Aemond Targaryen 💛

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Richiesto da: nessuno
Livello: gialla
Trama: Tu e Aemond trovate un momento di intimità prima di compiere i vostri doveri formali
Tratto da: House of the dragon (stagione 1)

Richiesto da: nessunoLivello: gialla Trama: Tu e Aemond trovate un momento di intimità prima di compiere i vostri doveri formaliTratto da: House of the dragon (stagione 1)

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  Fai una lenta e leggera riverenza al passaggio della regina Alicent e alzi lo sguardo sul suo secondo genito. Li guardi da sotto le lunghe ciglia e  lo vedi irrigidire le spalle mentre ti rivolge un veloce sguardo. Continua a seguire la madre verso la sala del Concilio Ristretto ma si volta per alcuni istanti. Il suo sguardo attraversa il corridoi fino a raggiungerti. Con la testa gli indichi velocemente le scale che portano alla biblioteca della fortezza rossa e lui si chiude le porte alle spalle.

  <<Che hai in mente Aemond?>> Gli chiede Ser Criston Cole avvicinandosi al giovane principe ancora vicino alla porta. Il ragazzo lo guarda ma non gli dà alcuna risposta così la cappa dorata appoggia una mano sulla sua spalla, dando le spalle al tavolo del concilio. <<Puoi avere tutte le donne che vuoi a Westeros e anche oltre le coste del mare stretto. Ma non una Strong>> afferma stringendo maggiormente la presa e Aemond stringe la mano sull'elsa che porta alla cintura.
  <<Qualcosa non va?>> Chiede Alicent restando ancora in piedi a capotavola, a fare le veci del marito. Il principe scansa la mano di Cole dal suo braccio e prende posto accanto alla madre, restando in piedi alla sua sinistra. Ser Criston prende posto all'estremità del tavolo e la riunione comincia.
Mentre si parla della giostra per il compleanno del principe Aegon, della battaglia nelle Stepstones, di accordi tra le varie famiglie di Westeros e altre questioni politiche e sociali al quale però Aemond non presta attenzione. La sua mente è altrove ma nessuno sembra accorgersene per fortuna.

  Attraversi i corridoi e senti gli sguardi degli altri domestici su di te mentre accompagni i giovani figli di Aegon lungo la navata della sala del trono, raccontando a loro delle storie sui membri della loro famiglia. Li tieni in braccio senza poca fatica, raccontandogli di come Aegon il conquistatore ha quasi assoggettato anche le terre di Dorne sotto al suo regno. Al tuo seguito c'è la loro balia che vi segue ovunque senza fiatare.
Ti fermi davanti al trono di spade e sospiri osservando il simbolo del potere della corona. <<Il Trono di spade è stato forgiato dal fuoco di Balerion fondendo le spade dei nemici del suo cavaliere>> sussurri mentre un brivido ti attraversa le braccia. Non hai mai avuto paura dei draghi. Anzi, ti hanno sempre affascinata.

Dei passi strascicati e il suono di un bastone si avvicinano e ti volti. Il tuo sguardo incontra quello di tuo fratello Larys che si avvicina dondolando. Lasci i bambini alla loro balia e baci le loro fronti prima di lasciarli allontanare con la ragazza.
  <<Le voci girano veloci sorella>> afferma fermandosi accanto a te, guardando il trono stando appoggiato al suo bastone. Preferisci non guardarlo. La sua sola presenza ti crea disgusto. Sai perfettamente che è lui il mandante e l'artefice del terribile "incidente" che ha portato alla morte di vostro padre e di vostro fratello Harwin.
  <<È solo questione di tempo prima che la regina Alicent lo venga a sapere>> continua punzecchiandoti come ormai fa da diverse settimane, esattamente da quando una serva gli ha raccontato di aver visto te e il principe Aemond in atteggiamenti intimi.

Fa per aggiungere altro ma gli dai le spalle in fretta, percorrendo la sala del trono verso la scalinata e il portone d'accesso. <<È solo questione di tempo, sorellina. Potrebbero scoprirlo le persone sbagliate>> afferma a gran voce, tanto che i tuoi passi sembrano non provocare più alcun suono sul pavimento di pietra.

  ****

  Riponi un altro volume sullo scaffale e inizi a cercare il luogo in cui lasciare il prossimo tomo. La biblioteca è spesso deserta e oggi non è diverso.
Ma dei bisbigli provengono da dietro un alto scaffale e cercando di non fare rumore ti avvicini al bordo di questo. Dall'altra parte due maestri stanno discutendo tra loro illuminati da alcune candele e circondati da pergamene e polverosi libroni.

  <<.. è solo questione di tempo>> afferma uno di loro con una nota di preoccupazione nella voce. <<La regina non lo permetterà mai>> commenta l'altro sospirando mentre delle pagine vengono sfogliate. <<È una Strong dopotutto. E il principe Aemond si sta solo divertendo>> continua, questa volta quasi divertito. <<Si sa che lui e il principe Aegon frequentano il fondo delle pulci. Se contassimo i piccoli bastardi generati dai due principi non basterebbe una settimana per trovarne neanche la metà>> a quelle parole quasi rischi di fare cadere la pila di libri che tieni tra le braccia. Indietreggi e appoggi la torre sul primo tavolo che trovi nei paraggi. Hai sentito abbastanza e forse era meglio non lasciar prevalere la tua curiosità.

Esci dalla biblioteca a passo svelto con un enorme peso sul petto. Ed è proprio contro un petto che vai a sbattere. Alzi lo sguardo incrociando quello serio di Aemond ma, prima di riuscire soltanto a sfiorarti, lo aggiri continuando a camminare.
  <<Y/n fermati. Che ti prende?>> Chiede il principe afferrandoti per un braccio, stringendo la sua grande mano intorno al tuo polso. Cerchi di divincolarti ma la presa del cavaliere di Vaghar è più forte.
Lo guardi nel suo unico occhio e stringi i denti. Con la mano libera cerchi di tirargli uno schiaffo ma Aemond blocca il tuo braccio, stringendo anch'esso nella sua mano. Ti agiti nuovamente cercando un modo per colpirlo ma, per evitarlo, ti spinge contro il muro.
Il principe è molto più alto di te e la sua forza supera nettamente la tua. I vostri visi sono vicini tanto da far mischiare il respiro di entrambi.

  <<Quante volte?>> Chiedi ma da lui non ricevi risposta ovviamente. <<Quante volte sei stato al fondo delle pulci?>> Continui, questa volta alzando la testa fingendo per una volta che lui non sia il principe Aemond Targaryen, ma uno qualsiasi, uno del tuo stesso rango.
Lui corruga la fronte e ti guarda confuso per un istante, ma in fretta il suo viso torna serio e inespressivo. <<Anche se fosse?>> Chiede spingendoti a dimenarti ulteriormente, cercando di liberarti dalla sua stretta. Ma sei intrappolata tra il suo corpo e il muro. <<Anche se fosse?>> Chiedi tra i denti con sarcasmo, ferita e infastidita, percependo il tuo cuore spezzarsi a poco a poco.

Con impeto e durezza si spinge contro di te e ti bacia. Per la prima volta non è dolce e gentile. Ma rude e freddo. Inizi a colpirlo sul petto cercando di spostarlo ma una sua mano abbandona il tuo polso per posarsi alla base del tuo collo, stringendolo.
  <<Non osare mai più dubitare del mio amore per te. Non accusarmi mai più di frequentare dei bordelli perché l'unica donna con cui voglio impazzire sei tu. Non mettermi mai più allo stesso livello di mio fratello, perché non guarderei mai un'altra donna come guardo te; perché non toccherei mai un'altra donna come tocco te>> afferma con durezza mentre la sua stretta intorno al tuo collo si fa sentire sempre di più.
Ma non ti sta facendo male e non ti sta neanche spaventando.
Ti tira a se baciandoti con violenza, ma non ti dispiace. Per la prima volta conosci il Aemond Targaryen di cui tutti parlando. Conosci il suo lato possessivo e non ti dispiace affatto.

  Il corridoio è deserto. Ci siete solo voi due e la balconata poco distante da voi, alle sue spalle, da direttamente sul cavedio affollato.
Inizia a sciogliere i lacci anteriori del tuo corpetto e abbassa la parte superiore del tuo abito colore glicine. Gli slacci i pantaloni mentre ti solleva la gonna, facendo scorrere le mani sulle tue cosce nude. Ti solleva di peso e sbatti la schiena scoperta contro la dura e fredda roccia. Le sue labbra sottili incontrano subito il tuo collo e il tuo seno alla sua totale mercé.
  Non ci vuole molto prima che i vostri respiri affannati riempino il corridoio, rimbalzando sulle pareti coperte da arazzi del credo dei sette e del drago dei Targaryen, rischiando di farvi scoprire.

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