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sarah's pov
"saretta"
sbatto le palpebre più volte mentre cerco di riacquistare un po' di vista. "Mmh" sento una mano accarezzarmi i capelli.
"svegliati, dobbiamo andare"
la voce di angela suona dolcissima, io con quella poca forza rimasta la stringo fra le mie braccia fino probabilmente a farle male.
"altri 5 minuti" mi lamento e lei sospira, si libera della mia presa e si alza.
"io vado a prepararmi, se ti trovo dormiente quando torno sei nei guai"
ammetto che dopo la sera di ieri mi sento un po' più spavalda.
"che tipo di guai?"
chiedo maliziosamente, lei alza gli occhi al cielo.
"Deficente"
esclama senza aggiungere altro, ed esce dalla stanza. apro gli occhi e osservo per l'ennesima volta la sua camera.
mi mancherà.
mi mancheranno i ricordi che ormai si sono creati qua dentro.
ieri, presa da tutte quelle emozioni ho capito che la amavo.
poi, sempre presa dalla situazione, non ho neanche realizzato se lei mi avesse risposto.
ma per fortuna anche lei ha detto che mi ama, prima di andare a dormire. probabilmente a quest'ora in un altro caso sarei qui a farmi le pare.
la cosa che apprezzo di più è il fatto che si capisce proprio che è sincera, che mi ama.
non mi sono mai sentita amata veramente.
vado in cucina per bere un bicchiere d'acqua e faccio fatica a camminare. mentre bevo quella stronza mi prende per i fianchi senza preavviso e salto dallo spavento.
mi strozzo con l'acqua.
"puttana!"
le dico e lei ride rumorosamente.
"si ma la tua"

finisco di riempire la mia valigia e usciamo di casa. prendiamo la metropolitana e arriviamo in stazione. "Stiamo aspettando qualcuno?"
le chiedo confusa, in quanto continuava a guardare il telefono e non voleva ancora entrare in treno nonostante fosse già arrivato.
"si? credevo te lo avessi detto"
"no, credo che tu te ne sia dimenticata"
dico con un pizzico di fastidio, alza le spalle.
"vale vive a monza se ti ricordi, prende il treno con noi, li ha presi lei i biglietti"
oh. Giuro che non sono più tanto gelosa di valentina, è solo che speravo di passare un altro po' di tempo da sola con lei prima di riunirci con gli altri. Appena vale ci vede fa una corsetta e abbraccia angela.
poi si gira verso di me e fa lo stesso. "saretta!"
sorrido, in realtà io voglio tanto bene a vale, sono tante incomprensioni.
sembra anche stare meglio dell'ultima volta che l'abbiamo vista.
ci sediamo io e lil una accanto all'altra e mew davanti a noi.
"Allora"
inizia lei con un sorrisetto.
"vi siete divertite ieri notte?" Sl
spalanco gli occhi, come faceva a sapere di ieri notte?
"cosa intendi?"
chiedo guardando male angela, ma lei è confusa quanto me.
"dai, non ci vuole un genio, è chiaro che avete scopato-"
"Shhh!"
la sgrida angela.
"immagina se qualcuno sente e gira la notizia"
probabilmente a angela farebbe solo che piacere, ma apprezzo il suo sforzo nel tenere la cosa segreta.

angela si addormenta per quasi tutto il viaggio, lasciando me e valentina ad intrattenerci da sole.
ridiamo e scherziamo per quasi tutto il tempo. poi però ricordo quello che mi aveva detto Angela.
"Come stai?"
le chiedo dopo qualche minuto di silenzio.
"bene saretta, perché?"
chiede facendo chiaramente finta.
"nulla, eri strana ultimamente"
dico vaga, forse strana non è stato l'aggettivo più carino ma è il primo che mi è venuto in mente.
"niente di grave, te lo direi se lo fosse" dice prendendomi una mano, le sorrido tristemente sapendo che è una grande bugia.
"per me sei una grande amica" aggiunge.
"anche tu per me, per questo se hai bisogno puoi parlarmi."

arrivate a destinazione cerchiamo l'hotel che ci è stato indicato e rischiamo di perderci più di una volta. quando entriamo ci indicano le stanze, prese da maria in persona.
maria ci conosce molto bene perché mi ha messo in camera con angela. entriamo e io saltello.
"sisisisisi"
dico canticchiando felice.
angela posa la sua valigia a terra e mi guarda distrutta.
"come fai ad avere tutte queste energie, io sono stanca morta"
mi avvicino e le tocco un braccio.
"se vuoi posso aiutarti a rilassarti"
le dico a bassa voce, guardandola con gli occhi da cucciolo come piacciono a lei, indietreggia 
"magari un'altra volta piccola"
faccio il broncio, ho probabilmente rovinato tutto quando ho detto di aver ansia di andare con una donna.
forse ha paura che non mi piacerà toccarla o altro.
"sei sicura? posso aiutarti"
dico con quella voce un po' sensuale un po' innocente.
"sicurissima" deglutisce
"oh, va bene"
dico un po' sottotono, lascio la mia valigia e l'avviso che stavo andando da marisol.
le scrivo e lei mi indica la sua camera, condivisa con lucia.
quando busso è quest'ultima ad aprirmi e nota subito il mio sguardo.
"cos'è sta faccia"
dice mettendo una mano sulla mia schiena e invitandomi a entrare. marisol esce dal bagno con le mani ferme nei suoi capelli, si sta facendo delle treccine.
"Pensavo che ti avrei trovato felice come poche persone in questo mondo"
dice chiaramente confusa.
"come here"
mi ordina lucia aprendo le braccia, la stringo.
"non è successo nulla, ho solo qualche dubbio ecco"
mi inizio a mordicchiare le unghie e lucia mi schiaffa la mano.
"ehy!"
dico accarezzandomi la mano come se mi avesse fatto realmente male.
"che dubbi dai"
chiede marisol gaurdandosi allo specchio, finendo le treccine.
"è un pochino imbarazzante..."
lucia apre la bocca per poi ridere
"oh non ti preoccupare"
dice dandomi una spallata
"quindi avete fatto sesso?"
chiede lei senza vergogna, io arrosisco
"si ma-"
"SERIAMENTE? e non hai pensato di dirmelo?"
si gira marisol, io alzo gli occhi al cielo.
"È SUCCESSO IERI NOTTE DIO SANTO"
lucia continua a ridere
"e qual è il dubbio? angela non è abbastanza brava?"
sorrido, improvisamente alcuni ricordi della notte prima mi tornano in mente.
"oh eccome se lo è"
"fair"
dice lucia, lei e angela hanno un bellissimo rapporto, forse migliore del mio con lucia, spero solo non parlino di cose strane a questo punto...
"ma diciamo che... come lo dico..."
inizio a sentirmi DAVVERO IN IMBARAZZO.
ma alla fine sono solo le mie amiche, posso farcela.
"ho solo, ecco, ricevuto"
"we have a pillow princess right here"
dice lucia e io la guardo male
"stai zitta! voglio replicare ma lei non me lo permette, e questo dopo che le ho detto che sono insicura ad andare con una donna.
forse crede che non mi possa piacere, ma io ho solo paura di non essere brava!"
dico tutto d'un fiato e poi mi metto le mani in faccia, rossa.
mi sdraio sul letto e aspetto le loro risposte
"just tell her"
"si ha ragione, falle capire quanto la vuoi e vedi che cadrà ai tuoi piedi... quindi dove lo avete fatto?"
chiede marisol che chiramente vuole solo sapere i dettagli.
"emh in doccia"
lucia fa un fischio
"buone inteditrici"

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora