Alexander Kirigan 💚

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Richiesto da: nessuno
Livello: verde
Trama: Sei una delle migliori spaccacuori in tutto il continente orientale e lavori per il generale Kirigan
Tratto da: Tenebre e Ossa (Serie tv)

  Percorri il corridoio mentre i tuoi tacchi risuonano sul pavimento di marmo. Dietro di te una scia di corpi segna il tuo passaggio. Spalanchi la porta più vicina con un calcio e il gruppo di Drüskelle solleva di colpo la testa, guardandoti mentre alcuni si alzano persino in piedi. Non si aspettavano di essere disturbati, ne tanto meno di vedere una come te sulla soglia. Passi le mani sulla lunga gonna per levare le grinze e torni a guardare all'interno dell'ufficio. 

  <<Buonasera gente>> affermi sorridendo sollevando le mani davanti al petto, muovendole con precise mosse, in senso orario e verso di loro. 
Tutti i cacciatori iniziano a boccheggiare e lentamente iniziano a cadere. Chi si piega sulla scrivania, chi finisce a terra, chi scivola appoggiato alle pareti.

  L'uomo davanti a te cade in ginocchio mentre muovi lentamente le tue mani verso il basso. Il tuo volto è impassibile. È solo un altro Drüskelle che ha catturato, torturato e ucciso molti Grisha. E' ciò che continui a ripetere nella tua testa.
Stringi i denti dalla rabbia e senti rallentare sempre di più il suo battito cardiaco fino a fermarsi.
Un suo compagno corre lungo il corridoio, fermandosi a qualche metro da uno degli uomini a terra. Solleva l'arma verso di te ma una nuvola di fumo nero lo circonda. Con un tonfo silenzioso il corpo senza vita del Drüskelle finisce a terra.

Un paio di stivali lo scavalcano e osservi il volto del generale Kirigan avvicinarsi. Il fumo nero vortica intorno a lui per alcuni istanti prima di sparire, come se venisse assorbito dal suo stesso creatore. <<Avevo tutto sotto controllo>> affermi lasciando cadere le braccia lungo i fianchi. <<Eppure non ti sei accorta di quell'uomo>> ribatte fermandosi a pochi passi da te guardandoti con volto impassibile. Ti passi la lingua tra le labbra e la sua testa si piega leggermente da un lato, il suo sguardo si fa più sottile e stinge i pugni. Non ci metti molto prima di renderti conto che per alcuni secondo il suo battito cardiaco si è velocizzato.

Senza aggiungere altro ti supera e abbassi lo sguardo quando ti sfiora, guardandoti da sopra la sua spalla. Lo segui lungo i corridoi dell'avamposto dei cacciatori in silenzio, lanciando veloci sguardi alla sua schiena. Il suo portamento, la sua andatura decisa. Il generale Kirigan è certamente un uomo di bell'aspetto, affascinante quanto misterioso. Ma lo stesso non si può dire della sua personalità: manipolatore, spietato, freddo e paziente Alexander Kirigan è il partito da cui stare più lontane.

  L'uomo spalanca la porta e ti lascia uscire per prima. La villa diroccata in mezzo al bosco dal quale siete appena usciti è così lontana da qualsiasi città da dover impiegare almeno due giorni di cavallo prima di raggiungere anche il più piccolo dei borghi. 
Il bosco, sempre più fitto man mano che ci si allontana dalla villa abbandonata, vi circonda con i suoi suoni e odori. Altri Grisha sono in attesa sui loro cavalli. Le loro vesti rosse non passano certo inosservate, a differenza del tuo abito verde e marrone. <<Hai fatto di nuovo di testa tua>> afferma Fedyor Kaminsky rivolgendoti uno sguardo di puro fastidio, stringendo tra le mani le briglie del cavallo nero del generale.
Lo ignori sollevando la tua gonna per riuscire a camminare meglio nel sottobosco incolto e abbandonato. Uno scuotitempesta ti colpisce con una folata di vento così forte da rischiare di farti finire a terra. Ma a fermare la tua caduta non è il suolo, ne tantomeno uno dei tanti alberi che vi circondano. Osservi le forti braccia coperte da maniche nere che ti sorreggono e deglutisci. Alzi lo sguardo su Alexander e sei sorpresa nel scoprire che lui sta facendo lo stesso. Ti sta guardando in modo diverso questa volta. Non è serio ne distaccato. I suoi occhi sembrano più scuri del solito, pieni di qualcosa che non sai descrivere. 

  ****

  Il viaggio a cavallo dura parecchio. Un tempo quasi infinito, estremamente lento e pieno di uno strano silenzio. Procedi al passo in fondo alla fila, davanti a te il resto del gruppo ti ignora e il generale, in testa alla fila, di tanto in tanto si gira a guardarti. Il questi brevi attimi i vostri sguardi si incontrano per alcuni secondi finché non abbassi lo sguardo sulle tue mani.
Stringi le briglie del tuo cavallo e ripensi agli ultimi giorni passati lontano dal piccolo palazzo. Non eri mai stata così lontana da casa, tantomeno da tua sorella Zoya. Anche se il vostro rapporto non è dei migliori, nessuna delle due riesce a stare troppo senza l'altra.

  <<Ci fermiamo qui>> afferma Fedyor su ordine di Alexander. Scendi da cavallo scegliendo un posto non troppo lontano dall'accampamento temporaneo, ma abbastanza separato per non dover stare con gli altri.
Leghi il tuo cavallo al ramo dell'albero più vicino e tiri fuori dallo zaino una mala. Ne tagli metà, dandone una parte all'animale.
  <<È un bel destriero>> afferma Alexander avvicinandosi silenzioso. Il mantello nero che lo segue, parendo leggero sulle sue spalle tanto da non impigliarsi a nessun ostacolo sul terreno.
Si sfila il guanto di pelle e accarezza il collo dell'animale, facendolo nitrire. <<Sei stata brava oggi>> afferma continuando a prestare attenzione al cavallo che si gode le carezze sul muso marrone e bianco. <<Non sembravi pensarla così>> riveli sistemando il telo a terra, usando lo zaino come cuscino di fortuna. <<Sei la migliore spaccacuori che io conosca y/n>> sussurra in modo che solo tu riesca ad ascoltarlo. I vostri sguardi si incontrano e senti le guance scaldarsi.
Il genere Kirigan avanza nella tua direzione lentamente, i suoi passi sono così leggeri che quasi non producono alcun suono sul terreno boschivo.
Una volta fermatosi davanti a te alza il braccio sinistro, appoggiando la mano guantata sulla tua guancia. Ti accarezza il labbro inferiore con il pollice e la sensazione della pelle del guanto contro la tua ti fa rabbrividire.
Se potesse percepire il tuo battito cardiaco sentirebbe un tamburo di guerra.
  <<Parleremo ancora, piccola spaccacuori>> sussurra avvicinandosi al tuo orecchio spingendoti, con la sua voce calda e profonda, a chiudere gli occhi e trattenere il respiro.
Quando li apri Alexander è con gli altri uomini e per la prima volta, dopo quelli che ti sembrano essere minuti, prendi un profondo respiro.

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