendendoti in una forte e sicura stretta.
<<Il nostro nome è l'unica cosa che resterà di noi>> affermi facendolo sorridere con sincerità. Glielo leggi nello sguardo. È d'accordo con te.
Un tempo, le generazioni future conosceranno il vostro nome e le vostre gesta ma voi sarete solo polvere sotto terra. Di voi resterà solo un nome da tramandare.
  <<Facciamo due passi?>> ti sussurra all'orecchio quando la canzone finisce. Annuisci camminando con lui fuori dal salone affollato, continuando a conversare mentre attraversate l'ingresso ed uscite nel giardino.

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