Capitolo 37

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Erano quasi le 23:30 e ancora Tyler non si era fatto vivo..
Non mi aveva più detto niente da oggi pomeriggio.

Ero abbastanza scocciata e anche un po' delusa che lui forse si fosse scordato di me.

Ero praticamente in pigiama sul letto che stavo curiosando con il Mac i social..

Proprio quando per ore avevo rinunciato a guardare il telefono costantemente per vedere se c'era un suo messaggio o telefonate, il telefono squillò..

Quando vidi il suo nome ero indecisa se rispondere o no..

Sbuffai e dopo qualche squillo risposi " alla buon ora.."

"Ciao, temo di non essere chi pensavi veramente ti avesse chiamato.." disse una voce roca e abbastanza sprezzante.

Corrugai la fronte e tirandomi su dal letto camminai per la camera insospettita "chi sei allora? Che ci fai con il telefono di Tyler?"

Lo sentì sghignazzare aspramente e non faceva altro che alimentare in me dell'inquietudine..

"Se vuoi puoi venire direttamente qui a scoprirlo, così vedrai anche il tuo Tyler... " disse lui sicuro e con quel tono odioso di poco prima.

"No cazzo.. non venire chris.." sentì gridare con voce soffocata. Era Tyler ne ero  sicura.

"Dimmi dove devo venire. " dissi con fermezza e sicurezza mentre aprivo la porta della cabina armadio e prendendo dei vestiti da indossare.

"Al RED REVENGE, ti aspetto piccola.." disse prima di riattaccare.

Cercai di reprimere l'ansia e la voglia di piangere per la paura. Ma in che cazzo si era andato a cacciare quel coglione?

Mi sfilai il pigiama e mettendomi un paio di leggings, una maglietta larga a maniche corte e una felpa dell'adidas, mi infilai dei calzini neri e le vans.

Mi feci una coda per raccogliere i capelli e prendendo il telefono e la borsa aprì lentamente la porta di camera mia.

Sapevo che mia madre era a letto e se mai avesse scoperto che sarei sgaiattolata fuori casa nel cuore della notte, mi avrebbe ammazzata.

Scesi le scale lentamente e andai verso dalla parte opposta dell'atrio, verso alla fine del lungo corridoio e aprì la porta che portava al garage.

Chiusi  a modo la porta e tirando fuori dalla borsa il telecomando per aprire il basculante e salì in macchina.

Appena si fu aperto tutto il portellone, misi in moto e uscì dal garage, lo chiusi sempre con il telecomando e aspettando che si aprissero i cancelli infine uscì.

Prendendo il telefono dalla borsa prestando attenzione alla strada pensai anche a cosa fare .

Chiamai josh e dopo diversi secondi rispose "chris? Che vuoi?" Domandò incredulo.

"Un tizio mi ha chiamato con il telefono di Tyler, e dice che lui è ad un certo posto che si chiama REDREVENGE, non so che fare e ho paura che gli sia successo qualcosa. Io ora sono in macchina e sto andando lì." Gli spiegai terrorizzata mentre superavo con velocità un semaforo giallo.

"Cazzo.. sei sicura che sia quello il posto? " domandò lui con tono scocciato ed insicuro.

"Si perché? " gli domandai senza capire.
L'ultima cosa di cui non avevo bisogno ora,  era che lui si rifiutasse di aiutarmi.

"So perché Tyler è nei casini allora.. non andare in quel fottuto posto. Passami a prendere io informo gli altri che ci servirà un po' di gente. Hai capito?" Spiegò lui sicuro.

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