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sarah's pov
"sarah sei qui?"
la porta della sala relax viene aperta e sento la voce di lorella chiamarmi.
angela se ne è andata con rudy da almeno un paio di minuti e l'attesa mi stava ammazzando.
"ciao lorella"
lei mi risponde con un ciao per poi sedersi accanto a me.
sembra decisamente meno arrabbiata di rudy.
mi sorride.
"allora?"
mi mordo un labbro, non sapendo che dire.
"mi dispiace"
dico soltanto, imbarazzata.
lei alza le spalle, indifferente.
"ah l'amore! porta sempre i giovani a fare sciocchezze non è vero?"
annuisco, anche se preferirei sotterrarmi.
"io non sono arrabbiata okay? va tutto bene per me, non sono preoccupata"
appena lo dice tiro un respiro di sollievo, se lei fosse stata arrabbiata sarei stata solo peggio.
"maaa so che tu avevi dei piani per questa settimana, o mi sbaglio?"
afferma, guardandomi con intesa, ed è effettivamente così.
ho pensato a lungo a questa cosa e finalmente volevo tentare, tuttavia suppongo sarà da rimandare.
che palle.
"ti farò fare lo stesso questa cover, hai una settimana in più per prepararti quindi mi aspetto tanto!"
annuisco freneticamente, facendole capire che ce la metterò tutta.
"inoltre, sarà l'ultima puntata del pomeridiano"
mi guarda con viso scrutatorio, come se volesse capire qualcosa.
sono tentata di chiederle se ha deciso se darmi la maglia o no, ma non lo faccio.
poi si alza e io faccio lo stesso.
mi da un abbraccio, come sempre.
"ti conviene andare a casa, credo che rudy ci metterà un pochino di più..."
afferma con un velo di preoccupazione, o forse me lo sono solo immaginato, ma mi sale un groppo in gola.
spero andrà tutto bene...

seguo il suo consiglio ma solo perché avevo una grande necessità di mettere qualcosa sotto i denti.
quando rientro, tutti, ma dico tutti, sono in soggiorno.
da come mi guardando suppongo che stessero aspettando proprio me e angela.
bene e ora come glielo spiego...
"che è successo?"
chiede marisol venendomi incontro, preoccupata.
"oh no, nulla di ché... solo che non parteciperemo alla prossima registrazione"
tutti mi guardando scioccati, confusi.
"e perche mai?"
chiede natalie, io mi mordo un labbro, che situazione di merda.
"nulla nulla"
dico brevemente e andando verso il frigo.
apro l'anta e cerco praticamente di nascondermi da loro.
"oh siamo preoccupati"
mi dice petit, prendo uno yogurt e chiudo il frigo.
"davvero, non c'è da preoccuparsi"
il mio viso sta lentamente diventando rosso, e so che qualcuno qui non lo ignorerà...
"sei rossa?"
chiede lucia avvicinandosi.
"no-"
"si sei rossa, che avete fatto? sesso?"
mi inizio a guardare i piedi, non sapendo davvero che rispondere.
sono praticamente un peperone, ne sono sicura.
tutti scoppiano in una risata, giuro che li ammazzo tutti...
"TI PREGO"
quasi urla mida, continuando a ridere come un deficente.
"cone siete immaturi"
commento cercando di cambiare argomento.
"guardate com'è imbarazzata"
mi prende per il culo giovanni, lo guardo malissimo.
quando finalmente le risate si sono affievolite, a gaia sorge un dubbio.
"e angela dov'è?"
mida commenta dicendo che forse angela era troppo imbarazzata per entrare e io sono a poco cosi da picchiarlo.
se solo fa un altro commento...
"sta parlando con rudy, non so"
gaia annuisce e poi si alza, prendendo il suo giubbotto in mano.
"vado a vedere"
mi alzo anch'io all'istante.
"no! vado io"

non so, tutta questa situazione mi puzza.
ormai staranno parlando da 30 minuti, e non ci sono tutte queste cose da dire.
a me, sinceramente, rudy non è mai piaciuto.
credo che sia lorella che la pettinelli, per quanto io non sia la sua più grande fan, la tratterebbero decisamente con più rispetto.
entro negli studi e vado verso l'aula di rudy.
busso ma nessuno risponde.
apro la porta e nessuno dei due è qui.
okay dove possono essere andati?
mi giro e prendo un cazzo di infarto.
rudy è dietro di me, sorridente.
"giorno sarah, angela è già andata"
conclude lui per poi entrare nella sua aula e chiudersi la porta alle spalle.
purtroppo rudy ormai mi adora, spero solo non abbia detto nulla di brutto ad angela o dovrò andare a picchiarlo.
non mi piacerebbe avere contro anche lui, ma.
torno in sala relax e finalmente la trovo.
è girata di spalle e dei fievoli singhiozzi riempono la stanza silenziosa.
a passo veloce la raggiungo, molto preoccupata.
le metto una mano sulla spalla e lei, probabilmente non avendomi sentita entrare, fa uno scatto.
si gira verso di me e quando capisce che sono io torna a guardare di fronte a sé.
si passa una manica della felpa sulla faccia e questo mi fa capire che sta effettivamente piangendo.
"ehy"
mi dice con un piccolo sorriso, odio quando fa cosi.
perché deve sempre fingere con me?
vuole sempre sembrare forte e grande, ma io voglio vedere anche la sua fragilità.
"cos'è successo?"
fa di no con la testa.
"niente di importante, davvero"
porto i miei pollici sotto i suoi occhi per asciugarle le lacrime, ma lei si sposta bruscamente.
"scusa, non sono dell'umore"
dell'umore di cosa esattamente? non ho fatto nulla...
"non volevo fare niente, mi dispiace"
mi giustifico, lei sospira.
"hai ragione, scusa"
poi prende la sua giacca e si incammina verso la porta.
"andiamo in casetta"
mormora, lascia la porta senza neanche aspettarmi.

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora