Capitolo 11

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<<Andiamo Nicole non puoi stare cosí anche oggi! Vivi la vita, é basta ad essere depressa>> mi riprese Pansy.

Come può pensare che dopo quello che ho scoperto possa ridere e scherzare!?

Idiota

<<Ma veramente Pansy? Pensi che  quello che ho scoperto sia una cosa facile? Bella?>> alzai leggermente la voce tant'é che Pansy mi fece segno di abbassarla.

<<Non lo penso Nicole, ma penso che te ne dovresti fregare e viverti comunque la vita>>

<<Sono la figlia di un mangiamorte cazzo. Tu non potrai mai capire ciò che sto provando perché non hai un padre mangiamorte>>

<<Sai in quanti hanno il padre o la madre mangiamorte? Tanti, ma non ne fanno un dramma.>> lo dice come se fosse una cosa ovvia.

<< Nicole devi capire che il mondo non gira intorno a te>> ok sta esagerando.

<<Pansy basta, stai esagerando>> la richiamò Allison.

Le lanciai uno sguardo di fuoco mentre senti Allison prendermi la mano.

Perché fa cosí?

Si ok potrebbe pure avere ragione, ma le sue parole fanno comunque male.
Non sto cercando di attirare l'attenzione, solo che per me é una cosa nuova cavolo...

Mi alzai e senza dire una parola me ne andai dalla sala comune, sotto lo sguardo incuriosito degli altri serpeverde.

Ma i cazzi loro?

Pensando a dove potessi andare, alla fine decisi di andare nella Torre D'astronomia.

Mentre salivo le scale pregai che non ci fosse nessuno.
Aprí la porta e grazie a Dio non c'era nessuno.
Mi diressi verso la ringhiera per poi appoggiarmi completamente lasciando cadere le lacrime che stavo cercando di trattenere.

Odio essere debole.

Mi fa strano vedermi cosí.
Di solito sono sempre quella sorridente che fa ridere gli altri, ma ultimamente non mi riconosco piú.

Perché deve essere tutto cosí complicato?

Singhiozzavo in silenzio cercando di liberarmi del peso che avevo nel petto.

Fino a quando non sentí dei passi sulle scale.

Mai una volta in cui sto da sola eh?

Non mi girai nemmeno per vedere chi fosse appena arrivato non ne avevo la voglia.
Senti i passi della misteriosa persona che si avvicinarono alla ringhiera, ma non mi mossi dal posto.

Sentí poi una mano sulla schiena e di colpo mi girai caricando il pugno pronta a tirarlo alla persona che mi ha toccata, ma quest'ultimo mi fermò avvolgendomi in un abbraccio bisognoso.

Aveva un profumo molto familiare, menta tabacco e colonia.

Mattheo...

Lo strinsi subito abbandonandomi ad un'altro pianto mentre lui mi avvolgeva con le sue braccia possenti.

Rimanemmo in questo abbraccio per pochissimo tempo, ma che per me sembrò un infinità di tempo.

Mi staccai asciugandomi gli occhi per poi guardarlo che mi sorrideva dolcemente.

<<Come ti senti ora ragazzina?>> mi chiese togliendomi un'altra lacrima caduta sul momento con il pollice.

Lo lasciai fare.

<<Mi sento un po' meglio grazie>> mi riappoggiai sulla ringhiera e lui fece lo stesso.

<<Ho sentito tutto se te lo stessi chiedendo>> disse dopo un po' che eravamo rimasti in silenzio.

<<e ragionando su quello che ti ho detto ieri->> lo interruppi bruscamente
<< hai ragione se é questo quello che vuoi sentire>> sbuffai mentre mi allontanai da lui per andarmene in camera.

Ma all'improvviso mi sentì afferrare il polso mi girai verso di lui guardandolo con rabbia.
Mi avvicinò a lui tant'è che i nostri volti si sfioravano.

<<No ragazzina di sto cazzo, volevo dirti che mi dispiace per quello che ti ho detto>>

Mi guardò negli occhi e poi le labbra, é in una frazione di secondo mi ritrovai attaccata alle sue labbra.

Un brivido di piacere mi percorse la schiena mentre iniziò ad approfondire il bacio.
Avevo ragione, le sue labbra erano morbide e calde, letteralmente il Paradiso.

Se é un sogno non svegliatemi.

Non sapevo cosa fare dato che era il mio primo bacio e penso che se ne fosse accorto dato che si staccò con un sorriso da prendere a schiaffi.

<<Primo bacio Smith? sono sorpreso>> mi guardò dritta negli occhi mentre mi circondò la vita con un braccio riprendendomi a baciare.

Mi staccai dopo un po' e mi guardò confuso.
Gli sorrisi beffarda mentre gli scompigliai quei ricci perfetti che si ritrovava.

<<Non mi abboccherai cosí facilmente Ricciolino>>

Si avvicinò al mio collo e ci lasciò un bacio sopra per poi soffiarci.

<<Sicura ragazzina?>>

Mi avvicinai al suo orecchio per poi sussurrarci<< sicurissima Ricciolino>>

Mi staccai da lui andando verso la porta per andarmene dalla Torre, ma mi fermai poco prima di fare il primo gradini.
Mi girai verso di lui che mi guardava con le mani in tasca.

<<Riddle>> mi fece cenno con la testa di continuare a parlare.

<<Sbaglio ho hai chiesto a modo tuo per due volte, scusa>> mi appoggiai sullo stipide della porta incrociando le braccia ghignando.

Fece una smorfia di fastidio per poi dirmi<< non ti ci abituare ragazzina>>

Sorrisi vittoriosa correndo giú per le scale.

Mentre camminavo per andare in camera ripensai al nostro bacio.

Avevo ancora le farfalle nello stomaco.

Che strana sensazione.

My heart is yours || Mattheo RiddleHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin