angela's pov
prima che io mi vada a sedere sulla mia scalinata e lei sulla sua, le do un bacio sulla mano.
lei mi guarda stranita, visto che non è un gesto comune in questa situazione.
la guardo negli occhi per l'ultima volta, sapendo che non ci vedrò serenità ma rabbia e delusione per molto tempo.
mi vado a sedere dietro a tutti, anche se gaia si gira verso di me, guardandomi consapevole.
mi manda uno sguardo dispiaciuto. incrocio le dita e prego, ma quando sullo schermo compare esattamente la notte scorsa, sospiro abbandonandomi al mio fato.
guardo il tutto iniziando a mangiarmi le unghie.
inizialmente, nella parte dove critico petit, certo mi dispiace, ma posso andare avanti.
ma quando sento la parola "sarah" uscire dalla mia bocca, impallidisco. innanzitutto, commento con tono di sfottò su qualsiasi cosa abbia scritto, e già a questo sarah si gira verso di me con un sorrisetto deluso.
poi, però, quando ripeto che ciò che scrive sono tutte cazzate, già dal fatto che non si è girata a guardarmi, posso capire che è parecchio delusa.
il video finisce e il primo a prendere parola è petit.
"lil, ma io te posso dì una cosa?"
chiede chiaramente infastidito.
"dimmi"
rispondo cercando di mantenere un tono che non lasci trasparire quanto mi sto cagando sotto.
"ma tu, siccome hai detto che è facile scrivere le cose mie..."
lo blocco subito, volendo in qualche modo giustificarmi.
"non ho detto che è facile scrivere le robe tue"
ribatto. lui sembra altrettando deluso, visto che abbiamo un gran rapporto di amicizia.
"ma come, hai detto che a scrivere le cose di petit ci metti 2 minuti"
continua lui.
mi metto una mano in fronte, volendo in realtà solo stare da sola in questo momento.
"visto che è la prima volta che mi metto in questa cosa di scrivere su altri pezzi, mi è venuta l'ansia"
dico. so che non giustifica ciò che ho detto, ma dovrebbero sapere che quando vado in panico dico cose senza senso.
"srah pure, cos'è che ha scritto sarah?" chiede in tono provocatorio... ora sì che vorrei ucciderlo.con la coda dell'occhio noto che sarah ora è in piedi e mi sta guardando, ma io non ho il coraggio di fare lo stesso.
"che cazzo ne so, ho pensato chissà che cazzo avrà scritto"
senza volerlo mi metto fin troppo sulla difensiva.
so che l'unica cosa giusta ora sarebbe prendermi da parte sarah e scusarmi con lei, ma il fatto che sono tutti qua, la maggior parte per giudicarmi mi fa uscire di testa.
non riesco a pensare chiaramente.
"non è una cosa carina da dire però amo"
dal suo tono di voce è completamente fredda e quasi non so se sta parlando seriamente sarah.
mi giro una volta per tutte a guardarla, per affrontare la sua reazione.
ha le braccia incociate, le sopracciglia leggermente corrugate e mi sta guardando con astio.
non vuole di certo farmela passare liscia.
"e poi che intendi che ciò che scrivo sono tutte cazzate?"
chiede e io mi blocco, non sapendo davvero come giustificarmi.
è ovvio che non penso davvero queste cose, ma come dimostrarglielo?
come farle capire che fosse per me dovrebbe vincere il programma?
"avresti almeno potuto farmi sapere che non ti piace la mia scrittura"
continua sarah, il auo tono carico di amarezza.
"ci avrei pensato due volte a scrivere a scrivere i miei inediti su di te"
sbianco, il mio cuore si spezza.
probabilmente lo sta dicendo dalla rabbia, e spero vivamente non lo stia pensando davvero.
Ma il fatto che ammetta davanti a tutti, in questo modo, che ben due dei suoi pezzi sono su di me, mi colpisce duramente.
"sarah"
dico, guardandola negli occhi con un filo di voce, cercando di capire cosa stia davvero pensando.
la mia voce è piena di rimorso e disperazione.
di seguito, petit e gli altri continuano a lamentarsi, ma non sono in vena di ascoltarli.
la mia mente va in black out, incapace di gestire l'ondata di emozioni che mi travolge. la stanza sembra letteralmente girare.mi faccio forza e decido di affrontare la situazione.
"sarah, non penso davvero quelle cose" inizio, cercando di recuperare un po' di dignità.
"quello che ho detto è stato un momento di panico, di ansia. so che non è una scusa, ma ti prego di credermi quando dico che ammiro la tua scrittura"
sarah mi guarda, il suo sguardo ancora duro ma con una scintilla di comprensione.
quando sembra aprire la bocca però la richiude, guardando altrove.
sapendo che devo darle il suo tempo per ragionare dedico delle parole anche a petit.
"e so quanto tu ti impegni a scrivere i tuoi testi, e non sono di certo cazzate"
essendo che petit non è la mia ragazza e non sembra realmente così voglioso di litigare, accetta brevemente le mie scuse.
"sicura?"
annuisco, sorridendogli.
"sai che ti voglio bene bro"
dico e lui si scioglie con un sorrisetto.
finito questo momento maria ci dice che possiamo andare e io faccio due balzi giù dalle scale per raggiungere sarah.mentre sarah prova ad andarsene, allungo la mano e la blocco per un polso.
lei si gira, con gli occhi umidi e pieni di delusione.
so che io, al suo posto, affronterei la situazione in modo diverso, ma sono consapevole di quanto sarah sia insicura riguardo alla sua scrittura a causa delle varie classifiche.
capisco di aver fatto una grande cazzata.
"che vuoi adesso!"
si lamenta, alzando il tono della voce. lo shock mi fa ritirare la mano, ma non mollo.
"parlare"
dico sinceramente, sperando che mi dia una possibilità. lei scrolla le spalle con un gesto di esasperazione.
"credo tu abbia già detto abbastanza. ora non sono in vena"
risponde freddamente, e io annuisco, non volendo farla arrabbiare ulteriormente.
mi appoggio con la schiena contro il muro, voglio solo sprofondare.
"le passerà"
commenta marisol, avvicinandosi. la guardo curiosa per questo approccio inaspettato.
"avevo paura tu potessi ferire sarah, ma non mi aspettavo che riuscissi a farlo anche con petit."
le sue parole mi fanno sentire ancora più in colpa, ma poi lei ridacchia, allentando un po' la tensione.
"non sono arrabbiata. capisco come ti senti"
dice marisol, il suo tono comprensivo. alzo un sopracciglio, dubbiosa che possa davvero capire.
"anche io rischio di dire le peggiori cose quando sono in panico. è una specie di arma di difesa"
continua, e io annuisco, realizzando che non poteva descrivere meglio ciò che provo.
mi siedo di nuovo sulla scalinata, accettando il suo invito a parlare.
iniziamo a chiacchierare, toccando vari argomenti.
parliamo dell'ansia e di come gestirla, soprattutto con la prossima puntata alle porte.
ovviamente, il tema di sarah e petit torna di nuovo, ma in generale discutiamo di come stare in questa casa con i propri partner possa mettere a dura prova le relazioni.
marisol mi racconta delle sue esperienze e delle sue strategie per gestire lo stress e l'ansia.
mi dà consigli preziosi su come mantenere la calma e non lasciare che il panico prenda il sopravvento.
credo che li metterò in pratica, visto che lei in puntata sembra sempre così concentrata ma in tranquillità, anche se a quanto pare non lo è per niente.finita questa chiacchierata, mi sento grata che sarah abbia qualcuno come lei al suo fianco, un po' come io ho gaia al mio.
quando Marisol si alza per andare via, le do un leggero abbraccio.
"grazie"
dico semplicemente, lei mi sorride.
"specialmente per non avermi giudicata"
marisol mi dice di lasciare perdere e di non ringraziarla, ma mi sento davvero in dovere.
"ora vado a vedere come sta sarah"
mi sento in bisogno di ringraziarla di nuovo per questo ma mi trattengo.
resto seduta sulla scalinata, riflettendo su quanto appena successo.
sono nella merda, ma voglio affrontare subito la cosa, non voglio perdere sarah.- - - - - -
scusate l'assenza ma fra i vari impegni con i miei amici, il lavoro e la mia ragazza mi sono perfino ammalata quindi non il massimo hahahah.comunque posso dire che il litigio vero era assolutamente inutile?
io ho ovviamente esagerato le cose dette da angela per la storia, ma in generale specialmente a sarah non aveva detto nulla.
forse solo a petit ma era chiaro che era solo a causa dell'ansia.
non so mi sembravano tutti modi oer mettere in cattiva luce angela da parte della produzionecomunque sarah una grande figa quando è incazzata, specialmente con la maglia "futura regina" SLAY
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kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoi
Romanceuna storia sulla ship migliore di questa edizione, sarah x liljolie. non credo abbia bisogno di una descrizione, le conoscete fin troppo bene