Capitolo 18

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Sogno.

Mi ritrovai nel giardino di una villa.
Mi guardai intorno ammirando il bellissimo giardino pieno di fiori di ogni genere.
Avanzai verso i fiori accarezzandoli, emanavano un profumo molto familiare, fin troppo.
Continuai ad ammirare lo splendore davanti a me fino a quando due voci mi fecero voltare di scatto.
Vidi due bambini rincorrersi mentre ridevano, una bambina ed un bambino di preciso.
Ad un certo punto la bambina inciampò e iniziò a piangere, sentivo solo il suo pianto mentre la vista intorno a me si stava iniziando a oscurare.
<<Oh tesoro mio, ti sei fatta male?>> senti la madre della bambina parlare.
<<si>> singhiozzò la bambina.
Vidi la figura della piccola sollevarsi, segno che la madre la prese in braccio iniziando a cullarla.
<<Oh piccola mia, devi stare piú attenta>>
Dopo l'affermazione della donna, il cielo da azzurro senza neanche una nuvola, si trasformò nel nero piú assoluto con uno strano simbolo inciso sopra.
Era un teschio, con un serpente sporgente dalla bocca.
Iniziarono a scendere da esso tante presenze oscure che io non saprei decifrare.
All'improvviso la madre della bambina iniziò a piangere supplicando alla presenza davanti a lei, di non fare del male a sua figlia.
Il bambino invece, che era nascosto dietro un albero, iniziò a piangere cercando di non farsi vedere.
La presenza punto quella che sembra essere una bacchetta contro la madre, e quest'ultima spinse la sua bambina lontana da sei per proteggerla dal colpo.
<<Avada Kedavra>> senti dire dalla presenza prima di svegliarmi.

Mi svegliai di soprassalto tutta sudata, ma soprattutto confusa.
Mi passai una mano sulla fronte fracida mentre guardai il letto delle mie compagne vuoti.

Mi alzai di scatto vedendo che erano le dieci passate e subito mi infilai in bagno per una doccia al volo.

___

<<scusi il ritardo prof, non é suonata la sveglia>> mi stropicciai gli occhi mentre mi andai a sedere con gli occhi che mi si chiudevano.

<<Signorina Smith, ci degna finalmente della sua presenza>> la cupa voce di Piton mi arrivò dritta nelle orecchie.

alzai lo sguardo trovandomelo di fronte a me.

Non avendo voglia di litigare, stetti zitta guardandolo e basta.

Ghignò, per poi girarsi lanciandomi il suo lungo mantello in faccia.

Mi girai verso la mia destra vedendo che ero in banco con Hermione Granger.
Si girò verso di me per poi afferrare il mio libro e portandomi alla pagina della spiegazione di Piton.

Lupi mannari?

<<Hermione scusa se disturbo, ma noi non stiamo facendo i Lupi mannari>> le sussurrai senza farmi vedere da piton.

<<Lo so, ma Piton ha detto che dovevamo andare avanti con le lezioni>> alzò le spalle.

<<Oh...ok, grazie>> Sorrisi

<<Di nulla>> ricambiò.

Dopo un tempo indefinito in cui Piton spiegava, mi arrivò un foglio a forma di cigno.
L'afferai al volo, voltandomi dalla persona che mi mandò il foglio.

Era quel biondo platinato del cazzo che mi guardò sorridendomi beffardo.
Alzai lo sguardo al cielo scocciata, per poi aprire la lettera senza farmi beccare.

Adesso parli con i mezzosangue Smith?

D.M

Mi girai verso di lui fulminandolo con lo sguardo, mentre gli rinfacciai un dito medio.

Mi girai poi verso il primo banco vedendo le mie due compagne di stanza ridere per i fatti loro.
Ammetto che un po' mi manca stare con loro, ma se mi devono dire cose offensive fanculo.

___

<<Ehi Nicole>> mi girai vedendo poi la figura di Hermione sorridente.

<<Ehi Hermione, dimmi>>

<<Ti va dopo di venire con me e i miei amici un po' al lago nero, giusto per conoscerci?>> non potei fare a meno di sorridere alla sua richiesta.

<<Certamente, mi farebbe molto piacere>>

<<Perfetto, ci vediamo direttamente al lago nero alle 16:00, ti va Bene?>>

Annui soltanto sorridendo.

<<Perfetto, a dopo>> mi abbracciò subito per poi andarsene.

Felice, ritornai in camera mia per mettermi qualcosa di piú comodo.

Alla fine optai per dei leggins neri, e una felpa grigia.
Mi misi il mio amato profumo e infine, mi spazzolai i capelli.

Misi le ultime cose, e di fretta e furia, uscii da camera mia andando dal Trio.

My heart is yours || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora