Capitolo 63

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2 giorni dopo...

Stavo tranquillamente da sola nel lago nero a disegnare, quando vidi ad un certo punto due persone baciarsi sulla riva del lago.

Misi a fuoco la vista, e persi un battito quando vidi lui, baciarsi una ragazza.

Rimasi a fissargli sconvolta.
Senza dire nulla mi alzai andandomene il piú velocemente possibile di li.

Andai nella stanza delle necessità, e senza pensarci due volte entrai all'interno della stanza, che a momenti era vuota.

Chiusi gli occhi, é pensai alla cosa che avevo bisogno in quel momento: pensai ad uno strumento, ma non uno qualsiasi, pensai ad un Pianoforte.

All'età di 7 anni, mamma mi insegnò a suonarlo, cosicché diventassi una pianista. Ma le cose non sono andate come volevamo...

Accarezzai delicatamente i tasti, per poi premere un RE basso.
Mi sedetti facendo una prova in generale per vedere come fossero i tasti e il suono.

Erano perfetti.
Sembravano fatti apposta per me.
Erano facili da premere, leggeri.

Suonai la prima canzone che mamma mi aveva insegnato.
Una canzone che, ai giorni d'oggi, la gente la prende per depressi o semplicemente non alla moda: je te lasserai des mots.

Questa canzone é per pochi.
Riesce a riparare ogni frattura che il vostro cuore ha subbito.
Ti trasporta per qualche secondo in una dimensione che esiste solo nelle tue fantasie.
Dove finalmente puoi dire: 'Casa Dolce Casa'.

Le mie dita schiacciarono i tasti, dando cosí via, al mio concerto privato.
Cantai e suonai allo stesso tempo, fregandomene di tutto il resto del mondo.

C'ero solo io, é la musica.

Né Mattheo, né Voldemort, né gli Horcrucx nulla.

Solo pura pace.

Intorno a me non c'era piú quella noiosa stanza buia delle necessità, ma dinanzi ai miei occhi, vi era un giardino pienissimo di rose, mimose, girasoli, tulipani bianchi e chi piú ne ha piú ne metta.

Il sole splendente nel cielo, gli uccellini che svolazzavano un po' ovunque cinguettano ogni tanto.

Girai lo sguardo verso alla mia destra, e quando vidi Mamma seduta che suonava accanto a me sorrisi, non smettendo di cantare e suonare.

Mamma mi sorrideva felice.
Mi mancava vedere il suo sorriso.

Continuammo fino all'ultima nota.
Per tutto il tempo mi godetti ogni secondo di quella musica, ma soprattutto mi godetti mia Mamma.

Si, era tutto frutto della mia fantasia, ma mi piace pensare che posso trovare pace almeno li.

Ho passato i 5 minuti piú belli della mia vita, dove ogni pensiero brutto era andato via.
Dove ogni forma di dolore era scomparsa.

Ho finalmente avuto un momento dove la mia ansia é scomparsa.

É quando dico che la musica salva, non lo dico cosí.
Lo dico perché é vero.
Mi ha salvata tante volte.

_____

<<Guarda il lato positivo>> mi disse Pansy.

La guardai interrogativa, facendole poi cenno di continuare.

<<Sei ritornata con noi!!>> esultò.

Mi scappò una risatina.
Si avvicinò sedendosi accanto a me.
Mi accarezzò una guancia asciugandomi una lacrima, é senza dire nulla mi abbracciò.

My heart is yours || Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now