Capitolo 55

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<<In poche parole avete litigato>> disse Pansy.

Annuii <<C'é. Piú che altro sono io quella arrabbiata con lui. Mi ha detto una cosa che mi ha fatta stare male...>> mormorai l'ultima frase a bassa voce, guardando le mie scarpe che in questo momento mi sembrarono interessanti.

<<Perché? Cosa ti ha detto? Giuro che lo uccido>> disse con voce dura.

Sospirai <<Nulla tranquilla. Piuttosto notizie di Allison?>> le chiesi, cambiando argomento.

Alzò le spalle e basta.

Avete presente quelle volte in cui dite letteralmente di tutto alle vostre Migliori amiche, e poi quando vi incontrate non sapete piú cosa dire? Ecco la situazione in cui mi trovo in questo momento.

Nel totale silenzio, guardai di fronte a me, vedendo il riflesso del sole sull'acqua del lago nero.

Dopo tanto tempo passato in silenzio, vidi con la coda dell'occhio Pansy alzarsi.

La guardai interrogativa <<A do vai?>>

Si strofinò le mani <<Da Drac- ce volevo dire, a prendere il succo all'ananas.>> e detto questo se ne andò correndo.

Ma se a lei manco piace il succo all'ananas.
Che scema, almeno una scusa migliore poteva inventarsela.

Ridacchiai, tirando fuori dalla tasca della mia tuta delle cuffie con una cassetta per ascoltare la musica.

Me la regalò mamma, dicendomi che c'erano 21 canzoni. Tutte le canzoni che piacevano a me.

Partí l'unica canzone che é capace di farmi piangere pure l'acqua del battesimo.

The night wet me.

Questa canzone ha tutto il mio cuore, tutto.

Per me non é solo una comune canzone.
Mi fanno piangere i ricordi avuti, e la frase: "Take me bake to the night wet me" mi distrugge ogni volta.

Vorrei davvero ritornare in dietro nel passato, solo per riavere con me mia mamma almeno per 5 minuti...

Mi manca come l'aria.
Non ho mai pensato ad una vita senza di lei.
Mi distrugge il fatto che non meritava nulla di tutto ciò.

Meritava un finale diverso...

<<Ragazzina>> Sobbalzai letteralmente in aria quando sentii una voce parlarmi all'orecchio.

Ed io che pensavo che avevo il volume al massimo.
Mi girai guardando il bastardo di fronte a me con un sorriso sul volto.

Ma che ha da sorridere? Tutto scemo.

Mi alterai all'idea che mi avesse spiato.
<<Che vuoi?! Mi stavi spiando!?>> gli urlai contro, alzandomi quasi subito dopo.

Alzò le mani in aria<<Io non ho proprio spiato nessuno>> poi fece un ghigno malizioso. <<é poi anche se fosse?>>

Non risposi alla sua provocazione, ma mi limitai a guardarlo male.

Abbassai lo sguardo sorpassandolo, visto che l'unica cosa che volevo in questo momento, un posto in cui ci fossi solo io, ma mi afferrò fortemente il polso.

<<Mi dici che hai?>> chiese duramente.

Pff, ha anche il coraggio di chiederlo sto ricciolino bastardo?

Mi staccai malamente dalla sua presa. <<Voglio che tu stia lontano da me. Mi hai rotto.>> gli dissi, e vidi la totale confusione nel suo sguardo e un velo di tristezza nei suoi occhi.

My heart is yours || Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now