Capitolo 38

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Mi sentivo così scossa e vuota per tutto quello che era successo in quell'arco di ore questa notte..

Josh era andato scappato via con gli altri suoi amici, o credo che lo fossero.. Tyler mi fece entrare in macchina e anche se ferito guidò lui verso il suo appartamento.

Eravamo da poco arrivati nel suo appartamento.

Per tutto il viaggio in macchina nessuno dei due aveva fiatato.. forse eravamo entrambi fin troppo scossi anche se non mi sembrava di vederlo tale Tyler, sembrava tranquillo quasi come se ci fosse abituato e io ora come ora non sapevo cosa pensare di tutto questo fardello e di lui.

Quando aprì la porta lui zoppicò e quasi non cadde a terra.

"Aspetta.." gli dissi buttando la borsa a terra e chiudendo la porta, presi il suo braccio e lo misi dietro al mio collo aiutandolo a sostenersi e a farlo sdraiare sul divano.

Fece una smorfia probabilmente di dolore..
"Hai un kit di pronto soccorso?" Gli domandi guardando attentamente la sua maglia grigia sporca sia di sangue che di nero.

Lui annuì e tossendo rispose " in bagno nel mobiletto all'angolo.."

Andai nel bagno di camera sua e guardai dentro il mobiletto.

Presi la valigetta e ritornai in sala da lui.
Mi sedetti affianco a lui, e prendendo dei batuffoli di cotone li bagnai con il disinfettante.

Iniziai a tamponare le ferite sul suo viso delicatamente.

"Cazzo brucia.." disse lui allontanandosi improvvisamente .

"Taci per favore, che se non avresti fatto quello che avresti fatto, e  ora non sarei qui a disinfettarti, e tu non saresti qui ridotto così a lamentarti perché brucia questo.." gli dissi facendogli vedere il batuffolo sporco..

Lui mi lanciò un'occhiataccia ma rimase consenzientemente in silenzio.

Quando ebbi finito con il suo viso, buttai via i batuffoli sporchi e appoggiai la valigetta sul tavolo.

Presi uno strofinaccio da uno dei cassetti della cucina e tirai fuori dal congelatore una sacca blu di ghiaccio, lo avvolsi nel panno e andai verso di lui.

Appoggiai il ghiaccio sul divano affianco a me e gli chiesi " riesci a levarti via la maglietta?"

Lui annuì duramente e pazientemente se la sfilò imprecando, sul fianco destro aveva un livido enorme forse era anche un ematoma..

Vi appoggiai sopra il ghiaccio mentre sussultava.

Rimasi li seduta e nascosi il mio viso tra le mani, stanca e ancora scossa da tutto questo.

Poco dopo avvertì la sua mano sulla mia schiena che mi accarezzava..

"Come stai? Ti senti bene?" Domandò lui con tono preoccupato.

Togliendomi le mani dal viso e girando il volto alle mie spalle verso di lui scossi la testa, scoppiando a piangere.

Lui fece in espressione dura e anche se sapevo che il dolore che provava era tanto, nonostante questo lui mi prese e mi strinse a se mentre piangevo tutte le mie viscere.

"Shh.. ora è tutto risolto. Stai bene e stiamo bene non c'è nulla da temere." Disse lui semplicemente prima di baciarmi il capo.

"Ne sei sicuro? E se la polizia risalisse a te e a josh e a tutte quelle persone?" Gli domandai preoccupata guardandolo negli occhi.

Lui sorrise e scosse il capo, "tranquilla non succederà fidati. "

Lo guardai stranita e gli domandai compulsiva  " chi sei Tyler? Che cosa fate te e josh e perché ti trovavi in quel locale con quelle persone?"

"Sono Tyler chi vuoi che sia? Non ti serve sapere nulla chris. " rispose solamente togliendosi il ghiaccio dal fianco.

Mi staccai da lui e mi alzai dal divano puntandogli il dito contro.

"Cazzo se mi serve saperlo Tyler. Un uomo che non conoscevo mi ha puntato una cazzo di pistola nella tempia perché sono venuta a salvarti il culo. Perché si ho avvertito io josh per far sì che ti salvassimo il culo, quindi se permetti ne ho più che il diritto di saperlo dato che lo devi a me questo momento in cui sei lì vivo e seduto su quel maledetto divano. " gli dissi incazzata più che mai puntandogli il dito.

Lui mi guardò stupito e guardandomi seriamente poco dopo annuì.

"Sono un criminale chris ecco cosa sono. Vendo droga e armi per un capo di un cartello criminale. Quello che sta sera ti ha puntato la pistola nella tempia, è un mio vecchio affare che ovviamente è andato a male.. è quello che ha sparato a fred l'uomo che ti teneva stretta era il mio vecchio partner in affari.
Stavo cercando lui nel locale sta notte.. dovevo chiudere una faccenda ma non l'ho trovato, e poi il resto lo sai.. " confessò senza freni.

O porca vacca..
non ci potevo credere..

"Cazzo.." dissi mettendomi una mano davanti alla bocca sconvolta.

"Già.." disse lui solamente con sguardo stanco e preoccupato.

"Sei totalmente fuori di testa.. e " iniziai a ridere allibita.

"Lo so.. e prima che tu possa dire qualunque altra cosa devo finire di parlare. " disse lui alzandosi dal divano con difficoltà e mettendosi in piedi camminò verso di me.

Si avvicinò e disse " voglio che tu sei libera di andartene e di non volermi più vedere una volta che tu avrai sentito quello che ti devo dire,  però voglio che tu sappia una cosa, sono un ragazzo orgoglioso e penso che se non ti dirò ora quello che voglio dirti molto probabilmente non lo farò mai più.. sei una ragazzina con le palle chris. Mi hai salvato il culo e quando sono uscito da quel posto non vedevo l'ora di vederti, ma quando ti ho vista lì con la pistola puntata e quel bastardo aveva le mani su di te ,non puoi capire quanto mi sono odiato per non averti risparmiato tutto questo.
Quando ho creduto di averti persa mi si è stretto il cuore in una morsa, e da quando ti ho stretto tra le braccia prima di scappare via da lì, volevo solo dirti quanto cazzo mi mandi fuori di testa. Sei una cazzo di droga chris e lo devi sapere, perché per quanto stronzo ed egoista che sia,  io non smetto fottutamente di pensarti anche quando non lo vorrei. Quindi si scappa via da me perché se rimani io non ti lascio più andare via." Mi disse appoggiando una sua mano sulla mia guancia e guardandomi come mai aveva fatto.

Mi sarei aspettata tutto ma mai questo. Era o sbaglio una dichiarazione d'amore vera e propria?

"Sei un fottuto idiota, lo sai vero?" Gli dissi con occhi lucidi sorridendo.

Lui sorrise divertito e rispose " è un modo per dire che anche tu pensi viceversa? Perché sennò mi offendo ragazzina.."

Gli diedi un finto cazzotto sulla spalla e quando lui fece una smorfia di dolore io lo stupì baciandolo inaspettatamente.

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