❈25. 𝑰𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒊𝒓𝒊𝒐❈

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Third person pov

«Jung Hiah! -esclamó quello non appena la vide in fondo alla sala. Fu la volta buona nella quale la ragazza alzó gli occhi dal suo telefono- La dichiaro in arresto con l'accusa di omicidio di sua sorella Jung Mikyong»

Tutto il personale dalla casa si girarono in silenzio nella direzione della ragazza.

Com'era possibile? Una ragazza così buona e gentile, accusata di omicidio.
Forse anche coloro che erano stati ingannati dalla falsa bontà della ragazza incominciarono ad aprire gli occhi per osservare la vera natura che si celava dietro quegli occhi scuri, belli tanto quanto malvagi della ragazza di nome Jung Hiah.
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Seoul, Corea del Sud - Centrale di polizia del Nucleo investigativo

La Gang aveva settato delle telecamere letteralmente ovunque all'interno della struttura, anche nella sala degli interrogatori. Ragion per cui ora cinque dei membri stavano sentendo tutto ciò che Hiah stava dicendo.

«Tutto ciò è a dir poco ridicolo!» esclamò con scherno colei dalla chioma nera.

«Signorina, lei è nella sala degli interrogatori, si attenga a compiere il suo lavoro. Rispondere» disse l'investigatore Choe Jaesang, chiamato poco fa da Eunwoo.

«Patetico! Vorrei sapere cosa ne pensano i miei avvocati a riguardo»

«Allora buona fortuna a trovarne uno che neghi l'evidenza»

«Che sta dicendo?!» sibiló la ragazza.

A quel punto l'investigatrice Ahn Chija fece partire la registrazione che era stata mandata dalla Gang.

||Tu sei pagato per uccidere Mikyong. Quindi fai il tuo lavoro! Certo, solo per i soldi. Avrai la tua piccola ricompensa poi. Dopo che la falsa dell'incidente non ha funzionato. L'idea era che mio padre desse tutti i soldi a me per le mie "cure", ma chiaramente non ha modificato quell'attestato. Ha dato soldi anche a quella stronza solo perché lo ha sempre affiancato nei suoi affari di merda. Non mi interessa! Questo di certo non è un mio problema. Fai il tuo lavoro, uccidi Mikyong, ruba il codice della sua carta che si trova da qualche parte nella camera per gli ospiti, numero 225 e poi ci spartiremo tutti i soldi. Ho tanti avvocati pronti ad insabbiare il caso||

La ragazza spalancò gli occhi.
Com'era possibile che qualcuno avesse sentito e registrato tutta la conversazione che aveva svolto nella stanza più privata di tutta la casa?

«Qualcuno mi ha incastrata!»

«Questo è evidente, ma non si preoccupi non è il suo compito scoprire chi. Il suo compito è rispondete alle domande. Quindi Signorina Jung. Chi è la persona con la quale stava parlando e che aveva il compito di uccidere sua sorella?»

La ragazza deglutí con forza visto che adesso avrebbe dovuto confessare comunque di aver commesso un omicidio. O quello premeditato della sorella, che non aveva ucciso lei, oppure quello del ragazzo.

«Il suo nome era Yu Choonhee. Il ragazzo che si è suicidato gettandosi dal balcone della mia abitazione»

«È stato lui a uccidere sua sorella?»

«Esatto. Io ho premeditato l'omicidio, ma ovviamente è stato lui a commetterlo» disse la ragazza. Sapeva non fosse stato lui, ma almeno non avrebbe rischiato di far cadere tutti i sospetti su di lei.

«Sa signorina, è buffo. Abbiamo avuto molto tempo per esaminare il tutto visto che la scena del ragazzo di nome Yu Choonhee brulicava di tracce DNA, oltrettutto ben presenti. La scientifica ha rinvenuto tracce di sua proprietà. Oltre a un residuo ben presente sulla sua guancia»
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❈𝑴𝒀 𝑫𝑨𝑴𝑵 𝑬𝑵𝑬𝑴𝒀 || 𝑴𝒊𝒏𝒔𝒖𝒏𝒈❈Where stories live. Discover now