Capitolo 12

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Mattheo Pov's

Cavolo, odio ammetterlo ma...quella ragazzina mi ha fottuto il cervello.
É la prima ragazza che mi sa tenere a testa senza paura di ciò che potrei farle.

É la odio per questo.

Odio come mi tratta, perché mi deve temere come fanno tutti gli altri.
Deve rispettarmi e abbassare la testa quando passo per i corridoi come fanno gli altri.
Non deve trattarmi come se io fossi uno qualunque.

Io non sono come gli altri.

É quella ragazzina deve capirlo una volta per tutte.

Mentre stavo varcando l'entrata della sala comune, alcune ragazze per attirare la mia attenzione si misero in mostra iniziando a sistemarsi i capelli mentre mi sorrisero.

Ignorandole, le passai accanto andandomi a sedere accanto a Malfoy e a Nott, ma proprio nell'esatto momento in cui misi il culo a terra sentì al tavolo accanto a me una voce fin troppo familiare ormai.

<<Tu non hai i genitori mangiamorte Pansy, io si!>>  disse sull'orlo di un pianto.

<<sai in quanti hanno i genitori mangiamorte Nicole, ma non ne fanno un dramma>>

Chiusi gli occhi in due fessure fulminando la Parkinson con lo sguardo.

Io invece so benissimo cosa si prova dato che io ho il re dei mangiamorte a casa.

All'improvviso la vidi andare via cosi decisi di andare da lei, magari aveva bisogno di un appoggio.

<<Ehi amico, dove vai?>> sentì Nott richiamarmi ma non gli diedi retta.

Perdendola di vista e non sapendo dove cercarla, decisi di andare nell'unico posto in cui andrebbe.

Arrivato in cima, la vidi appoggiata sulla ringhiera probabilmente piangendo cosí mi avvicinai con cautela, e le appoggiai una mano sulla schiena, ma lei si girò pronta per sferrarmi un pugno.
Io ovviamente avendo i riflessi pronti gli fermai la mano avvolgendola in un abbraccio.
mi aspettavo che si sarebbe staccata e che mi avrebbe riempito di insulti, ma non fece nulla di tutti ciò anzi, mi strinse di piú a se sfogandosi per la seconda volta.

Cazzo che buon odore che ha.

Dopo un po' si staccò asciugandosi una lacrima.

<< Come ti senti ora, Ragazzina?>> dissi guardandola.

<<un po' meglio grazie>> parlò con la sua voce spezzata causata dal pianto avuto poco fa.

Si appoggiò poi alla ringhiera e io feci lo stesso.
Mi girai verso di lei osservandola per bene é solo ora ho visto della meraviglia dinanzi a me.

Mattheo riprenditi cazzo!

La guardai mentre lei osservava il cielo notturno.
Avevo davanti a me una vista parasiadica, aveva le guance leggermente rosse per via del leggero freddo é il naso piccolo all'insù era del medesimo colore.
Le labbra rosse e leggermente gonfie che tanto avrei voglia di baciare in questo momento.

Ripensando a quello che le dissi ieri si lo so, sono stato un coglione.
Non so perché, ma amo provocarla e dalla dimostrazione di ieri ho capito che ci vuole veramente poco per farla arrabbiare.

<<ragionando su quello che ti ho detto Ier->> mi interruppe bruscamente, staccandosi dalla ringhiera.

<<si hai ragione, se é questo quello che volevo sentire>>mi lanciò un'occhiata, e fece per andarsene, ma le afferrai il polso e subito si girò guardandomi incazzata.

L'attirai a me dicendole un'ultima cosa<<no Ragazzina di sto cazzo, ti volevo dire che mi dispiace per quello che ti ho detto ieri>> per poi fiondarmi sulle sue labbra.

Merda..

Aveva un sapore troppo buono, cocco e vaniglia.

Gusti per nulla male.

Vidi che non riusciva a seguirmi e supposi che fosse il suo primo bacio.

Mi stupii, dato che una ragazza come lei, non aveva mai avuto relazioni.

<<Primo bacio Smith? Mi sorprendi>>

La verità é che sono sollevato dal fatto che sia ancora immune.

Mi guardò con quegli occhioni che si ritrovava e io feci altrettanto, riprendendo a baciarla circondandole la vita con un braccio attirandola di piú a me.

Ma poi si staccò al che io la guardai confuso, ma lei daltronde mi fece un sorriso beffardo scompigliandomi i capelli.

Odio quanto la gente lo fa, ma per lei chiuderò un occhio.

<<Non mi abboccherai ricciolino>> soghinò divertita.

rimasi molto colpito dato che le ragazze avrebbero fatto le gatte morte se fossero state al suo posto, ma lei no.

Lei non é come le altre.

Mi avvicinai al suo collo soffiandoci sopra per poi dirle<<Sicura ragazzina?>>

La senti sorridere per poi rispondere<<sicurissima ricciolino>> disse per poi staccarsi andando verso la porta per andarsene, ma si fermò di colpo girandosi verso di me mentre io la guardai con le mani in tasca.

<<Riddle>> feci cenno di continuare.

<<Sbaglio ho hai chiesto per la seconda volta scusa a modo tuo?>> calcò il scusa per farmi innervosire.

Giorno sbagliato ragazzina.

<<non ti ci abituare>>

Sorrise vittoriosa per poi andarsene correndo come una bambina felice.

Ti prometto Che ritornerai felice ragazzina.
Parola di Mattheo Marvolo Riddle.

My heart is yours || Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now