Capitolo 8

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Pov's chris
"Chris " mi sentì dire poco prima che le braccia di Kelly mi circondarono e strinsero a se.

"Kelly.. sto bene tranquilla" le dissi scostandomi poco dopo  e accarezzandogli una spalla.

Lei mi guardò ansiosa e anche un po' arrabbiata "cazzo perché non mi hai più detto nulla dell'altra sera? Matt mi ha detto che Brayan è stato ridotto male, e che te stavi bene però.. chris potevi almeno rispondermi al telefono." Disse incrociando le braccia sotto il suo seno con aria corrucciata.

La guardai comprensione e sospirando la guardai rassicurandola " lo so, mi dispiace. Avrei dovuto dirti che stavo bene e quello che è successo, ma credimi avevo bisogno di stare da sola e riposarmi dopo l'altro ieri, non ho neanche risposto ai messaggi di Brayan. " le risposi sospirando e prendendo i libri dall'armadietto, poco prima di chiuderlo.

"Ah.. però stai bene vero?" Mi domandò lei scrutandomi attentamente.

"Si sto bene.. te?" Le domandai accennando un sorriso rassicurante.

"Bene.. ma perché non rispondi ai messaggi di Brayan?" Chiese lei corrugando la fronte, e incamminandoci verso la classe di spagnolo.

" dopo che mi sono presa cura di lui e sono tornata a casa ho avuto tempo per pensare meglio, e se lui non avesse risposto a quelllo josh e avesse lasciato perdere e ascoltato Matt, ora lui starebbe bene e noi non avremmo passato una serata così merdosa. Poteva andare peggio Kelly. Quel tizio poteva anche mandarlo in ospedale se avesse continuato. " le spiegai amaramente e chiaramente.

Lei mi guardò capendo e annuendo, rimase in silenzio e dopo il suo interrogatorio di poco prima, ci sedemmo ai nostri soliti posti.

La professoressa arrivò poco dopo e la lezione iniziò.

Per tutta l'ora io e Kelly non parlammo. Seguimmo la lezione prendendo appunti, ma sapevo bene che entrambe non eravamo davvero attente su quello che spiegava la professoressa...

****
La campanella suonò e annunciò l'ora di pausa pranzo. Dopo svariate ore di lezione poco produttive da parte mia ne ero sollevata.

Tutti gli studenti si recarono alla mensa della scuola, mentre io invece avevo poca voglia di mangiare.

Mentre camminavo verso il mio armadietto per posare i miei libri e poco dopo lo richiusi sussultai.

"Ehi.." disse Brayan davanti a me con un sorriso poco accennato sul viso e le mani conserte nelle tasche dei pantaloni.

"Ciao" dissi solamente sistemandomi la borsa sulla spalla.

"Perché mi eviti?" Mi chiese con voce preoccupata e dubbiosa.

"Non è vero che ti evito. " risposi prontamente, mentre lui mi accarezzo una guancia.

Lo scrutai meglio nel viso, e nonostante il labbro fosse messo meglio, i lividi e il gonfiore vi era ancora in alcuni punti del viso.
Ero consapevole delle occhiate che volavano verso di noi, ma ignorandole prontamente, distolsi il mio viso dalla sua mano.

"Mi spieghi che ti ho fatto chris?" Disse in tono nervoso poco dopo, senza mantenere la solita compostezza che aveva.

Rimasi interdetta se dirglielo o evitato finché non mi sarebbe passata.

Al diavolo..

"C'è che sei veramente un coglione Brayan. " gli dissi sicura e alzando la voce.

Lui corrugò la fronte e mi guardò sbigottito.

"Perché? Mi dici cosa è cambiato nell'arco di tempo da quanto ti ho riportata a casa, fino adesso?" Mi domandò confuso e guardandomi quasi come se fossi una pazza.

" nulla è cambiato, solo che quando ero stata con te non potevo esprimere quanto fossi incazzata con te, dal semplice fatto che stavi male. Ma quando sono tornata a casa la mia rabbia nei tuoi confronti non è sparita, perché se te non rispondevi e ascoltavi Matt quando ti diceva di lasciare perdere tu non saresti messo così. Sei un immaturo Bryan. Poteva finire peggio e tu lo sai meglio di me cazzo." Gli dissi poggiando l'indice sul suo petto incolpandolo e guardandolo male.

Lui mi guardò sorpreso ed infine mi disse "piccola.. non potevo stare zitto quando quello aveva detto quelle stronzate. Si avrei potuto rischiare peggio ma non è successo. Quindi lascia perdere. Non succederà più una cosa così davvero." Mi disse lui appoggiando le sue mani sui miei fianchi.

Lo guardi ancora male ma scrutando i suoi occhi per capire se diceva la verità.

Erano sinceri, come lo erano sempre stati con me. Lo sapevo bene. Per quanto a volte facesse delle stronzate, lui quasi mai mi aveva deluso.

Sbuffai e annuì poco dopo, mentre il suo sorriso radioso contagiava anche il mio.

"Dai andiamo dagli altri che ci aspettano in mensa.." disse Brayan stringendomi a se e andando verso la mensa.

Entrammo nella grande mensa e la confusione che vi era.

Dopo aver preso due vassoi è qualcosa da sgranocchiare, almeno io avevo preso qualcosa da sgranocchiare, perché Brayan aveva preso abbastanza roba per sfamare due persone.

Ci recammo verso il nostro solito tavolo, la squadra di nuoto, alcune cheerleader, Kelly e Matt e altri del comitato studentesco.

Kelly mi sorrise appena vide che io e Brayan eravamo insieme e parlavamo tranquillamente. Aveva capito che avevamo chiarito..

****
Pov's Tyler
"Ehi amico, grazie per l'affare.." dissi a josh con una pacca sulla spalla.

Lui mi sorrise e con una alzata di spalla rispose " figurati, so bene che la roba che hai in pasta tra le mani è molto buona e non delude, quindi è solo un piacere.." rispose josh sicuro mentre sorseggiava la sua birra.

" a proposito.. sta sera devi venire alla serata che fa Ron in un locale in centro. Suona per i figli di papà ed il locale è di uno di loro, ma l'ingaggio gli frutta un bel po. " disse con una smorfia e capendo il perché andiamo in un locale di uno di quelli che lui non tollera.

"Si ci sarò. Prima però devo andare in un posto quindi ci vediamo direttamente al locale.. " risposi prendendo le chiavi della macchina dal bancone del bar.

Lui annuì tranquillamente e disse " se riesci porta un po' della tua roba. Se tutto va bene ci sono altri clienti. " mi spiegò accennando un sorriso soddisfatto.

Sorrisi divertito e gli feci cenno con il capo in suo consenso.

" ci vediamo dopo allora.." gli dissi scendendo dallo sgabello e andando verso l'uscita del bar.

Quando mi lasciai alle spalle il bar e camminai nel parcheggio verso la mia macchina, dell'aria fresca mi investì dolcemente.

Erano a malapena le 16:00 del pomeriggio e tra poche ore avevo l'incontro con il rimpiazzo del vecchio cliente.

Questo affare se fosse filato bene mi avrebbe fruttato un bel po e mi avrebbe anche salvato il culo con charles.

Cercai di pensare in positivo e salendo in macchina misi in moto, e sgommai via da lì.

Burning LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora