Capitolo 42

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Mi trovavo qui a fumare l'ennesima sigaretta con un presentimento che non volevo avere.
Avevo con me la mia pistola fortunatamente, qualunque cosa successa o avrei dovuto finire il lavoro come d'accordo.

"Ciao Tyler.." disse Aaron chiudendo la portiera del suo dodge charger.

"Ci si rivede.." gli dissi ammiccando una un sorrisetto fuori luogo e guardandolo attentamente.

"Si. Era la tua ragazza quella che ho salvato?" Domandò curiosamente  guardandomi incredulo.

Nervosamente mi irrigidì e gli risposi solamente " perché mi hai cercato? Immagino tu sappia dell'errore che hai fatto.."

Aaron iniziò a ridere scuotendo la testa e guardandomi divertito.

"Lo so bene che hai la tua pistola con te e che charles vuole la mia testa sulla sua scrivania.
E non è di sicuro per questo per cui ti ho cercato.." incominciò a parlare.

"Ah si? E allora spiegami perché sei così stupido da credere che io ti ascolti?" Gli dissi sfilandomi la pistola dalla schiena e togliendo la sicura gliela puntai.

Aaron sorrise e scosse la testa.
"Se fossi in te non farei stronzate Tyler. Mi conosci abbastanza bene da sapere che anche io non vengo mai disarmato. " disse facendo un cenno verso di me.

Corrugai la fronte e vidi un pallino rosso sul mio petto..
Davvero? Aveva un cecchino ora?

"Cosa vuoi allora da me.." gli dissi notando su una palazzina il cecchino, ma continuando a puntargli ugualmente l'arma.

"Metti giù l'arma e te lo dirò." Disse sicuro e attentamente.

"Di al tuo cecchino di puntare da un'altra parte che non sia io allora." Gli dissi semplicemente.

Lui fece un cenno e poi fece segno con la sua mano al cecchino.

Non avevo più il bersaglio su di me, così abbassai la pistola.

"Se ti ho cercato è perché ho bisogno di te e anche i miei superiori." Spiegò tranquillamente e facendomi confondere.

Per chi lavorava ora?

"Per quale motivo te e i tuoi superiori avreste bisogno di me. Ora per chi lavori? Per qualcun altro da prendere per il culo?" Dissi ridendo e guardandolo divertito.

Lui sorrise e disse " se te lo dicessi non mi crederesti.. fatto sta è che ho bisogno di te per prendere charles e farla finita con tutto il suo giro criminale. "

Aspetta.. ma a lui che gliene fregava?

"Per quale motivo ti serve charles? E per chi cazzo lavori Aaron?" Gli dissi scaldandomi, stanco di tutti quei giri di parole.

"Lavoro per i federali da quando avevo 22 anni. Sono stato reclutato dopo l'accademia e quando mi sono infiltrato grazie a te in affari con charles, pensavo di avere abbastanza per sbatterlo dentro, ma il carico che avevo sequestrato come prove e i tizi che lavoravano per lui che avevo fatto parlare, non erano abbastanza. Non ti ho mai voltato le spalle Tyler anche se tu pensi quello. Io ho deciso di servire il mio paese al contrario di te.
Charles non ha solo una rete criminale ma anche troppi politici corrotti che gli danno investimenti proficui per la sua attività criminale e noi dobbiamo capire chi siano e fare giustizia dove va fatta." Spiegò lui seriamente.

Questa proprio non me l'aspettavo.
Che bastardo..

" Se ti aiuto cosa ricavo un posto comodo nelle prigioni federali per qualche decina di anni? E immagino che se rifiuto tu e il tuo cecchino e molto probabilmente altri tuoi uomini mi fate fuori, giusto? " gli domandai consapevolmente in trappola.

"Ti sbagli. Ho parlato con i miei superiori e il direttore federale della mia sezione, e nonostante abbia avuto un fascicolo proficuo delle violazioni tue della legge sia federale che non, ha deciso che se darai una mano sconterai un periodo di tempo per l'addestramento come agente. Ha intenzione di offrirti un lavoro e questo solo se riesci a darmi una mano a mettere dentro charles, se non collabori con la missione o non accetti sai che non ti uccido ma che il tuo posto sarà per un bel po di tempo la prigione federale. " spiegò lui sicuro.

Rimasi in attesa qualche secondo e scossi il capo, qualcosa non mi tornava.

" come faccio a credere che non vado davvero dentro al fresco, ma che mi dai una via d'uscita da tutto questo?" Gli domandai insicuro.

"Ci sono due tipi di uomini Tyler, quelli che stanno stare sul campo da più fronti, e quelli che non riescono a farlo. Tu rientri nella prima categoria ne sono certo. Ho lavorato affianco a te anche se sotto copertura per un bel po di tempo. La gente che facevi fuori non era innocente e se anche era sbagliato ucciderla sapevo bene principalmente il motivo per cui lo facevi. Hai violato un sacco di leggi, ma l'F.B.I. ti da la possibilità di uscirne facendoti diventare uno di noi. " spiegò con determinazione.

Sospirai e alzando il capo verso il cielo sorrisi, avevo una voglia matta di ridere, so che era folle in quel momento ma non sapevo se questo  ne sarebbe stata la mia condanna o la mia rivincita da tutta la merda.

Poco dopo riportai lo sguardo su Aaron e camminando verso di lui mi fermai ad un metro di distanza.

Gli allungai la mano e lui sorridendo me la strinse.
Era l'unico modo che conoscevo con lui per dimostrare che mi fidavo di lui e che accettavo.
Lui lo sapeva bene.

"Ora dovresti venire con me.." disse lui di punto in bianco.

"Perché? Mi vuoi sbattere dentro?" Scherzai ridendo.

"Anche se ad alcuni miei colleghi piacerebbe dato il piano folle, purtroppo devo deluderli.
Devo farti parlare con i miei superiori, mostrarti l'agenzia e farti firmare delle cose. Ne saprai meglio una volta messo piede li. " disse lui tranquillamente.

Annuì e mentre lui saliva in macchina, io andai verso la mia.

"Seguimi se ancora riesci a farlo.." scherzò Aaron ricordandomi un po' i vecchi tempi.

"Sei sicuro che i tuoi dopo non ti mettano in castigo?" Gli dissi prendendolo in giro.

Lui rise e rispose " tranquillo metteranno te in castigo non me.."

"Sempre il solito bastardo.." risposi mettendo in moto e aspettando che partisse.

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