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angela's pov
mi sveglio con un peso sul petto, il pensiero di sarah che mi ha ignorata tutto il giorno ieri.
non riesco a capire come rimediare a quella cazzata, il suo silenzio mi ha fatto male.
cerco di concentrarmi sulle cose che devo fare oggi, ma la mente ritorna sempre a lei.
è mercoledì mattina, domani dobbiamo registrare la seconda puntata ed ho una paura folle di uscire.
dopo essermi vestita e aver fatto una colazione di fretta decido di fumarmi la mia solita sigaretta mattutina.
devo prepararmi mentalmente per le lezioni di oggi e per le prove.
sto seduta sulla panchina, felice nella mia solitudine, per fortuna nessuno ha avuto l'idea di uscire, quando vedo sarah avvicinarsi.
il cuore inizia a battermi forte nel petto. forse vuole finalmente darmi la possibilità di rimediare.
mi alzo e comincio a muovermi verso di lei, ma proprio quando è a pochi passi da me, holden la ferma.
"ehi sarah, puoi venire con me in studio? vorrei registrare la tua parte della canzone prima delle lezioni, visto che abbiamo rimandato per settimane"
sarah mi guarda, esita un attimo a rispondere.
nei suoi occhi vedo un misto di frustrazione e tristezza, ma alla fine annuisce e segue il ragazzo.
la guardo allontanarsi, un nodo di delusione e anche di gelosia si stringe nel mio stomaco.
nonostante sia io ad aver fatto il guaio, dopo 4 giorni di questa totale assenza emotiva da parte sua mi sento messa da parte, come se la nostra relazione fosse meno importante del resto.

cerco di non pensarci troppo, ma è difficile.
l'immagine di sarah con holden continua a riaffiorare nella mia mente.
onestamente mi ero completamente tranquillizzata riguardo la questione holden, ma ora le insicurezze stan tornando più forti che mai.
forse sono solo paranoica, chissà.
mentre mi perdo in questi pensieri e in altre 2 sigarette, marisol si avvicina e mi tira fuori dalla mia spirale.
"angela, dobbiamo lavorare sulla tua ansia se non vuoi venir eliminata nella puntata di domani"
dice con un tono fermo quasi severo.
la guardo dall'alto al basso, cercando di capire le sue intenzioni.
"hai ragione marisol, ma perché me lo stai dicendo?"
lei sbuffa e mi guarda come se mi stesse giudicando.
"ti spiego la situazione"
dice mostrando un sorriso ironico e sedendosi accanto a me.
"tu esci senza che tu e sarah abbiate fatto pace? lei si demoralizzerà e sarà un vero casino.
tu esci e voi avete fatto pace solo all'ultimo? stessa cosa.
in poche parole tu domani non puoi uscire.
e so che l'ansia ti mette a dura prova, perciò oggi vediamo che fare"
il suo discorso aveva un filo logico, almeno per il suo scopo, ovvero preservare la sanità mentale di sarah.
ma onestamente tutto ciò che aveva detto avevao un pizzico di tono minaccioso.
sento di star venendo a tutti gli effetti minacciata, ma se lei può aiutarmi in qualche modo, ben venga.

accetto quindi la sua proposta e prima di metterci all'opera lei mi guarda con comprensione.
"so che è difficile, ma non puoi lasciare che le tue emozioni ti controllino. e poi, se sarah ha davvero qualcosa da dirti, troverà il modo di farlo"
dice come se sapesse che il pensiero di sarah mi sta tormentando da giorni.
le sue parole mi danno un po' di conforto. marisol ha ragione, non posso permettermi di perdere il controllo proprio ora.
passiamo il resto della mattina fino alle lezioni a lavorare insieme, cercando di calmare i miei nervi e migliorare la mia sicurezza.
marisol non è per niente paziente ma in qualche modo ciò che dice mi fa ragionare.
continuo però a fallire nel tentativo di non pensare alla mia ragazza.
continuo a guardare l'orologio, sperando che sarah trovi un momento per venire a parlarmi.

dopo aver seguito le ultime lezioni, mi dirigo nella sala relax, pronta per le prove della puntata.
è uno dei momenti più importanti della settimana, ovviamente subito dopo la puntata vera e propria.
ma la mia mente è distratta, ancora concentrata su sarah.
quando entro nella sala, la vedo subito.
qualcosa è cambiato rispetto a stamattina, però mi chiedo cosa e sinceramente ho un po' paura di scoprirlo.
sta seduta in un angolo, con le ginocchia al petto, e si tortura le unghie con i denti.
è un gesto che conosco bene, un chiaro segno del suo nervosismo.
non sembra intenzionata a venire a parlare con me, nonostante mi abbia chiaramente visto.
decido di essere io a fare il primo passo. raccolgo tutto il coraggio che ho e mi avvicino a lei.
"sarah, possiamo parlare?"
le chiedo, cercando di mantenere la calma e la voce ferma.
lei alza lo sguardo verso di me, scuote la testa e risponde:
"non sono dell'umore"
quelle parole mi feriscono profondamente.
cerco di mantenere la calma, ma sento la rabbia crescere dentro di me. "davvero? dopo tutto questo tutti i mi3i tentativi di parlarti, semplicemente non sei dell'umore?"
ribatto, incapace di trattenere l'amarezza nella mia voce.
lei non risponde, abbassa di nuovo lo sguardo.
mi allontano bruscamente, cercando di non esplodere.
la mia mente è un turbine di emozioni ma devo concentrarmi sulle prove.

la rabbia che provo mi aiuta a non pensare a sarah durante le prove.
mi concentro completamente sulla mia performance, mettendo tutta la mia energia e passione nella musica.
ogni nota, ogni movimento è carico di emozione.
quando finiamo, sento di aver fatto bene, forse anche meglio del solito. marisol mi sorride e mi fa un cenno di approvazione.

poco dopo è il turno di sarah e purtroppo vedo che non è andata altrettanto bene.
è evidente che è agitata e preoccupata. durante la sua prova, ha commesso diversi errori, e la sua voce tremava. posso vedere la delusione nei suoi occhi.
la realtà mi colpisce come un lampo, la possibilità che domani potrebbe uscire.
nonostante tutta la rabbia è ovvio che non voglio perderla.
abbiamo bisogno di chiarire le cose, ma non so come fare.
finite le prove, la tensione nell'aria è palpabile.
tutti siamo preoccupati per la registrazione di domani, ma io ho un peso in più sul cuore.
vedo sarah tornare a sedersi da sola nell'angolino di prima, il viso nascosto tra le mani.
prima ancora che io possa andarle in soccorso, le sue amiche ovviamente corrono da lei.
stessa cosa fa mida e mentre il mio sguardo segue la sua mini corsa, i miei occhi cadono su holden.
mi guarda fisso, l'espressione ovviamente indecifrabile, ma dopo qualche secondo distoglie lo sguardo.

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ho corretto nello scorso capitolo una cosa, avevo scritto che il compleanno di lil fosse di giovedi, lo stesso giorno della registrazione della puntata.
piccolo errore e per correttezza dico qua che invece è stato di venerdì.
importante anche per la storia quindi dovevo dirvelo.

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora