Capitolo 19

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Mi svegliai e nonostante l'indolenzimento e la stanchezza sapevo bene cosa era successo la sera prima.

Era quasi mezzogiorno e non ero andata a scuola.
Dopo aver fatto per la prima volta l'amore nonostante il dolore straziante all'inizio, con Bryan, poche ore prima che mi svegliassi nuovamente ero sgattaiolata via dal suo letto e prendendo le mie cose me ne ero ritornata a casa mia mentre lui dormiva.

Avevo fatto l'amore con Bryan ed era stato bello perché lui lo amavo, ma se era così non riuscivo a capire perché mi sentivo così confusa e vuota adesso.

Non mi sentivo per niente bene come avevo pensato sarei stata dopo, anzi non mi sentivo affatto contenta o diversa.

Mi sentivo sempre la stessa ragazza ma vuota e con qualcosa in meno.
Quello che credevo così speciale ed importante se pur l'avevo fatto con una persona che amavo, non la sentivo più così speciale come credevo.

Mi alzai dal letto e ancora con i capelli umidi dalla doccia di poche ore prima, andai verso l'armadio e presi dei vestiti puliti.

Un paio di leggings neri e una maglietta grigia scuro larga, misi i calzini e un paio di all' stars nere.

Mi legai i capelli in un cipolotto disastrato.
Andai in bagno e mentre mi lavavo prima il viso e poi i denti, controllai intanto anche il telefono.

Vi erano delle chiamate perse da Kelly e Bryan.
Due messaggi di Bryan:
"Dove cavolo sei chris? "
"Chiamami appena riesci"

Sospirai e vidi un ultimo messaggio da numero sconosciuto.
" Buongiorno ragazzina, cambio di programma per oggi, alle 14 ti vengo a prendere. "

Questo era di sicuro Tyler..

Non avevo nessuna voglia di uscire o di vedere qualcuno.

Non risposi a nessuno di loro e asciugandomi il viso ritornai in camera mi misi gli occhiali della Dior argentati a specchio e presi la maxi bag nera di Prada.

Uscì dalla mia camera e scendendo le scale di soppiatto uscì silenziosamente proprio come ero anche entrata durante la mattinata.

Non volevo che Carmen mi notasse a casa e non a scuola.. mia madre mi avrebbe di sicuro uccisa.

Andai in garage e proprio quando uscì con la macchina dal cortile mentre passi davanti casa di Tyler, lui mi guardò di sfuggita mentre sfrecciavo, e lui usciva dalla sua macchina sempre guardandomi.

Volevo fare un giro in macchina e magari andare nel posto che più amavo.
Il mare.

Era da molto che non ci andavo, avevo proprio bisogno del mare..

Mentre la musica in macchina mi teneva compagnia io sfrecciavo nelle strade soleggiate di Miami.

****
Pov's Tyler
Proprio quando stavo uscendo dalla macchina, notai chris sfrecciare davanti casa mia sulla sua macchina.

Guardai il telefono e non mi aveva risposto e non era neanche a scuola penso.

Per non so quale motivo salì velocemente in macchina e mettendo in moto uscì dal mio cortile e cercai di seguirla alla svelta.

***
Era da quasi un'ora che la seguivo come un coglione.. ma dove cazzo stava andando?
Ormai eravamo sulla costa..

Dopo qualche minuto la vidi svoltare a sinistra e ormai sapevo già che intenzione aveva, continuai a seguirla finché non la vidi parcheggiare davanti allo steccato negli altri posti macchina davanti a me.

Io avevo parcheggiato a qualche parcheggio di distanza dalla sua macchina.

La vidi scendere dalla macchina con la borsa mentre chiudeva la macchina.

Si tirò su il capo gli occhiali da sole e togliendosi le scarpe iniziò a camminare giù dagli scalini poco dopo dello steccato.

E ora? Che cazzo faccio? La seguo o me ne torno a fare i cazzi miei?

No non avrebbe senso, non sono venuto qui per niente..

Sbuffai e scesi dalla macchina.

Scesi gli scalini, e nella spiaggia vi era della gente ma non tanta.

La cercai con lo sguardo e quando la individuai la trovai e la guardai mentre si sedeva sulla sabbia e guardava il mare davanti a lei con sguardo assorto.

Decisi di non andare la da lei, mi limitai solo a sedermi sugli scalini a guardarla.

Perché era venuta proprio qua?
Non sembrava stare bene..

Il vento fresco le scompigliava i capelli lunghi del suo probabile color naturale.

Chissà cosa aveva..

Ma che cazzo pensavo? Forse mi sto drogando troppo ultimamente..

Sospirai e mi accesi una sigaretta, non so quanto tempo passai lì e anche se avevo capito bene che lei quel pomeriggio non voleva vedermi, decisi di starmene comunque li.

Infondo stavo bene e mi era mancato poter rivedere il mare..

***
Pov's chris
Quando rivolsi lo sguardo verso il cielo notai che stava cambiando e si era fatto improvvisamente nuvoloso.

Aprì la borsa e affermando il telefono oltre a diverse notifiche vidi che ore erano.
Le 16;45.. cavolo come era volato il tempo.

Afferrai le scarpe e me le infilai frettolosamente fregandomene che la sabbia mi entrasse nelle scarpe.. afferrai anche la borsa e decisi di andarmene via.

Mentre camminavo notai una figura famigliare sugli scalini che si alzava e mi dava le spalle.

Quella corporatura e quella maglia mi sembrava così famigliare. Sembrava Tyler.

Mentre cercavo di camminare velocemente per vedere se fosse davvero lui, un rimbombare nel cielo e alcune persone che farfugliavano di doversene andare via perché stava per piovere, mi spinse quasi a correre.

Quando sali anche i gradini di fretta fu solo questione di minuti che dal cielo iniziò a scrosciare un bel po d'acqua che iniziò ad inzupparmi.

Arrivai dal parcheggio e nonostante l'acquazzone davanti a me vi era sempre il solito ragazzo che camminava.

Decisi di chiamarlo per vedere se era davvero lui o no.

"Tyler! " urlai e poi ebbi la vera conferma.

Le sue spalle ormai zuppe quanto le mie si irrigidirono e le sue gambe si fermarono.

Era fermo davanti a me e mentre io camminavo verso di lui, invece lui si voltò verso di me.

I suoi occhi che sembravano quasi grigi più che azzurri mi guardarono con intensità mentre io non sorpresa non sapevo cosa dire.

Rimanemmo qualche istante lì impalati ed in silenzio mentre la pioggia continuava a scendere.

Dopo qualche secondo il silenzio fu rotto da lui che mi chiese " perché sei venuta fino qui? "

"Forse sono io che dovrei chiederti perché mi hai seguito fino a qui.." gli risposi confusa.

"Non so perché l'ho fatto.. " rispose lui guardandomi e subito dopo distogliendo lo sguardo da me e fare per andarsene via.

Non volevo che se ne andasse via..
Non so come , ma ad un tratto mi sentì male così debole, la vista mi si appannò ed insieme ad essa le mie gambe cedettero.. e poi solo il buio.

Burning LoveWhere stories live. Discover now