❈28. 𝑳𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂❈

743 56 83
                                    

Third person POV

Seoul, Corea del Sud - Covo dei Black Blood

La Gang si ritrovò al completo all'interno del covo, dove avrebbero discusso degli ultimi dettagli e preparativi per il misfatto dell'indomani.
Jisung era guarito e poi Seungmin e Hyunjin avevano trovato delle succose informazioni.

«Innanzi tutto le tracce del DNA rinvenute, appartenenti a Jisung, sono state inviate al genetista forense che ha anche stabilito il tempo intercorso tra la formazione e il rinvenimento della traccia. Potrebbe essere la prova più pericolosa, in confronto alle impronte digitali» inizió a dire Seungmin, in piedi davanti al grande schermo con vicino Hyunjin.

«Con questo cosa intendete dire?» chiese Chan serio.

«Le impronte digitali minime le hanno trovate solo su due bicchieri intatti, che dovrebbero essere nostri. Abbiamo visto le foto e dovrebbero corrispondere ai nostri tavoli privé. Facendo presente che sul vetro sono sempre destinate a scomparire dopo poco tempo. Se le avessero scoperte più tardi sarebbero del tutto scomparse, ma la polizia è stata piuttosto astuta in questo» rispose questa volta Hyunjin.

«In ogni caso dovremmo distruggere anche quelle per evitare qualsiasi tipo di problema» disse Jisung. E tutti annuirono senza dire una parola.

«Ma come è possibile che non abbiano trovato altri campioni sui bicchieri? Abbiamo tutti bevuto del vino» affermó Changbin.

«Infatti le hanno rinvenute. Hanno rinvenuto tracce di saliva, ma non sappiamo di chi» rispose Hyunjin.

«La saliva è identificabile mediante analisi generica con il test dell'alfa-amilasi. Anche quelle sono conservate insiema alle prove del DNA, motivo per cui vanno eliminate entrambe le prove riconducibili a noi» disse Seungmin.

«Siamo sicuri che siano solo vostre? Al nostro tavolo anche Jisung ha bevuto del vino» intervení Jeongin.

«Il mio bicchiere è andato completamente distrutto. Hyunjin e Seungmin hanno detto che la polizia nelle registrazioni ha accennato solo bicchieri intatti» disse Jisung.

«Come fai ad essere sicuro che sia distrutto?» chiese Minho, squadrando Jisung.

«Durante la sparatoria, ho rovesciato il tavolo con sopra i nostri bicchieri per proteggermi da un possibile colpo di pistola o di fucile da parte vostra» rispose acido Jisung. Non gli piaceva dare spiegazioni per non farsi appellare stupido.

I due si parlavano in questo modo dal momento che rimembravano quello che era successo durante l'intensa "conversazione" tenuta la scorsa notte.

Entrambi non sapevano come agire, così decisero di fare come loro solito, ossia litigare e schernirsi a vicenda.
Peccato che questa volta i membri notarono che c'era qualcosa di diverso. Sembrava quasi forzata la loro reazione.

«Cosa avete da guadare?» chiese Minho, incazzato nero, rivolgendosi agli altri.

«Le prove del DNA sono custodite all'interno di un istituto di ricerca privato a Suwon, fuori da Seoul. Il laboratorio è collocato in una zona poco trafficata, ma comunque ben controllata. Deve essere tutto veloce e pulito» disse Seungmin.

«Teniamo per buono il piano proposto da Jisung, però deve essere studiato nei minimi dettagli. We can't go wrong» affermó Felix e gli altri sembravano d'accordo.

Quindi iniziarono a proporre strategie più che efficaci, dopotutto non erano dei semplici criminaletti da quartiere. Questo Cha Eunwoo e tutti i suoi collaboratori lo avevano capito molto bene.

[...]

Cheongdam, Seoul - Villa di Lee Minho

Chan era insieme a Hyunjin nello studio al piano superiore, ricordando che la casa ne possedeva due: il piano terra e il sovvrastante.
Erano entrambi seduti su delle sedie che procedevano l'ampia scrivania di legno.

❈𝑴𝒀 𝑫𝑨𝑴𝑵 𝑬𝑵𝑬𝑴𝒀 || 𝑴𝒊𝒏𝒔𝒖𝒏𝒈❈Where stories live. Discover now