Capitolo 6

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L'odore acre di muffa e fumo tempestava l'aria del capanno, la musica rimbombava e il vociare di un tizio con un microfono su una specie di palco improvvisato, uscì dalle casse.

Ero nervosa e tremendamente preoccupata. Bryan era in piedi sul palco con espressione seria, mentre guardava lo sfidante davanti a lui. Sembrava quasi un trentenne e contro i diciott'anni di Bryan era veramente scorretto.

Il tizio era muscoloso e speravo con tutta me stessa che Bryan ne uscisse fuori e che c'è la facesse.

"Bene ragazzi e ragazze.. ho l'onore di aprire le danze o meglio i combattimenti e di annunciarvi uno degli ormai campioni indiscussi del fight hard.. Roger detto il Rabbioso. " disse un ragazzo con i dread biondi che indossava dei pantaloni larghi, come la maglietta lunga e larga a maniche corte, che aveva.

La folla e l'ammasso di gente che assisteva gridava entusiasta, esprimendo il loro favorevole giudizio.

Io guardai il tutto sentendomi un po' preoccupata e abbastanza in ansia.

Oltretutto non potevo credere che il mio vicino di casa fosse amico o avesse legami con questo tipo di persone così stronze e coglione.

"Buoni, buoni... come potete notare da questa parte abbiamo il nemico, uno dei tanti che noi tutti non tolleriamo, il classico figlio di papà, Bryan ." Disse semplicemente superficialmente.

La folla fece fischi, lamentino risate di scherno.

Feci una smorfia e sospirando guardai attentamente Bryan.

Lui guardò attentamente davanti a se e si preparò allo scontro.

"Bene, le scommesse sono state già fatte, sapete bene le regole e sapete anche bene cosa succede se vengono violate. Quindi possiamo anche incominciare, via.." disse semplicemente levandosi dal palco improvvisato come ring e uscendo da esso, scendendo gli scalini.

La gente schiamazzava e io iniziai a tormentarmi le mani, guardando l'incontro.

"Che ci fai qui anche tu?" Mi domandò una voce profonda e seria.

Voltai lo sguardo e quando mi soffermai su due occhi grigi che mi scrutavano curiosi, rimasi interdetta.
Era il tizio della sera prima, il mio vicino.

Quello che mi disgustava e mi incuteva abbastanza paura.

In realtà non mi disgustava per l'aspetto che aveva ma per l'essere che stavo avendo modo di vedere chi frequentava..

Serrai le labbra e voltai lo sguardo verso il palco dove avevano già iniziato il combattimento. Rimasi in silenzio ed indifferente alla sua domanda, concentrandomi pienamente su Brayan.

"Ti ho fatto una domanda.." disse lui chiaramente infastidito.

"Ed io non ti voglio rispondere no? " risposi rimanendo sempre concentrata su Bryan e facendo una smorfia di ovvietà.

"Che bamboccia.. sappi che il tuo amico è spacciato." Disse con tono fermo e sicuro.

Gli lanciai un'occhiata furente e guardandolo con odio puro gli risposi " ma come ti permetti? Non sei nessuno per giudicarmi come una bamboccia e tantomeno non ci conosciamo neanche. Quindi chi ti da il diritto di esprimere un tuo giudizio se non te l'ho chiesto? Come ho detto ieri sera sei solo un maleducato e ora aggiungo anche che sei un coglione. Ora lasciami in pace." Gli dissi fregandomene e presa dall'ira.

Lui mi guardò sorpreso ma azzardò un sorriso che sembrava divertito.
Mi afferrò per un braccio stringendo la presa non tanto, ma lasciandomi comunque un fastidio sul braccio, sapevo bene che la presa era ben salda.

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