❈15. 𝑷𝒆𝒓 𝒔𝒄𝒐𝒏𝒇𝒊𝒈𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒏𝒆𝒎𝒊𝒄𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒆❈

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Third person pov

Seoul, Corea del Sud - Villa dei Red Venom

In questo momento, i membri Felix e Jisung erano all'interno della loro abitazione, per curare il secondo nominato e anche perché tornare subito al covo sarebbe risultato pericoloso.
I poliziotti e gli investigatori avrebbero potuto scoprire il loro nascondiglio segreto.

Seungmin e Jeongin non erano con loro. Questo perché, sotto ordine di Jisung, solo loro erano andati al covo dopo l'inseguimento, prendendo un'altra delle loro macchine.
Lì sarebbero stati al sicuro.

Felix aveva già agito prima per bloccare il sanguinamento e anche nell'estrarre i proiettili dal braccio e spalla di Jisung che continuava a sudare eccessivamente a causa dell'immenso dolore.
Per fortuna tutto si era bloccato e ora non restava fare altro se non disinfettare con molta cautela e praticare il bendaggio.

Intanto, essendo soli, i due approfittarono della situazione per parlare tra di loro, in qualità di membri più anziani della Gang.

«Perché ti ostini sempre a fare l'eroe davanti a loro?» domandó Felix, procedendo con il disinfettante.
Jisung strinse i denti dal dolore estremamente intenso che provava in quel momento.

«Il nostro lavoro è p-pericoloso -disse a stenti, volendo sempre mostrare il suo lato forte- Voglio che si sentano al sicuro con me nella squadra. Se dimostro la mia forza non avranno paura di cadere e di non rialzasi più»

«Non sono dei bambini, you know?»

«Certo -affermó. Poi prese dei respiri molto profondi e continuare- Ne sono perfettamente consapevole, ma siete la mia famiglia. Non vi deve accadere nulla e se io dico una cosa, quella si fa»

Felix era toccato dalla parole di Jisung e nel mentre procedette con il bendaggio.

Era vero... Jisung era un assassino spietatissimo e senza scrupoli, ma sicuramente era anche vero che volesse bene ai membri della Gang.
Lo dimostrava a modo suo.

Successivamente la loro attenzione venne catturata da una figura famigliare che si era palesata sullo schermo del loro computer collegato alle telecamere che avevano posizionato nella centrale di polizia.

Ne avevano uno sia per l'abitazione e un'altro per il covo. In questo modo potevano tenere sempre la situazione sotto controllo.

«Look! There is Eunwoo» enunció Felix, concludendo la medicazione per Jisung.

«Attiva l'audio» disse l'altro serio e l'australiano eseguí.

Seoul, Corea del Sud - Centrale di polizia del Nucleo investigativo

«... Mi ha chiamato?» chiese un uomo, che aveva tutta l'aria di essere un investigatore privato.

«Sì, abbiamo trovato altre tracce sospette sulla scena del crimine del casinó -disse serio Cha Eunwoo, poi incroció le braccia e chiuse gli occhi. Era sicuramente infastidito da qualcosa- Purtroppo le impronte digitali rinvenute sono molto lievi, ma sono da aggiungere al frammento di DNA già prelevato. Prima o poi riusciremo a rintracciare gli assassini»

«E ha il sospetto che siano gli stessi che ha tentato di seguire fuori dalla villa della figlia del Signor Jung Joonwoo?»

«Esatto. Hanno iniziato con quella famiglia e non si volevano farmare a solo un membro -affermó per poi riaprire gli occhi- Quello che voglio da te è molto semplice. Voglio che tu e cinque dei tuoi migliori uomini investighiate, affiancando la scientifica. Determinate un numero massimo e un numero minimo dei partecipanti all'omicidio, le armi e il traffico di esse nell'ultimo periodo»

❈𝑴𝒀 𝑫𝑨𝑴𝑵 𝑬𝑵𝑬𝑴𝒀 || 𝑴𝒊𝒏𝒔𝒖𝒏𝒈❈Where stories live. Discover now