Xavier Thorpe 💚

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Richiesto da: nessuno
Livello: verde
Trama: Tu e la tua squadra siete arrivati secondi alla coppa Poe e Xavier decide di rigirare il coltello nella piaga
Tratto da: Wednesday

Sbuffi lasciandoti cadere sulla barca piena d'acqua. Una delle tue compagne lancia il remo verso l'acqua alta che, reclamato dagli abissi, sparisce lentamente in una pioggia di schizzi e schiuma.

Guardi il cielo azzurro e picchi la nuca contro il bordo della barca mentre i tuoi piedi, sempre più a mollo, diventano sempre più freddi.
I ragazzi che hanno vinto la competizione esultano a gran voce sulla riva, circondati da insegnanti e compagni su di giri. Ma tra loro uno è rimasto sulla barca, lontano dai festeggiamenti.
Si volta a cercarti e i vostri sguardi su incontrano. Ci scambiate espressioni serie, prive di qualsiasi emozione positiva o negativa.

Lui è felice di aver vinto, di nuovo, la coppa Poe con i suoi amici. Tu sei parecchio infastidita per il modo un cui la tua squadra, le Belfagor's princess, ha affrontato la sfida. Siete partite in ritardo perché Alina e Francy, le due lupi mannari della squadra, hanno iniziato a litigare su chi dovesse sedere dove e remare quando; avete perso Sierra, la gorgone, perché si è pietrificata da sola e avete rischiato di affondare per colpa delle sirene di Bianca.

Ajax salta sulla barca facendo risvegliare l'amico dalla sua momentanea tranche. Lo scuote allegro e Xavier sorride, seguendolo verso gli altri compagni di squadra.
Lo vedi ridere e sollevare la coppa Poe sopra la testa e, infastidita, tiri un pugno alla parete della barca che si rompe facendo entrare ancora più acqua. Imprechi e l'acqua che vi circonda inizia a ribollire e a fumare a causa dei tuoi poteri psichici.

****

<<Non è andata tanto male>> afferma Enid appoggiando i gomiti sul tavolo in mensa. Alzi lo sguardo sulla ragazza dai capelli a doppio colore e la limonata nel bicchiere nella tua mano inizia ad evaporare. <<Il secondo posto è comunque sul podio>> continua sorridendo cercando di risollevarti il morale, non riuscendoci.
Fai per ribattere ma qualcuno prende posto accanto a voi. Enid sgrana gli occhi quando Ajax si siede accanto a lei con tranquillità, sorridendovi.

<<Ancora infastidita dalla sconfitta?>> Ti chiede la gorgone facendo ridacchiare Xavier, seduto accanto a te. Gli rivolgo uno sguardo serio che questa volta non ricambia. Continua a sorridere appena e distogli lo sguardo, sentendo i brividi attraversarti la schiena.
<<Su, non lasciare che una sconfitta porti via il tuo bel sorriso>> afferma Xavier spostandoti una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sfiorandoti la guancia con le sue dita. Ti tiri indietro quanto basta per far ricadere la sua mano mentre distogli lo sguardo sentendo le guance farsi più calde.

I due ragazzi vengono richiamati dai loro amici e si allontanano dopo avervi salutate. Ora che siete di nuovo sole Enid si sporge maggiormente verso di te, ancora seduta dall'altra parte del tavolo. <<Che cosa hai visto?>> Ti chiede con un sussurro che fatica a trattenere tale. Conficchi la forchetta nel purè di patate un paio di volte. <<Un bacio sotto la luna di sangue>> rispondi in imbarazzo, questa volta stringendo la forchetta tanto da piegarne leggermente il manico. Enid si porta le mani davanti alla bocca per trattenere un ululato emozionato.
È questo uno dei tuoi poteri: puoi vedere i sogni delle persone toccandoli.

Per il resto del pomeriggio la ragazza lupo non è riuscita a fare altro se non parlare e parlare ininterrottamente del sogno che Xavier ha fatto e che tu hai visto. "È domani notte la luna di sangue" ti ha ripetuto diverse volte la ragazza mentre vi spostavate per i corridoi tra una lezione e l'altra. Ogni volta hai sbuffato come risposta, cercando di ricordarle che i sogni e le visioni profetiche sono due cose diverse.

<<Qualcuno vede il futuro nei sogni>> afferma Enid saltellando giù dalle scale per raggiungere l'ingresso della Nevermore. <<Non è il caso di Xavier>> le dici attraversando l'ampio ingresso ed uscendo nel cortile interno.
Come sempre, Xavier è sotto i portici a riempire i muri con uno dei suoi nuovi dipinti. Si volta e vedendovi alza una mano in segno di saluto. Enid ricambia il gesto mentre tu lo ignori, beccandoti una spallata dalla tua amica.
Vi sedere su una panchina e sbadigli. Le lezioni di oggi ti hanno stancata e sei ancora provata dalla gara di ieri.

  <<Sai, forse dovresti smetterla di pensarci. Inizio a vedere del fumo che esce dalle tue orecchie>> ridacchia Enid incrociando le gambe sulla pietra fredda della panchina. Sbuffi ancora ma le dai ragione. La fontana al centro del giardino interno zampilla a ritmo costante e ti fissi a guardare la superficie dell'acqua increspata. Alcune sirene spettegolano intorno ad essa guardandosi intorno.
Bianca si alza dal suo posto in mezzo al suo gruppetto snob e si avvicina a Xavier. Tu ed Enid la seguite con lo sguardo mentre la bionda inizia a ringhiare. Le dai alcuni colpetti sul braccio fino a farla zittire, ma percepisci comunque il suo corpo irrigidito.
Bianca e Xavier iniziano a parlare ma dall'espressione di entrambi si percepisce lontano un miglio che la conversazione non sia affatto positiva. <<Di cosa parlano?>> Chiedi sporgendoti verso la lupa accanto a te che abbassa lo sguardo sui vostri piedi, aguzzando l'udito. <<Parlano della coppa Poe. Bianca sta cercando di rigirarselo, come suo solito>> sussurra così che solo tu la possa sentire. Scuoti la testa sbuffando. Le sirene non ti sono mia andare a genio, soprattutto Bianca; ma ancora di più ti è stata antipatica quando è venuto fuori che ha usato il suo canto su Xavier, quando ancora stavano assieme.
Non è mai stato chiaro se sia vero oppure no, certo non vuoi giudicare senza sapere, ma te lo aspetteresti da una come lei.

Bianca cerca di avvicinarsi a Xavier ma lui la scansa e Enid solleva le sopracciglia guardandoti. <<Che cosa è successo?>> Le chiedi ricambiando il suo sguardo, incuriosita. <<Sai, credo che sia sbagliato ascoltare la loro conversazione>> afferma all'improvviso stringendosi nelle spalle, arrossendo. <<Da quando ti importa di questo?>> Le chiedi corrugando la fronte, confusa. <<Enid; parla>> continui guardandola dritta negli occhi.

  ****

  Spalanchi la porta della camera di Xavier ed entri  nella stanza con velocità. Lui alza lo sguardo dal suo album degli schizzi, sorpreso di vederti. Improvvisamente la voce ti muore in gola quando ti rendi conto che il ragazzo è seduto a terra, a torso scoperto e con le spalle appoggiate al bordo del letto.
Incroci le braccia al petto e ti schiarisci la voce, cercando di non dare peso al suo aspetto.
  <<Che significa che stiamo uscendo?>> Gli chiedi obbligando te stessa ad avere un tono di voce serio, nascondendo in qualche modo l'imbarazzo.

Il ragazzo chiude l'album da disegno e ti guarda con sguardo sottile e subito ti senti nel torto.
Piombare nella sua camera così, come un tornando, accusandolo di aver detto che vi state frequentando quando tu stessa sei colpevole di aver origliato.
Appoggia il suo materiale da disegno sul letto e si alza, sistemandosi i pantaloni stropicciati.

  <<Enid te lo ha detto vero?>> Chiede appoggiando le mani sui fianchi facendoti distogliere lo sguardo dalla sua figura. Annuisci velocemente trovando improvvisamente le punte delle tue scarpe molto interessanti. <<L'ho fatto perché Bianca non ha ancora capito che tra noi è finita. Che non ci sarà mai nulla tra noi>> spiega prendendo dal comodino una confezione di salviette umidificate al mentolo. Strofina il panno sulle mani, pulendole dai residui di grafite.
  <<Si beh.. tienimi lontana dalla vostra guerra però. Non ho intenzione di finire nel suo mirino>> affermi facendo schioccare la lingua contro il palato prima di dargli le spalle con l'intenzione di lasciare la sua camera da letto.
  <<In realtà.. speravo potesse accadere. Che tu ed io potessimo uscire insieme>> afferma il giovane Thorpe facendoti fermare di botto. Hai ancora la mano sulla maniglia quando ti volti per guardarlo.

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